Ep. 16: Passages

Episode 15 December 07, 2023 00:30:41
Ep. 16: Passages
Cinema Passengers
Ep. 16: Passages

Dec 07 2023 | 00:30:41

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Show Notes

Franz Rogowski, Adèle Exarchopoulos e Ben Whishaw sono i protagonisti dell'ultimo lavoro di Ira Sachs, "Passages".

 

Ambientato a Parigi, il film (disponibile su Mubi) segue il frenetico triangolo amoroso tra Thomas, Agathe e Martin, restituendo con occhio lucido le dinamiche tossiche che spesso innervano amore e desiderio. 

Ma ci dice davvero qualcosa di nuovo?

Te ne parlano Luca, Beatrice e Diletta nell'episodio 16 di Cinema Passengers.

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Episode Transcript

[00:00:01] Speaker A: Oh raga, noi ce la tiriamo tanto da cinefili, però in 16 puntate non abbiamo ancora parlato di un film di Mubi. [00:00:06] Speaker B: E beh, allora rimediamo subito e oggi vi parliamo di Passage di Ira Sachs. [00:00:12] Speaker C: Signore e signori, prendete posto. L'episodio 16 di Cinema Passengers sta per cominciare. [00:00:28] Speaker A: Ed eccoci qua! Ciao Bea, ciao Dile, come va? [00:00:29] Speaker C: Cosa mi raccontate di Bello? [00:00:57] Speaker B: Beh, allora, ci siamo visti questo passage disponibile ora su Mubi. Era uscito, mi pare, quest'estate al cinema, però è stato poco, mi sa. [00:01:06] Speaker A: Sì, si è fatto un piccolo giro nelle sale, perché Mubi ci tiene. Mubi è nostro amico. [00:01:11] Speaker B: Mubi è nostro amico, nostro alleato, alleato dei cinefili. Adesso finalmente è disponibile su Mubi e appunto ce lo siamo guardato. E partiamo però dal cast che poi forse è la cosa super attrattiva di questo film. [00:01:24] Speaker A: Quando io ho scoperto che c'era un film distribuito da Mubi, francese, con Franz Rogowski e Adelexar Copulos, il cast meno adatto a una gara di spelling che esista, non vedevo l'ora di vederlo e siamo arrivati finalmente alla data fatidica. E la trama del film è presto fatta perché abbiamo Thomas, interpretato da Rogowski, il protagonista, che è questo regista per niente stronzo. [00:01:53] Speaker B: No, no, proprio una bella persona. [00:01:57] Speaker A: Sposato con Martin, interpretato da Ben Whishaw, e però nei primissimi momenti del film si innamora di Agathe, interpretata da una fantastica Dellex Alcopulos, e quindi sulla base di questo triangolo, di tradimenti, ritorni a casa, si dipanna un po' tutto il film. Siamo a Parigi, tra l'altro il secondo film su Mubi nell'ultimo anno, ambientato a Parigi, su un triangolo amoroso dopo Pari... 13° Rondisma! Bellissimo, consigliatissimo. [00:02:32] Speaker C: Io vi guardo e annuisco perché non l'ho mai visto. [00:02:37] Speaker B: Ma in realtà neanch'io però è infernale. [00:02:38] Speaker C: Ok, grazie! [00:02:42] Speaker A: E che dire di sto passage? Ci ha convinto, non ci ha convinto come il suo gemellino di Mubi o no? [00:02:51] Speaker C: Bah, io non voglio sempre iniziare dicendo bah, però sì e no, nel senso che... Allora, innanzitutto per me il fatto che duri un'ora e mezza è un grandissimo pro, cioè io sono una grande fan dei film che durano poco con condizioni di causa, naturalmente. Penso che la durata ti aiuti a vedere il film per quello che è secondo me ovvero uno squarcio di realtà. Cioè tu entri letteralmente, è come se venissi catapultato nella vita di queste tre persone, vedessi l'andazzo della loro vita per un po' di tempo e poi ad un certo punto vieni rispedito fuori. Penso che sia la cosa più convincente del film. [00:03:33] Speaker A: Sì, sembrava un racconto di Carver quasi. Entra in medias res e poi se ne va. Non vedi bene come va a finire. [00:03:41] Speaker C: Poi penso che sia anche molto elatable come story. Anche perché Thomas è una delle persone più tossiche. probabilmente che, non dico che esistano sulla faccia dell'universo, ma quasi. Quindi penso che, non dico tutti, ma la maggior parte delle persone si siano ritrovate in una situazione magari non simile, però con delle dinamiche di tossicità molto simili. e quindi riesci anche facilmente ad empatizzare con tutti i personaggi. Il problema è che il film inizia facendoti credere che Thomas sia il protagonista connotato positivamente, quando poi in realtà più guardi il film e più ti rendi conto che è probabilmente l'antagonista di tutte le altre storie. Il problema è che te ne rendi conto quando tu hai già empatizzato con Thomas. E questo è un problema perché c'è questa situazione un po' straniante del dire cavolo mi rivedo molto in te, in certe cose che fanno vedere a livello di desiderio di libertà, di sperimentazione, ma allo stesso tempo dici cavolo libertà e sperimentazione vuol dire egoismo totale nei confronti delle persone che ti amano? Non lo so. [00:04:51] Speaker B: No, no, esatto. Proprio su questa cosa dell'empatia dei personaggi, ecco, io mi posso trovare d'accordo solo in parte. Cioè, l'empatia nei confronti di certi personaggi. Franzo Rogowski, che ha interpretato Mass, sembra appunto il protagonista del film, come hai già detto tu, e io in realtà non ho mai empatizzato tanto con lui, neanche dall'inizio. [00:05:14] Speaker C: Non ci sta. [00:05:14] Speaker B: Forse c'è solo un momento… Ma io. [00:05:16] Speaker C: Sono un acquario, lui mi dà molto. [00:05:17] Speaker B: Delle vibe… Vibes acquario. [00:05:19] Speaker C: Sì, proprio vivo la vita… libertà sperimentale. Stavo per dire a cazzo tu io, ma mi sembrava un po' troppo letterale. [00:05:25] Speaker A: Io mi dissocio da tutto quello che. [00:05:26] Speaker C: Stai dicendo, ma vatti avanti per favore. [00:05:29] Speaker B: Aspetta, finisco solo una cosa su questo Thomas. Allora, vabbè, lui già subito non è che proprio ci fosse questo colpo di fulmine nei suoi confronti per me. C'è forse solo un momento in cui mi metto un po' nei suoi panni, perché quello che mi è piaciuto dall'inizio del film e dell'apertura è vedere che tra lui e suo marito Martin C'è effettivamente una crisi matrimoniale, una crisi di coppia, un'incomunicabilità molto forte e in effetti all'inizio sembra quasi più Thomas a cercare comunque di ravvivare il rapporto, continuare la storia, cioè gli dice parliamo, invece sembra quasi molto più evasivo, molto più sfuggente Martin. [00:06:10] Speaker C: Anzi, addirittura, collegandomi a questo, all'inizio, letteralmente nei primi 10 minuti, nei primi 20 minuti del film, pensi che sia Mar, cioè tu parti già sapendo che ci sarà un triangolo amoroso, e pensi che sia Martina ad iniziare questo triangolo amoroso, perché è lui che si approccia per la prima volta alla gatta. [00:06:27] Speaker B: È vero, è vero. Alla gatta, è lui che gli parla per primo. [00:06:31] Speaker C: Sì, quindi... C'è questa ambiguità. [00:06:35] Speaker B: Quindi all'inizio questo momento di incommunicabilità molto forte che viene rappresentato secondo me questo in modo molto efficace anche in poche scene molto brevi. A me è piaciuta molto quella scena in cui sono a letto e non si parlano. I due sposati all'interno di questa coppia non riescono a comunicare. Si dicono semplicemente buonanotte poi schiena contro schiena. [00:06:59] Speaker C: Quella mi è piaciuta molto. dalle lenzuola celestine, il dettaglio del libro rosso. [00:07:05] Speaker B: E questi dettagli molto belli. [00:07:06] Speaker A: Parliamoci chiaro, questo film, il suo grosso problema è forse la scarsa originalità, nel senso c'è già tanto di già visto. Poi sta cosa che è un film molto freddo, un po' per sua natura, per come sono scritti i personaggi. Vedo che faccio una faccia strana a dire, adesso arrivo a spiegare perché. [00:07:24] Speaker C: Non solo pienamente raccordo, ma perché questa cosa che hai detto tu è una cosa che ho letto anche in altre recensioni. parlando della regia, però ne parliamo dopo perché è una specifica sulla regia che ci tengo a fare, quindi abbiamo il tempo di farlo. [00:07:39] Speaker A: Perché per il resto è confezionato veramente bene, nel senso è fotografato bene, i costumi, i colori sono meravigliosi, gli attori abbiamo Rogowski che qua lo dico, venitemi a picchiare, no, non penso che... secondo me è uno dei più grandi attori al momento in Europa, se non il più grande, perché è veramente iconico in ogni film che fa, anche nei ruoli dove non è protagonista. [00:08:06] Speaker C: È comunque una popula opinion, cioè nel senso la pensano tanti. [00:08:09] Speaker B: È un po' l'uomo del momento nel cinema contemporaneo. [00:08:12] Speaker A: L'avrete visto sicuramente in Freaks Out, ma anche in bellissimi film come Undine, che non mi ricordo di chi è, però vabbè. in disco boy. [00:08:22] Speaker B: Che purtroppo non abbiamo ancora visto ma pare che l'interpretazione di Rogowski sia eccezionale. [00:08:28] Speaker A: Un saluto a Giacomo Abruzzese. [00:08:30] Speaker B: Un grande saluto. [00:08:31] Speaker A: Grande serata gloriosa in quel di Venezia. Meravigliosa. [00:08:34] Speaker B: E' un'altra storia. [00:08:35] Speaker A: Un'altra storia che non racconteremo. [00:08:37] Speaker C: E che è già raccontata nelle puntate dedicate a Venezia, quindi andate a guardare. [00:08:42] Speaker A: No, quella ce l'ha sentita per noi. [00:08:43] Speaker C: Quella no. Però comunque andate a ascoltare le puntate. [00:08:46] Speaker B: Brava Dile che pubblicizza le vecchie puntate. Io faccio un po' di spam. [00:08:49] Speaker A: Che sono anche le meno ascoltate? Oh, ragà, ma cosa mi ha fatto venire? [00:08:53] Speaker C: Perché non ci sono io. [00:08:54] Speaker B: Innanzitutto perché non c'era Dile, poi perché erano infinite quelle puntate. [00:08:59] Speaker A: Vabbè, era infinito il festival. Ritorniamo, convergiamo amici, convergiamo. [00:09:02] Speaker C: Non me le sono ascoltate tutte, sono belle. [00:09:04] Speaker B: Brava Dile, ti amiamo. [00:09:07] Speaker A: E dove eravamo arrivati? [00:09:10] Speaker C: L'uomo del momento, disco boy. [00:09:12] Speaker A: Ed è comunque appunto molto bello da vedere, si fa vedere, ha un bel ritmo, dura poco, ma effettivamente pensandoci Non vedo come sarebbe potuto durare di più, cioè nel senso la storia si esaurisce comunque in quel momento, finale tagliato perfetto. [00:09:28] Speaker C: Anche se avrei apprezzato una dissolvenza invece che quel fermo immagine terribile prima dei titoli di coda. [00:09:37] Speaker A: Eh sì, è un po' un film senza cuore, non ci entri dentro, non patisci neanche troppo per nessuno dei personaggi. [00:09:44] Speaker B: Tu hai empatizzato con i personaggi? [00:09:46] Speaker A: Con nessuno, con nessuno. [00:09:47] Speaker B: In realtà neanche io. [00:09:48] Speaker A: Di fatto quello che mi ha un po' tenuto fuori da questo film è il fatto che fosse l'ennesima storia di tizi borghesi a Parigi che non riescono ad amarsi, cioè fine. [00:09:57] Speaker C: Genere che comunque in cui io non sguazzo particolarmente, quindi allora dire che ho empatizzato è esagerato. Però alcuni guizi, tra virgolette, di follia di Thomas, li capisco. Nel senso, magari semplicemente sono delle cose che lui prova a fare per sperimentare, per scoprirsi un pochino, che io comunque comprendo. Magari non condivido le modalità con cui lui lo ha fatto, però ad un certo punto mi dico ok, si può fare diversamente, cioè nel senso si può sperimentare con questa libertà in questo modo senza effetti collaterali? Non lo so, comunque lascia delle belle riflessioni secondo me. [00:10:42] Speaker B: È vero, ma a proposito della sperimentazione in una coppia, in una relazione che magari è già un po' in crisi, un po' traballante, poi appunto qua parliamo. [00:10:52] Speaker C: Di. [00:10:53] Speaker B: Questa coppia omosessuale e però c'è la novità proprio per Thomas è quella di innamorarsi, avere una grande attrazione per una donna e lui stesso proprio dice per me è una cosa nuova e vuole condividere questa esperienza con suo marito Martin. Quindi lui all'inizio sembra quasi che prepari questa esperienza come se poi fosse qualcosa che verrà vissuto anche da Martin o qualcosa che potrebbe essere vissuto a tre. Sembra poliamore all'inizio. Cioè io devo dire che proprio mi aspettavo in realtà a un film, visto che molti trailer, molte recensioni di questo film sono accompagnate da aggettivi come intrigante, estremamente sensuale, un film erotico, un film sexy. Io mi aspettavo un film appunto su un poliamore, una trasgressione. [00:11:47] Speaker C: Come love. [00:11:49] Speaker B: Mi aspettavo una cosa come love. Io magari non proprio come love, però mi aspettavo qualcosa di trasgressivo ma gioioso, cioè vivere un amore a tre in modo un po' più, come dire, gioioso. Invece in questo caso io ho visto solamente appunto Rogowski che all'inizio si stufa del marito, vada a gatte, poi si stufa di a gatte, cioè diciamo un po' così. E quindi alla fine non è che i tre personaggi si incontrino poi così tanto, tutti e tre nello stesso momento? [00:12:20] Speaker C: Sì, infatti, non penso che sia un problema del film, però è un... cioè, l'ho posta come se fosse un problema, ma non lo è, è semplicemente una dinamica che ad un certo punto, Tomas, vorresti prenderla a sberle. Cioè, ci sono proprio dei momenti in cui pensi, ma la finiamo di giocare così tanto con le vite delle altre persone in modo così insensibile? [00:12:43] Speaker A: Penso che questo fosse pienamente voluto. Sì, sì, assolutamente. Io questo film l'ho visto due volte nello stesso giorno perché l'ero preparato, purtroppo non abbiamo sempre tutto questo tempo, per vedermelo in treno in ritorno dal Torino Film Festival. Sono andato due giorni, è stata una bellissima esperienza, la seconda volta che ci andavo. Non faremo una puntata a riguardo. [00:13:09] Speaker C: Perché ci è andato solo Luca, quindi chi se ne frega. [00:13:11] Speaker A: Piccola nota a margine. [00:13:13] Speaker B: Esatto, spara i titoli che hai visto. [00:13:14] Speaker A: Don't expect too much from the end of the world, di Radu Giude, che spero che conosciate per Bad Luck Banging or Loony Porn, che ha vinto qualcosa a Berlino, non mi ricordo se l'Orso d'Oro o l'Orso d'Argento, nel 2020. È molto bello, molto bello. [00:13:30] Speaker B: Luca è il nuovo tramite con il cinema rumeno contemporaneo. [00:13:33] Speaker A: Sì, che è un po' il faro d'Europa. Vabbè, a parte... [00:13:38] Speaker B: L'hai visto due volte in realtà per Adele. [00:13:41] Speaker A: Beh anche, sì indirettamente perché appunto tornavo ovviamente giovedì 29 ottobre sciopero dei treni quindi in stazione, casino incredibile, mi ritrovo in sto vagone stipatissimo e avevo, allora di fronte avevo una ragazza poverina, ho empatizzato tanto con lei perché cameriera esaurita dalla vita che litigava al telefono con una sua amica A fianco un tizio che al telefono ha organizzato la cena più gloriosa del mondo, tartufi, porcini, polenta, bagna cauda, c'era di tutto, era un pranzo luculliano da star male. Negli altri quattro sedili di fianco c'era, vabbè, gente che lavorava e un tizio tutto tatuato, cattivissimo, che è molto intimidante, non so come si dice. Intimidatorio. Tutto attorno una scolaresca di Genova che faceva un casino incredibile. Nel frattempo c'ero io col mio bel tablet e sti qua che si ingroppavano. [00:14:45] Speaker B: Bellissimo! No, infatti, cioè proprio... [00:14:50] Speaker A: Con il tizio che organizzava la serie e gli facevo vedere Adele nuda e la possibilità che mi arrestassero per far vedere dei minorenni delle immagini di sesso omosessuale ho detto vabbè senti questo dopo un'ora ho chiuso l'ultima... cioè poi l'ho fatto ripartire quando sono arrivato a casa Ci tenevo a dire questo aneddoto. [00:15:08] Speaker B: Vedo che comunque hai empatizzato di più con i personaggi del treno che con quelli del film. Onesto, probabilmente anche io avrei empatizzato di più. [00:15:18] Speaker C: Aneddoto che non vedevo l'ora di raccontare perché addirittura non ce l'ha. Ho gli appunti. [00:15:24] Speaker B: Hai segnato tutto. [00:15:26] Speaker C: C'hai i vent'anni e c'hai l'Alzheimer. [00:15:28] Speaker B: Bellissimo. E quindi tutto questo per dire che tu te lo sei visto due volte e basta. [00:15:35] Speaker A: No, appunto non sono comunque riuscito a entrare dentro la dinamica del film, anzi la seconda visione è stata anche peggio. [00:15:42] Speaker C: Quindi... Io allora ne approfitto per appendermi a quella cosa che hai detto, cioè non proprio che hai detto tu, mi appendo per portare qui una popolare opinione che ho letto su un po' di recensioni dove sostanzialmente dicevano che il film ha una regia, ma lo dicevano con connotazione positiva e ce lo dicevano come un pregio del film, il fatto che abbia una regia fredda e abbastanza asettica. Io non sono assolutamente d'accordo. Per me la regia è la parte probabilmente più bella di questo film, e che comunque, ripeto, non mi ha fatto impazzire. Semplicemente sto cercando di tirare fuori il bello, perché sicuramente ce l'ha. E anche perché non ha senso massacrare un film. Possiamo massacrare solo Napoleone, perché sì, raga! Non sono d'accordo per il semplice fatto che innanzitutto non l'ho trovata fredda. In primis non è fredda perché non è per niente neutrale la regia. Nel senso, non è palesemente accompagnatrice, tra virgolette, del protagonista. Però, se ci facciamo caso quando guardiamo il film, ogni volta, soprattutto nella prima metà, nella prima ora un quarto, in cui Thomas parla o con Agathe o con Martin, che hanno quindi un dialogo che sia positivo, che sia soprattutto di conflitto, Vediamo sempre la figura di Thomas coprire alla persona di Bergman la figura di fronte. Vediamo sempre un dettaglio dell'altra persona, un orecchio, un dito, un occhio, non vediamo mai la completezza della persona e questo secondo me non è casuale. cioè ci vuole far capire quanto sia ingombrante la figura di Thomas e la tossicità di Thomas nella vita di queste persone. L'unico momento in cui abbiamo dei dialoghi conflittuali dove invece vediamo la controparte di Thomas è quando le controparti riprendono il potere della situazione e arrivano al punto di allontanare Thomas. E allora lì vediamo che invece ci sono questi campi contro campi dove vediamo chiaramente le due parti. Altra cosa che secondo me è carina, che forse è un po' una forzatura mia ed è una sovrastruttura, però non lo so, l'ho trovata carina, che vale la pena condividere, è che anche quando ci sono delle inquadrature dove abbiamo la figura o di Martin o di Agathe centrale, cioè come dire, piena, non è mai piena piena. È sempre un pochino laterale. Quasi come a dire, sì, io sto riprendendo il potere della situazione, ma sto facendo veramente tanta fatica a farlo perché la dipendenza che mi lega alla tua tossicità è devastante. e secondo me la regia è una chicca. [00:18:25] Speaker A: Sono contentissimo che citi Persona perché c'è proprio un'inquadratura che è una citazione palese di Agathe di profilo con Franz Rogowski che incombe fuori fuoco proprio citando quel meraviglioso film che è Persona e quindi godo che... sono contento che l'hai tirato fuori perché l'avevo pensato anch'io. [00:18:48] Speaker B: E appunto c'è bisogno, diciamo, di notare tutto questo. Magari non salta subito all'occhio, ma in realtà c'è tanto nella regia di questo film, in effetti. E questo non significa che sia appunto un film così distaccato dal punto di vista registrico. [00:19:07] Speaker C: Sì, infatti. Il fatto che la regia sia sottile non significa che sia fredda, semplicemente magari ci sono dei dettagli che sei in grado di notare ad una seconda, terza visione o semplicemente quando attivi un occhio un pochino più critico. Quindi sì, non sono... ecco, volevo solo dire che non sono d'accordo con questo tipo di recensione. Cioè, secondo me è proprio lontanissima da quello che è il film in realtà. [00:19:35] Speaker B: Ecco, io invece sono in disaccordo con quello che si è un po' detto, che ho sentito dire, di tutta questa passionalità, di tutto questo fuoco che travolge questo film e tutta questa sensualità. Secondo me non è un film così sexy. Cioè, le scene di sesso sono importanti, sono scene sicuramente anche piuttosto lunghe e dettagliate, d'accordo? Però, al di là di questo, Cioè, secondo me la sensualità di un film o l'erotismo di un film si dovrebbe sentire nell'aria, dalla prima scena all'ultima. Io proprio non l'ho sentito. [00:20:10] Speaker A: Sono d'accordissimo e forse il fatto che ormai siamo abituati a un piattume incredibile ovunque, basta qualche scintilla in più per far gridare al nuovo Tinto Brass. Però sì, sono d'accordo, non è un aspetto peculiare del film e non lo considererei come tal, assolutamente. [00:20:30] Speaker C: Ma infatti anche la locandina o comunque l'anteprima su Mubi ti dà quest'idea che non è fedele. Cioè, nel senso, questa locandina è piena di fucsia, di rossi, che mi ha ricordato molto Love. [00:20:42] Speaker B: È vero. [00:20:44] Speaker C: No. Secondo me l'unica cosa che l'atmosfera del film ti trasmette è, nella prima parte, quest'aura magica che ha Thomas, per il quale tutti si fanno coinvolgere. e poi ad un certo punto invece percepisci proprio la tossicità. Cioè, secondo me è un buon film, una buona rappresentazione di una persona che soffre di dipendenza affettiva, molto probabilmente, e è in generale una persona molto tossica. [00:21:18] Speaker A: Sì, diciamo che è più un film alla Romer, se ci pensiamo, però fratello mio era sax, cioè ti scontri contro un muro, non vale un decimo di un qualsiasi film di Romer questo film, quindi sì, sempre rimanendo in Francia non funzioni, per questo che non mi piace, nonostante sia un bel film fatto bene, non mi dà niente perché perché c'è. [00:21:47] Speaker B: Chi ha fatto molto meglio, abbiamo già visto tanto. E come dicevi tu all'inizio, proprio manca di originalità, nel senso che è lineare, alla fine appunto ci sono delle cose buone, però se pensi a un Romero, se pensi a come questo tipo di tematica sia già stato affrontato in altri film, in altre occasioni, cioè a parer mio anche il finale è abbastanza scontato. Cioè, nel senso, non lo so, voi che cosa ne pensate dell'ultima parte? [00:22:14] Speaker C: Il finale, secondo me, è talmente tanto aperto che sfocia nel boh. Cioè, sfocia nel non sapevo come finirlo, quindi l'ho finito e ti piazza un finale aperto. Però devo dire che negli ultimi dieci minuti mi è piaciuto tantissimo il dialogo che c'era ad un certo punto tra Thomas e Agathe. E mi è piaciuta... Allora, intanto di questo film mi sono piaciuti molti dialoghi, devo dire. Secondo me i dialoghi funzionano molto di più delle immagini nel comunicarti le cose, che è ok, però voglio dire, se scegli come arte a cui dedicare la tua vita il cinema, insomma, ecco, magari la prossima volta scrivi un libro. Però mi è piaciuto moltissimo lo scambio ad un certo punto che lì ti fa proprio capire i livelli di tossicità massima di Tomas, che per di più è pure un bono, quindi ha maggior ragione perché ci fai questo. che ad un certo punto Agathe dice a Thomas, guarda come sei cambiato, guarda quello che sei diventato, ti sei quasi invertito. E lui risponde a lei, fammi diventare di nuovo bello. Cioè questa è proprio la rappresentazione della tossicità, cioè tu che sei una persona totalmente incompiuta, totalmente persa nelle tue cose mega tossiche e ti aspetti che l'altra persona prenda l'azione al posto tuo e ti sistemi in tutto e per tutto. C'è proprio la poterosi del vieni qui e curami. No, curati da solo. [00:23:44] Speaker B: Esatto, curati da solo. Lui praticamente è un narcisista e anche un po' un parassita perché questo bisogno... [00:23:50] Speaker C: La cazziveria! Scusate, la verità... [00:23:55] Speaker B: Cioè, non so, lui praticamente pretende amore da tutte queste persone Però poi non è in grado di stare dentro una relazione, è una persona irresponsabile che ferisce gli altri senza rendersene conto. [00:24:10] Speaker C: Questo Andy rivieni, molla questo, vado dall'altra. [00:24:14] Speaker B: Ti voglio, non ti voglio. Cos'è come cambiare i tuoi top o i maglioni? [00:24:17] Speaker C: Fai in terapia, possiamo dirlo. Se voi vi ritrovate in questo personaggio, fate un favore al mondo, andate in terapia. La terapia è bellissima. [00:24:28] Speaker A: Poi, oh, ci starebbe anche fare un po' di processo anche agli altri personaggi che non è che sono sti... No, sono dei rincoglioni. Sono dei rincoglioni. [00:24:36] Speaker C: Esatto, adoro. [00:24:38] Speaker A: Inabili a rapportarsi alla vita, voglio dire, c'è... Vabbè che visto da fuori sembra tutto molto più facile, ma butta sto sorcio in mezzo alla fogna da cui arriva, nel senso... Cioè ti sta facendo passare le pene nell'inferno, datti una svegliata. Adesso non è fare victim blaming, che ci sono situazioni mega complicate, però è quello che vorresti urlare allo schermo, dati una svegliata figlia mia, ma dai, ma non lo vedi. [00:25:02] Speaker B: Sì, quello che manca forse è proprio la complessità di queste dinamiche, d'accordo. Leggo delle recensioni in cui si dice questo film delinea perfettamente la follia dell'amore, delle relazioni, ma dove? Se noi appunto vediamo da un lato l'uragano narcisista di Rogowski dall'altro questi due che poveretti cioè rimangono lì senza e noi non riusciamo a capire che cosa c'è dentro di loro perché non riescono a reagire perché cioè non viene veramente spiegata questa complessità anche della dipendenza affettiva. [00:25:34] Speaker A: Ecco bravissima perché mi sta benissimo che vuoi fare un film freddo un film che rimane un po' fuori dalle dinamiche però mi devi dare qualcosa qui a pendermi per capire lei, per capire lui. [00:25:47] Speaker C: Perché tu i personaggi non li conosci per niente, cioè tu li conosci in relazione a Tommaso, che secondo me è anche qui. Invece, paradossalmente, secondo me questa è una carta vincente del film perché Secondo me ti racconta bene la tossicità, cioè tu i personaggi li conosci solo in relazione a Thomas, loro agiscono solo in relazione a Thomas, però visto che il film in tutti gli altri aspetti non l'ho trovato nulla di che, non mi viene neanche da pensare che questa cosa invece positiva che io ci ho trovato sia intenzionale. Cioè, è per quello che io prima ho detto, forse è una sovrastruttura che sto facendo io, perché mi cadi in delle cose a livello di sceneggiatura talmente tanto banali che quando invece riconosco questi guizzi qua mega metaforici faccio fatica a credere che siano farina del tuo sacco, cioè nel senso che semplicemente è stata una casualità e bella lì. [00:26:43] Speaker A: Sì, però appunto, come dice anche banalmente, guardando il primo incontro, cioè la prima notte che passano Thomas e Agathe, ok, va bene, si saltano addosso, benissimo. [00:26:57] Speaker C: Convenzibile. [00:26:58] Speaker A: E rimane lì il loro primo incontro e andando avanti non ti dà nient'altro a cui appigliarti che giustifichi un po' l'ossessione che c'è tra loro due. [00:27:09] Speaker B: Verissimo. [00:27:10] Speaker A: Specialmente lato Agathe perché Rogowski è un pazzo ma Agathe potrebbe anche rendersi conto. [00:27:16] Speaker C: Non hanno nulla in comune. [00:27:18] Speaker A: Sì, non hanno nulla in comune. Tu dici boh ma perché vuoi rovinarti la vita così? [00:27:23] Speaker B: Secondo me non ci racconta niente dell'amore, è l'amore inteso come connessione tra i personaggi, che siano Thomas e Agathe oppure Thomas e Martin. cioè non ci dice niente della loro connessione, della loro relazione, di come comunicano all'interno o non comunicano esatto non comunicano all'interno della storia cioè si vede forse all'inizio queste incomunicabilità ma poi quando ritornano insieme non si capisce di fatto perché cioè semplicemente per una dipendenza affettiva per un'insistenza di Tomas si potrebbe anche essere così però non lo so secondo Sì, non date le chiavi di casa a Tomas. [00:28:04] Speaker C: Ceh, smettiamo. Ceh, basta, basta, basta. Ve le ritroverete sempre in casa. [00:28:11] Speaker B: Non ve le daremo mai indietro. [00:28:11] Speaker A: Eh sì. [00:28:12] Speaker B: Però non si dice poi alla fine così tanto del, secondo me, del vero... non si dice così tanto delle vere connessioni amorose che si sono create e che sono così potenti a quanto pare, ma in realtà no. Però nota di merito i maioni di Thomas e i top attillati. [00:28:30] Speaker C: Stavo per dirlo. [00:28:31] Speaker B: Ecco, diciamo, le cose serie. [00:28:32] Speaker C: Mi prego, metteteli su Vinted, mandateli da Humana, fate qualcosa. Il modo in cui sono vestiti in questo film è folle, folle. Cioè, dà proprio queste vibe bolognesi, montagnola Bologna, che sono fantastiche. Ciao Bolo. [00:28:51] Speaker B: Dile da ex bolognese. No, tutt'ora bolognese. [00:28:55] Speaker C: Nel cuore però sei ancora bolognese. [00:28:58] Speaker B: Un pochino. [00:28:58] Speaker C: Oddio, non mettermi in questa situazione difficile. [00:29:01] Speaker A: Tagliamo, tagliamo. I nostri amici bolognese potrebbero offendersi. Ok, ciao amici di bolognese. [00:29:07] Speaker B: Ma viva Bologna, lo dico anche io. [00:29:09] Speaker C: Pocaccia batte tortellini. [00:29:11] Speaker B: Aia, aia. [00:29:12] Speaker A: Questo l'hai detto solo per ringraziarci perché siamo... o sei seria? [00:29:16] Speaker C: No ragazzi, sì sono seria. Cioè no, i tortellini sono buonissimi. [00:29:18] Speaker B: Tortellini sono la vita. [00:29:19] Speaker C: Però io ho un problema con il pane in generale. [00:29:22] Speaker A: Ok. [00:29:22] Speaker C: E la focaccia qualcosa di devastante. [00:29:25] Speaker A: E allora direi che possiamo chiudere su questa bellissima nota di amore verso questo meraviglioso panificato che è la focaccia. [00:29:32] Speaker B: Se facessimo un triangolo focaccia tortellini e qualcosa... vabbè, scusate. [00:29:38] Speaker A: E quindi siamo giunti alla conclusione. Vi ringraziamo per aver ascoltato questa sedicesima puntata di Cinema Passengers. Vi ricordiamo che siamo su Instagram, siamo su TikTok, siamo su Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music. Su Instagram ci trovate con il nickname Cinema underscore Passengers. pubblichiamo video, pubblichiamo stratti di aggiornamenti sulle puntate quando escono. Se escono. [00:30:06] Speaker C: Se escono. [00:30:07] Speaker B: Che non è proprio scontato. [00:30:09] Speaker C: Niente, stiamo cercando di capire come chiude, quindi chiudiamo. [00:30:13] Speaker A: Un'altra canzone? [00:30:15] Speaker B: Ah sì, sì. [00:30:16] Speaker C: Folletti! Folletti! Guarda qui!

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