Episode Transcript
[00:00:00] Speaker A: Avete presente quel capolavoro che è Il diavolo veste Prada, in cui ad un certo punto Nigel dice, piccolo uomo, ego gigantesco? Ecco, in una frase Napoleon di Ridley Scott.
[00:00:11] Speaker B: Signore e signori, benvenuti a bordo. La quindicesima puntata di Cinema Passengers sta per iniziare.
[00:00:28] Speaker A: Sottotitoli e revisione a cura di QTSS.
[00:00:50] Speaker C: Il 13 ottobre 1806, giorno della vittoria di Napoleone a Iena, Friedrich Hegel scrive a Agnethammer, «Ho visto l'imperatore, quest'anima del mondo, uscire dalla città per andare a ricognizione.
È davvero una sensazione meravigliosa vedere un uomo si fatto che, concentrato qui, su un punto, seduto su un cavallo, si protende sul mondo e lo domina».
Nel suo Napoleon Ridley Scott forse prova anche un po' a decostruire questa figura mitologica di Napoleone.
Partiamo dalla trama.
Di fatto la trama è la vita, l'ascesa e la caduta di Napoleone.
Il film si apre con quella bella sequenza della decapitazione di Maria Antonietta, scena che si chiude sul viso di questo generale dell'esercito che si vede chiaramente che sta pensando a qualcos'altro, sta pensando al futuro.
e dopo un breve scambio facciamo un balzo in avanti alla prima grande vittoria di Napoleone dopo la rivoluzione francese ovvero la presa di Tolone dagli inglesi che occupavano appunto la zona e ci vengono poi raccontate nel film un po' delle puntate, un po' degli highlights della sua vita per esempio viene totalmente tralasciata la campagna d'Italia che di per sé ha un sacco di storie da raccontare però non racconta niente di quello che vuole di cui vuole parlarci Ridley Scott, perché oltre alla carriera militare di Napoleone Ridley Scott si incentra molto sul Napoleone uomo, riuscendoci più o meno, però ha tantissimo spazio, per esempio Josephine Bonaparte, la sua prima moglie, interpretata da la dea Vanessa Kirby che devo dire ruba tanto la scena a Joking Phoenix in più occasioni e quindi viene dato anche tanto spazio al rapporto che c'è tra lui e la moglie e insomma Vuole raccontarci tanto Ridley Scott, non solo la figura mitologica, le sue imprese mitiche che ci vengono raccontate, sono quelle che poi passano più alla storia e nella narrazione di Napoleone prendono più parte.
[00:03:11] Speaker A: Direi che la storia d'amore, o meglio, il matrimonio tra Napoleone e Giuseppina è un po' non dico il centro, non dico il fulcro, però è quell'elemento che ti accompagna nel corso della storia letterale, cioè del film e di quello che poi...
e quello che lui fa a livello di imprese storiche, perché appunto per un rivolversi, diciamo, delle cose ad un certo punto tutte le varie conquiste, tutte le varie cose che farà Napoleone saranno sempre intervallate da queste lettere d'amore che si scambieranno lui e Giuseppina e che quindi ci accompagnano nel corso della storia e che quindi ci fanno capire che probabilmente il tipo di focus che ha preso in considerazione Ridley Scott è stato proprio quello della storia d'amore e del loro matrimonio come chiave più di tanto non tanto di lettura quanto più accompagnamento dello spettatore nel corso di quello che è la storia.
[00:04:15] Speaker B: Esattamente, sono completamente d'accordo, è proprio come se Marie de Lescotte ci desse quasi questo punto di riferimento che è Giuseppina per appunto il personaggio di Napoleone è strettamente legato a questa storia, a questo matrimonio e quindi proprio filo rosso per tutto il film.
Poi bisogna chiedersi, questo colos al storico, che non vedevamo da un po' un film del genere in sala, estremamente epico, Ridley Scott voleva appunto mostrare questo, l'epicità dell'epopea napoleonica, va bene, il personaggio come analizzato adesso Lo approfondiremo, ma ci ha convinto, c'è proprio l'impressione a caldo usciti dalla sala. Ci è piaciuto, non ci è piaciuto. Personalmente non mi ha convinto del tutto.
[00:05:08] Speaker A: Io non saprei, nel senso che per me questo film è un grandissimo BAH! Nel senso che...
Allora, per fortuna, superati i primi 20 minuti, secondo me il film migliora moltissimo e ha catturato la mia attenzione per tutte le 2 ore e 40, che è comunque una durata sorprendente per Ridley Scott, perché viste anche le ultime uscite, non solo sue, ma in generale, cavolo, un film su Napoleone mi aspettava un'epopea di 3 ore e 20, si è mantenuto... Stato bravo. Esatto, esatto. Diciamo che i primi 20 minuti, che sono un po' quelli che settano quello che è il tono del film, non mi hanno convinto per niente, tant'è che ho pensato, oh mio Dio, che cos'è che sto guardando?
Ci sono veramente delle scene violente che mi hanno ricordato a tratti, a livello proprio di texture, del sangue, cose tipo 300. che non lo so, non ho ben capito, poi a maggior ragione tutta la paletta del film è molto molto fredda quindi quando ci sono questi guizzi di sangue si vedono tantissimo e non lo so.
Da un lato apprezzo la sperimentazione perché comunque si tratta di un genere che è stato trito e ritrito quindi ci sta magari di scostarsi da quello che è la norma Però non lo so, forse è uno di quei film in cui dico, cavolo, se magari durava 40 minuti in più, forse combinavi qualcosa di meglio. Cioè, è uno di quei film in cui forse avrei voluto che durasse di più solo perché magari poteva svilupparsi un attimo meglio. Per quello che è, 2 ore 40 sono più che sufficienti.
[00:06:38] Speaker B: Quindi, cioè, semplicemente proprio la parte iniziale è quella più problematica, a parer mio. Forse anche di più, personalmente, di più di quei primi 20 minuti.
[00:06:47] Speaker A: Sì, sembra un altro film dopo 20 minuti, per fortuna.
[00:06:49] Speaker B: Dopo, nella seconda parte, secondo me invece, si migliora.
[00:06:54] Speaker A: Sì, scusami, esclusa la sequenza iniziale della ghigliottina, perché lì ho detto, wow, scena potentissima.
Poi si è andati un po' peggiorando.
[00:07:06] Speaker C: Ma le teste che volano non saranno mai noiose.
[00:07:10] Speaker A: È vero, è verissimo. Infatti durante quella scena io ho guardato Luca in sala e ho detto, ti prego fammelo vedere. No, non posso dire. No?
Dile! Ti prego fammelo vedere.
[00:07:27] Speaker C: Mi devi dire qualcosa!
[00:07:29] Speaker A: Ti prego, fammi! Ti prego, fammi vedere la testa che... Ok, aspetta. Ah! Sì, sì, sì. Intendevo. Oddio, qual è l'ultima cosa? Ti prego, usala per i Behind the Scenes.
[00:07:40] Speaker C: Guardavo Luca e dicevo...
[00:07:41] Speaker A: E gli ho detto, gli ho detto, ti prego. In sala, ad un certo punto, ho proprio guardato Luca durante quella scena e gli ho detto, ti prego, fa che facciano vedere la testa ghigliottinata, che non ci sia quel taglio maledetto sul più bello, invece te lo fanno proprio vedere per bene.
[00:07:54] Speaker B: La fanno vedere tutta. Bellissimo.
[00:07:56] Speaker C: Telepraticamente mi avevi detto io non ho sentito niente.
[00:07:59] Speaker A: Come no? Hai anche riso e mi hai detto sì sì la fanno vedere. Super confident.
Infatti poi avevi ragione. Non te lo ricordi? No. Avevi troppo freddo in sala?
[00:08:08] Speaker C: Mamma mia.
[00:08:10] Speaker B: Che freddo faceva in quella sala. C'è una cella frigorifera altro che campagna.
[00:08:15] Speaker A: Di...
[00:08:17] Speaker C: Infatti anche per il freddo non è mai stato noioso questo film. A me la palpebra non è mai calata, cosa che purtroppo nella nostra vita sfiancante capita. Cioè, parliamoci chiaro, capita che sei sulla tua poltrona, sul divano oppure al cinema.
con un cinema caldo, magari sei un po' stanco, la biocchino sale. Invece no, questo film per quanto non mi interessasse più di tanto, non mi ha mai mai annoiato in tutte le sue due ore e quaranta.
A me piacciono, mi sono piaciuti anche i primi venti minuti, nel senso non mi ha dato particolare fastidio.
Però l'impressione che ho di questo film è che Ridley Scott provi a raccontarci un po' tutto e ci racconti niente, nel senso ci racconta le battaglie ma chi va per quello non esce soddisfatto perché non sono troppo chiare le strategie napoleoniche che vengono messe in campo, vengono mostrate ma non ti soddisfano.
Chi cerca la verità storica, e questo è un dato di fatto, ci sono anche state delle polemiche, non la trova.
Chi cerca una decostruzione totale del Napoleone in quanto uomo, boh.
[00:09:42] Speaker A: Boh, infatti, secondo me...
Allora, non capisco se c'è proprio un problema di costruzione del personaggio o un problema di montaggio. Cioè, allora, secondo me c'è anche un problema di montaggio. In generale, a meno che... cioè, senza le inserzioni che ti dicono quanti anni sono passati, tu non capiresti a che punto siamo della storia. Cioè, anche a livello proprio di invecchiamento degli attori, secondo me, non se la sono giocata molto bene.
Anche Giuseppina, la moglie di Napoleone, ti dicono che sono sposati da 15 anni, lei è giovane, stupenda e sanissima come quando si sono incontrati.
Non lo so, in un film storico sono cose importanti, sono dettagli fondamentali. Poi in generale, come diceva Bea prima, il film cerca di farti vedere questa contrapposizione tra le insicurezze di Napoleone e il modo in cui cerca di compensare anche questo complesso di Edipo con questo egocentrismo e a volte anche questa arroganza. Però secondo me è il modo in cui lui prende tutta questa sicurezza in sé fino ad arrivare a diventare un megalomane non è fluida, non è equilibrata. Ad un certo punto lo vediamo insicuro e poi ad un certo punto lo vediamo di botto, super confident, che si crede di essere chissà chi.
Sì, interessante, però proprio perché mi stai facendo vedere un film di Napoleone che vuole avere un taglio molto intimo, a questo punto è interessante vedere anche lo sviluppo, supporre lo sviluppo psicologico di una figura del genere.
[00:11:15] Speaker B: Sì, allora per me è un film, cioè mi dispiace però, grossolano in tante cose e approssimativo. Questo non significa che non sia appassionante, perché anch'io non mi sono mai annoiata e alla fine è un film che si fa guardare e che va visto secondo me poi in sala c'è proprio anche la rappresentazione delle battaglie oggettivamente in certe cose secondo me è riuscita bene però anche secondo me non c'è...
[00:11:43] Speaker A: Secondo me è appassionante, perché dici di no?
[00:11:45] Speaker C: No, proprio le battaglie...
[00:11:46] Speaker B: Però scusate posso finire perché se no io tutte le volte non riesco a finire un concetto perché poi tu continui ma io mi volevo attaccare proprio a una cosa che dicevi tu Allora, quindi, cioè questo non significa che il film non sia appassionante. Io non mi sono mai annoiata in queste due ore e 38 quello che è e poi oggettivamente ci sono delle cose che possono anche essere molto belle rese sullo schermo, per esempio alcune battaglie, magari non tutte, però la battaglia di Austerlitz è molto Molto, insomma, è molto bella, c'è un grandissimo impatto visivo.
[00:12:25] Speaker A: Mi ha intrattenuto molto.
[00:12:26] Speaker B: Esattamente. Però ci sono tante cose che mancano, a parer mio. Come già diceva Luca, le strategie napoleoniche non sono proprio, come dire, messe, rappresentate nel modo giusto. Non c'è un vero scavo psicologico di Napoleone come uomo. perché alla fine che cosa ci dà l'Idele Scott? Ci dà un Napoleone pieno di contraddizioni però a parer mio molto bidimensionale perché da un lato c'è un'arroganza, un egocentrismo, anche una grande sicurezza nei confronti del proprio potenziale a livello militare, a livello proprio di uomo di stato, di imperatore e poi c'è la contrapposizione molto molto forte con invece il lato più intimo, più privato, quindi anche delle insicurezze con la moglie, un rapporto quasi morboso con la madre e tutto questo, però alla fine queste cose più o meno di Napoleone già si sapevano, che fosse un megalomane, ma che fosse anche un grande insicuro, forse ancora di più con le donne, cioè queste cose qua secondo me si sapevano già, si poteva fare qualcosa di più.
[00:13:31] Speaker C: Sì, sembra la crasi perfetta tra Luigi Di Maio e Andrea Scanzi.
C'è lo Ying e lo Yang.
Ma tu dici... beh, per esempio, a me le battaglie non hanno entusiasmato, ok? Austerlitz è molto scenografica.
con spoiler della storia, gli eserciti che precipitano nel lago bombardato da Napoleone.
Ok, molto scenografico, cavalli che muoiono. Che problema c'hai con i cavalli Ridley Scott?
[00:13:59] Speaker B: Sì, davvero, che cosa brutta.
[00:14:01] Speaker C: Sangue ovunque e ci piace sempre.
Però in tante battaglie non c'è quel pathos emotivo, cioè per esempio le prime che mi vengono in mente sono le battaglie di Bastardi di Game of Thrones, le prime battaglie che ci sono nelle stagioni a metà di Game of Thrones, la quarta, la quinta, la sesta, la settima e l'ottava non esistono.
e non c'è comunque quella tensione, non c'è mai tensione, non provi mai tensione nella battaglia forse perché il protagonista non ne prende effettivamente parte o perlomeno non dopo l'inizio quando ancora non è una connessione emotiva con lui ma lo stesso Ridley Scott che ci ha portato quel riuscitissimo e piccolo gioiellino che è The Last Duel nella battaglia finale tra Matt Damon e Adam Driver cavolo sei lì che strappi i braccioli del cinema perché ti prende, sei lì. Invece sono un po' confusionarie e quello ci può stare, però allo stesso tempo tu non sei mai disorientato. Non so, non mi hanno coinvolto le battaglie.
[00:15:11] Speaker A: Diciamo che più che la Ridley Scott di The Last Duel io ci ho visto purtroppo la Ridley Scott di House of Gucci e infatti secondo me House of Gucci e Napoleone hanno una cosa in comune che è un difetto che è il fatto che finiscono, o comunque tagliano nel corso del film, le parti più interessanti. Il problema di House of Gucci è che il film finisce quando inizia effettivamente la cosa più interessante di tutta quella.
[00:15:40] Speaker B: Storia, che è il processo.
[00:15:42] Speaker A: Qui, una delle parti più interessanti, anche proprio a livello storico, dalla rivoluzione francese a Napoleone che viene incoronato imperatore, Cavolo, io anche guardando il trailer avevo comunque molto hype per quella scena, anche banalmente per i costumi, per la colonna sonora.
[00:16:03] Speaker B: Proprio la ricostruzione di quel momento.
[00:16:05] Speaker A: Quindi questa totale mancanza di climax e quindi mi ricollego a quel problema di montaggio di prima dove non ti preparano a questa cosa. Non lo so, mi è dispiaciuto anche perché lo posso capire in un film come Maria Antonietta della Coppola, che è uno dei miei film preferiti, stavo per dire nella mia top 5, come gli ultimi 25 film che sono sempre nella mia top 5, e lì capisco che la scena dell'incoronazione per esempio passi in sordina perché non è quello il punto.
qui, cavolo, costruisci un po' di climax, costruisci un po' di tensione ed è un problema che sto riscontrando con i film di Scott. Non ci vedo lo Scott di Alien, questa cosa mi spezza tremendamente il cuore.
[00:16:49] Speaker C: Il povero uomo c'ha anche 85 anni.
[00:16:50] Speaker A: Ma infatti nessuno lo obbliga a continuare a fare film, tranne a chiudere la saga di Alien.
[00:16:56] Speaker C: C'è anche Napoleone che torna dall'isola d'Elba, criminale, politico, infrangendo la legge e boh, si incontra con i soldati e bella regà! Namo a Parigi! Cioè sembra zero calcare che dice Namo piangelato.
[00:17:14] Speaker B: Sì, approssimativo in tantissime cose. Infatti ti dicevo, la cosa delle battaglie, cioè a me è piaciuta quella di Austerlitz, ma poi per il resto, cioè, a parte che io non sono neanche una grande fan dei film di guerra, quindi io se vedo le battaglie più di tanto non è che mi emoziono, lo devo dire. Però in questo caso sai cosa? Io mi sono anche un po' messa nei panni di Riedere Scocca e dici vai ma diamo questo al pubblico, ricostruiamo questa atmosfera sanguinaria delle battaglie, la violenza, Austerlitz, tutto quanto, il ghiaccio, la neve, Napoleone che guarda dall'accampamento, da lontano i suoi.
Va bene tutto, però, come hai detto tu alla fine, il film in sé non è che sia noioso, ma i momenti veri di tensione non sono pieni di tensione. Cioè, io penso così.
[00:17:56] Speaker C: Tiene un po' il piede in due scarpe. Cioè, vuoi raccontarmi il Napoleone epico? Raccontami il Napoleone epico. Vuoi raccontarmi il Napoleone uomo? Raccontami il Napoleone uomo.
Se vuoi fare entrambi e non ci riesci, dai! Cioè, voglio dire, avevi più... cioè, potevi farlo anche in quattro ore, nel senso...
è a poco smalto, insipido sto film, è un caffè latte, cioè tra un cappuccino e un caffè è un caffè latte.
[00:18:21] Speaker B: Però Napoleone non è che fosse proprio un caffelatte, cioè proprio da personaggio controverso che era, che è stato, e poi soprattutto abbiamo Ridley Scott che fa il film, non è proprio l'ultimo arrivato. Qualcosa di più poteva venire fuori. L'ho già detto forse, mi sto un po' ripetendo, però vabbè. Non ci ha convinto del tutto, questa purtroppo è la realtà.
[00:18:41] Speaker A: Sì, non è uno di quei film storici che rimarranno nella storia, come può essere Il gladiatore.
[00:18:46] Speaker C: Il gioco di parole è orribile.
[00:18:49] Speaker A: Ah, non me ne sono neanche resa conto. Vabbè, dieci punti meno a Surfè Verde per questo.
[00:18:55] Speaker B: Vabbè, ma parliamo un attimo comunque delle interpretazioni perché c'è qualcosa da salvare, c'è sicuramente...
[00:19:02] Speaker C: Poco.
[00:19:03] Speaker A: Poco perché... Vanessa Kirby. No, dai.
[00:19:05] Speaker C: Sì, no, nel senso, lei è grandissima.
[00:19:08] Speaker B: Sì, lei è potente.
[00:19:08] Speaker C: Per carità. Il suo personaggio è forse quello più rotondo, quello più apprezzabile, quello che ti entra un po' più nel cuore.
però dopo House of Gucci lo stesso errore. Noi l'abbiamo visto in V.O., tra l'altro il primo film che guardiamo in V.O. insieme.
[00:19:23] Speaker B: Questo Napoleone.
[00:19:26] Speaker C: E dai, cioè nel senso tutto in sto inglese, zero localizzato in Francia, ogni tanto butta qualche parola francese a caso, tutti parlano appunto con il loro accento, non fanno nessun lavoro sull'accento.
[00:19:43] Speaker B: Ma quello è inquietante proprio.
[00:19:45] Speaker C: È inquietante, cioè voglio dire, una delle prime battaglie, Tolone, i francesi accartocciano gli inglesi, Cavolo, cinque minuti dopo si sposano Josephine e Napoleon e il... non so chi...
il prete, non so chi li ha sposati.
Sir, your marriage is... cioè è come un perfetto...
[00:20:07] Speaker B: Cioè è super british!
[00:20:08] Speaker C: Sì, ma dai!
[00:20:09] Speaker B: Uscito da Love Actually praticamente.
[00:20:11] Speaker C: Ho appena falciato la testa a mezza Londra. Non puoi farti sposare da un inglese che è un francese e non capisci chi è chi.
[00:20:19] Speaker B: Non ci siamo.
[00:20:21] Speaker C: Ok, capisco il volere usare Joaquin Phoenix, ci sta, ti porta gente al cinema, è l'attore da copertina, no? Gli americani quando fanno un film con DiCaprio mettono una faccia di DiCaprio grossa come la copertina e così è stato anche per Napoleone. Però tutto il resto del cast Cavolo, potevi anche usare attori francesi, poi magari potevi anche farli parlare in inglese per questioni di lingua, che lo vendi di più in inglese che in francese, però perlomeno se lo fanno con l'accento francese.
[00:20:49] Speaker A: Ma infatti una cosa che non capisco è questa, nel senso, se decidi di non prendere degli attori originari di quel posto per girare effettivamente il film, va benissimo, però allora sfrutta quella cosa bellissima che ci dà il cinema e non solo, che è la sospensione dell'incredulità.
Cioè, se noi guardiamo un film che è ambientato in Francia con attori americani o comunque inglesi, se li sentiamo recitare nella loro lingua, non siamo stupidi? Cioè, siamo in grado di renderci conto che il tutto è contestualizzato e che a livello storico non stavano utilizzando quella lingua lì? Allora, per quale motivo devi fare queste castronerie che non sono necessarie? Cioè, questa via di mezzo che non è né una cosa né un'altra.
[00:21:34] Speaker B: Non ha assolutamente senso.
[00:21:35] Speaker A: Avete presente le meduse di Shark Tale quando dicono non è né carne né pesce? Esatto, non è né carne né pesce questa cosa.
[00:21:42] Speaker B: Le meduse che erano molto regghi, molto rasta. Vabbè, poi parleremo anche di Shark Tale che forse è anche più intrigante. No, scherzo.
No, sì, sono completamente d'accordo. Io mi scaglio proprio contro questa specie di mix di parole, di accenti che non ha senso e in Napoleone c'è, non ci siamo, però secondo me il livello tragico raggiunto da Ridley Scott con House of Gucci proprio non verrà mai più raggiunto, perché lì era proprio allucinante.
[00:22:09] Speaker C: Una babele di lingue.
C'è chi parlava inglese, chi in italiano.
[00:22:12] Speaker A: Chi in italiano con l'accento inglese, chi.
[00:22:13] Speaker C: In inglese con l'accento italiano.
[00:22:19] Speaker B: Sì, e poi anche in Ferrari c'è questa cosa che noi abbiamo visto a Venezia, non c'entra niente, Ferrari di Michael Mann va bene, un'altra cosa, però tant'è anche lì recitato in inglese con una specie di accento storpiato in mezzo italiano e ogni tanto qualche parola d'italiano buttata lì a caso. Perché? Boh.
[00:22:40] Speaker A: Detto questo, una delle cose che comunque a me è piaciuta, ma è un po' come dire ti piace vincere facile, è ovviamente Joaquin Phoenix, che è sempre una garanzia.
Però è anche vero che qui è stato un po' sprecato, nel senso che io l'ho visto molto incastrato a livello di performance in una sceneggiatura che semplicemente non funzionava.
e non dava spazio di manovra a Joaquin Phoenix. Secondo me non gli è stata data abbastanza libertà e da un lato lo capisco perché comunque il compito del regista è soprattutto dirigere l'attore, però nel momento in cui tu hai a che fare con una persona come Joaquin Phoenix penso che si crei un po' quella sinergia del io mi fido di te, tu ti fidi di me e creiamo qualcosa di bello insieme, anche proprio perché Joaquin Phoenix è comunque, se non sbaglio, uno anche di quegli attori che utilizza il metodo Stanislavski, se non sbaglio, che interiorizza, non so se sta dicendo una stupidaggine, però che si immedesima moltissimo a livello quotidiano nel personaggio. A maggior ragione una persona che utilizza questo metodo se avanza delle proposte a livello di performance è probabile che magari non sono chissà quanto centrate a livello storico però sono comunque autentiche, risultano autentiche quindi a maggior ragione se fai un film di genere storico ha senso prendere e che quindi già devi prendere delle distanze A questo punto tanto vale che lo fai con le cose che funzionano davvero, che è appunto la performance.
[00:24:17] Speaker C: È notizia di qualche mese fa che Joaquin Phoenix ha guidato un piccolo esercito alla conquista della provincia di Cuneo per appunto rientrare nel ruolo di protagonista.
[00:24:27] Speaker A: 10 punti in pioggia e fondate per questa battuta.
[00:24:30] Speaker B: Io sono completamente d'accordo con te Dile perché con un attore anche così poliedrico, pieno di sfaccettature, versatile come è il nostro Gioacchino, cioè nel senso si poteva fare molto di più. Poteva venire fuori, effettivamente poteva venire fuori chissà quale quale altro tipo di Napoleone, magari un po' meno incastrato in questo benedetto ruolo di omino, basso, egocentrico e megalomane e anche insicuro, ma poteva venire fuori qualcosa di più e proprio come hai detto tu, già certo magari non sarebbe stato fedele alla storia, però già che ci sei, Deliscotto non è fedele alla storia in questo film, però diciamolo, molti si stanno lamentando anche per delle imprecisioni storiche, molte, come anche il colpo di stato che fa insieme al fratello nella prima parte del film. Ma se non ci interessa più di tanto la precisione storica, E mandiamo a quel paese tutti gli storici che sclerano quando vanno a vedere questo film.
A Ridley non interessa, ma allora perché non essere un po' più creativi proprio anche nella sfera più intima, caratteriale, della personalità di Napoleone?
[00:25:36] Speaker A: Cioè se devi prendere delle licenze poetiche tanto vale che le fai con le cose che valgono. Esatto.
[00:25:41] Speaker B: Decisamente.
[00:25:43] Speaker C: Raga, chiudiamo?
[00:25:44] Speaker A: Sì.
Sì.
[00:25:46] Speaker C: Bene, ciao.
[00:25:48] Speaker A: Dagli, dagli, chiudi, chiudi. È bellissimo.
[00:25:51] Speaker C: No, no, dai, fermi un attimo.
Non vi abbiamo ricordato di seguirci su Instagram e TikTok, il nickname è lo stesso, chiocciola cinema underscore passengers.
[00:26:02] Speaker A: Pubblichiamo un po' di video, vi avvisiamo ogni volta che esce una puntata nuova con anche delle piccole preview quindi mi raccomando andate a vedere il film in sala perché a prescindere dal fatto che a noi non ci ha convinto più di tanto è importante che voi vi facciate la vostra opinione e che in caso la condividiate con noi su Instagram quindi commentate Madonna, ho la canzone in mente di...
Non è tartarone carie tanto I denti.
[00:26:33] Speaker C: Miei scintillano come le stelle in ciel.
[00:26:37] Speaker A: Non vedono mai tant'agonie carie tanto a me.