Ep. 18: Saltburn

Episode 18 January 23, 2024 00:41:15
Ep. 18: Saltburn
Cinema Passengers
Ep. 18: Saltburn

Jan 23 2024 | 00:41:15

/

Hosted By

UniRadio

Show Notes

Cinema Passengers ritorna alla grande dalla pausa invernale con un croccantissimo episodio su Saltburn, il discusso nuovo film di Emerald Fennel. Ascoltalo ora!

View Full Transcript

Episode Transcript

[00:00:00] Speaker A: Se entrate su TikTok e provate a scrivere Saltburn, vi verranno fuori un sacco di video di gente che dice di non guardare questo film con i vostri genitori o che parla della famosa scena della vasca da bagno e del cimitero, if you know you know, ma è davvero così provocatorio? Parliamone. [00:00:15] Speaker B: Signore e signori, prendete posto, la puntata numero 18 di Cinema Passengers sta per cominciare. [00:00:32] Speaker A: Sottotitoli e revisione a cura di QTSS. [00:00:53] Speaker C: E rieccoci qui, ovviamente vi saremo mancati, ciao Dide. [00:00:56] Speaker A: Ciao Rega, ciao Luca. [00:00:59] Speaker B: Ciao ragazze, è passata una vita dall'ultima puntata. [00:01:02] Speaker A: Sì, più di un mese, più di un mese. [00:01:03] Speaker B: Però ragazzi, è Natale, innanzitutto l'università chiude quindi non avreste neanche potuto averle le puntate. Niente, neanche volendolo. E poi, oh, insomma non è che possiamo sempre andare al cinema, abbiamo anche gli esami da preparare, o no? [00:01:16] Speaker A: Esatto. Sì, oppure ogni tanto abbiamo voglia di guardare film un pochino più stupidi, per cui non vale proprio la pena farla. [00:01:23] Speaker C: Esattamente, film grandi classici natalizi e niente. [00:01:27] Speaker B: Avete visto film a Natale? [00:01:29] Speaker A: Una poltrona per due, mamma ho perso l'aereo. [00:01:32] Speaker C: Cose di quel tipo lì. [00:01:33] Speaker B: Classiconi quindi. [00:01:34] Speaker A: E editori. [00:01:36] Speaker C: Quello proprio classico di Natale. [00:01:39] Speaker A: Sì, diciamo che il film di cui cominciamo a parlare oggi è un po'. [00:01:44] Speaker B: Aspetta, a proposito di Natale, cosa che esce il 25 dicembre di quest'anno? Esce, povere creatura... No, il 25 dicembre. [00:01:51] Speaker C: 25 dicembre. [00:01:54] Speaker B: Nosferatu di Eggers. [00:01:55] Speaker C: Come sì? Davvero? [00:01:56] Speaker B: Spettacolo. [00:01:57] Speaker A: Esce Nosferatu e poi esce anche, che a voi forse non ve ne frega niente, ma furiosa spin-off di Mad Max che io aspetto da anni. Ah ok, io sono aggasatissima, non vedo l'ora di vederlo. [00:02:08] Speaker B: Quindi sì, sì, sì, figata, siamo già proiettati al prossimo Natale. [00:02:11] Speaker C: Esatto, non vediamo l'ora già che sia Natale. [00:02:13] Speaker B: La Notte del 25 è uno sferato remake. [00:02:15] Speaker C: Figo, molto figo. [00:02:16] Speaker B: Per chi non lo conoscesse è proprio uno dei capostipiti, uno dei capolavori del cinema muto anni 30. Chi era? Murnau? [00:02:25] Speaker C: Murnau, sì. Bellissimo. [00:02:26] Speaker A: Uno dei miei film preferiti. [00:02:28] Speaker C: Stupendo. Poi c'è proprio l'espressionismo delle scenografie, fotografie. Sì, meraviglioso. [00:02:34] Speaker A: Allora diciamo che con questo intro, senza neanche fare l'apposta, secondo me abbiamo settato un pochino il mood del film di cui stiamo per parlare. [00:02:41] Speaker C: È vero. [00:02:43] Speaker A: Diciamo che per quanto riguarda Southburn la critica come sempre, critica intendo anche quella più popolare, si è divisa tra chi lo definisce un capolavore e chi lo definisce un bruttissimo film. In realtà per quanto mi riguarda è semplicemente una via di mezzo, è un film discreto, una sperimentazione interessante ma qualcosa Non lo so, per cui vale la pena parlare. [00:03:06] Speaker C: Sì, sì, sicuramente. Poi abbiamo già fatto questo discorso anche un po'... Vabbè, la nostra prima puntata era su Barbie. Cioè, film che diventano virali. Ovviamente Salzburg non ha i livelli di Barbie, però comunque ne stanno parlando in tanti. Cioè, è sempre diciamo molto interessante creare un dibattito a riguardo, parlarne, insomma noi vi raccontiamo un po' che cosa ne pensiamo noi e io diciamo la penso un po' come Dile. È un film, io avevo molta curiosità di vederlo, sicuramente intrattiene, mi ha intrattenuto. Forse ridimensionerei un pochino il giudizio capolavoro, però ci sono tante cose che ci sono piaciute, che mi hanno intrigato. [00:03:45] Speaker A: Prima lasciamo al re delle sinossi, ovvero Luca, raccontarci il re delle sinossi. Perché nessuno qui ha voglia di fare le sinossi. Io e Bea non siamo capaci, non abbiamo voglia. [00:03:56] Speaker B: Voi siete delle false adulatrici e io se mi becco sto sbatti... [00:04:00] Speaker C: Diciamo la verità, noi non ne abbiamo voglia. [00:04:03] Speaker B: La migliore sinossi che voi abbiate mai sentito finché non mi cade la borraccia Allora, Emerald Fennell ritorna al cinema dopo il successo, il grande successo che ha avuto con Promising Young Woman, il suo esordio, nel 2021. [00:04:17] Speaker A: AKA una donna promettente. [00:04:20] Speaker B: Con Carey Mulligan e Bo Burnham, tra l'altro l'ultima apparizione su grande schermo di Bo Burnham, dove sai Bo, torna, che sei il talento più grande che c'è in America. E dopo appunto questo successo con Una donna promettente, ritorna con Saltburn, uscito direttamente su Prey in video, scelta infelice ma ne capisco il motivo. E di cosa parla questo Saltburn? Parla della storia di Oliver, che vediamo subito, il film si apre con Oliver che racconta a qualcuno del suo amore, possiamo definirlo così, anche lui fa fatica a definirlo così, verso Felix, il suo amico, la sua persona che conosce ad Oxford. Oliver viene da una famiglia disastrata, mentre Felix è il classico figlio di una famiglia ricchissima, nobile. [00:05:12] Speaker A: Super popolare. [00:05:13] Speaker B: Super popolare. [00:05:13] Speaker C: Bellissimo. [00:05:14] Speaker B: Eh beh, interpretato da Giacobbe Lordi. che, vabbè, ci sono poche parole per definire Giacobbe Lordi. E euforia, e la chiudo qui. Ecco, c'è quella cazzo di statua di Giacobbe Lordi, benedetto dal Signore. Mentre Oliver, interpretato da Barry Cogan, finalmente ha un ruolo da protagonista perché l'abbiamo sempre visto relegato a fantastici ruoli secondari, invece devo dire che in questo Southburn dimostra di saper portare un film sulle sue spalle perché, voglio dire, menzioniamo già la sua interpretazione fantastica. E di fatto la vera trama inizia quando Felix propone ad Oliver di passare presso il suo appartamento, la sua umile dimora, Saltburn, questo castello che a quanto si capisce essere appartenuto a Enrico Tau, se non ricordo male, E da lì ci vengono introdotti anche gli altri membri della famiglia di Felix, che sono dei mostri, dei freaks, nel senso non avrei altre parole per definirli. Abbiamo, a partire dal maggiordomo, che è inquietantissimo già dalla prima volta in cui apre le porte, alla madre, interpretata da Rosamund Pike, fino al cugino, la sorella e il padre. E da lì poi parte il film, succedono cose. [00:06:37] Speaker A: Esatto. Puntata che avrà degli spoiler ad un certo punto, quindi vi avviseremo a tempo debito. Anche perché è impossibile parlare di questo film senza fare spoiler. [00:06:46] Speaker B: Si, più che altro è inutile parlare di questo film senza fare spoiler. La cosa che mi ha subito impattato sono dai titoli di testa, ma a prescindere tutta la fotografia, questi colori supersaturi, questa pellicola che sembra quasi davvero digitale, cioè sarà stata digitale o comunque questa grana ruvida, nel senso si percepisce la pellicola, questi colori superaccesi, i titoli di testa che sembrano delle miniature, di libri del settecento. [00:07:20] Speaker A: A me ricordano tanti libri delle fiabe, non so perché. Quelli mega imponenti. [00:07:24] Speaker B: Le prime fiabe dei Fratelli Grimm, per esempio. [00:07:27] Speaker C: Quelle edizioni super barocche con quelle copertine. [00:07:31] Speaker A: Anche lì secondo me è strano perché all'inizio a livello formale tutte queste caratteristiche ti danno una chiara idea di vintage, però poi alla fine il film è ambientato nel 2006 che è in realtà un'epoca che era estremamente pop ed estremamente moderna a tratti addirittura anche più futuristica di quello che poi è stato effettivamente il mondo e la società dopo e quindi questa cosa devo dire che è stata interessante come secondo me è interessante il fatto che abbiano ambientato il film nel 2006 e sinceramente non ho ben capito perché se sia stata una scelta dettata da qualcosa nello specifico Secondo me. [00:08:06] Speaker B: Per una grossa comodità i fini della trama perché se non colpo di scena sarebbe stato più inverosimile dato che adesso ognuno ha la propria vita sui social network e se uno fa un po' di indagini... [00:08:18] Speaker C: In effetti sì. [00:08:19] Speaker A: Però non lo so, devo dire che in parte oltre a essere stata probabilmente una scelta per motivi di verosomiglianza e di... [00:08:29] Speaker C: Sì, un aiuto per la trama. [00:08:32] Speaker A: Non lo so, io soprattutto i primi 20 minuti, quindi prima che tutto il film si sposti a Saltburn, tutta l'ambientazione di Oxford e tutta la gerarchia palese che c'è in quella scuola lì, mi ha ricordato tantissimo un film dei, mi pare, fino agli anni 90, primi anni 2000, che è Cruel Intentions, che non mi ricordo sinceramente qual è il titolo in italiano, ma Non lo so, secondo me ci sono apposta delle piccole citazioni di film di quell'epoca. Non parlo tanto di rom-com, parlo proprio di thriller, anni 2000, erotici. C'è stato questo boom nei primi anni 2000. Infatti mi ricordo che Cruel Intentions era passato all'epoca. non alla storia, però era diventato un fenomeno pop perché c'era questo bacio lesbico in primo piano e tipo per i primi anni 2000 era una cosa assurda per un film per la televisione. Quindi ci ho visto un po' di reference di quel tipo. [00:09:26] Speaker C: Sì, qualche riferimento agli anni 2000, c'è sicuramente anche il fatto che leggano Harry Potter o alcune citazioni musicali, Killers, quella meravigliosa canzone che è Mr. Brightside, anche se poi non è che l'utilizzo che ne hanno fatto è così potente, a parer mio. Però sì, ci sono delle citazioni legate a quel periodo lì, ma alla fine è un po' come ha già detto Dile. Non lo so, quando la... tutto, diciamo, si sposta, la scena si sposta appunto a casa dei captain in questo castello, questa tenuta, le atmosfere sono estremamente camp, molto... anche un po' kitsch, i colori sono molto saturati, quindi secondo me un po' si perde. quel riferimento estetico agli anni 2000 è proprio qualcos'altro, c'è anche qualcosa di un po' atemporale secondo me, quello che succede nella vita. [00:10:21] Speaker A: Sono d'accordissimo, secondo me questa cosa, questa natura atemporale è anche proprio legata a questo contrasto fortissimo tra loro che vivono in una tenuta di famiglia storica che ti ricorda i grandi balli e poi loro organizzano delle feste che sono molto alla Spring Breakers tipo, di Harmony Korin cioè quindi ci sono tipo queste feste un po' la Romeo più Juliet con questo mix di pop e di cose. [00:10:51] Speaker C: Antiche che è veramente figo. [00:10:52] Speaker B: Dunque le location anche la stessa Oxford chiaramente, cioè questo film avresti davvero potuto ambientarlo negli anni 70, negli anni 2000, nel 2024 oddio fa strano dire 2024 sì purtroppo sì e sarebbe cambiato di poco voglio dire quindi diciamo che le location aiutano a estrarre dal tempo le vicende no? lo noti solo anche qualche particolare tipo la tv che loro sono miliardari e hanno una tv che adesso la guardi cioè appunto è anche un po' stragnante no perché dici ok questa cosa ti dimentichi anche che avvenga 15 anni prima è verissimo ormai sono quasi 18 però rispetto al nostro tempo e poi ti vedi comparire questa tv che è chiaramente una tv da ricchi però è una. [00:11:33] Speaker C: Tv che Ha fatto il suo tempo oggi. Quindi sì, è vero, c'è questo effetto straniante e sicuramente noi stiamo discutendo un po' della scenografia e di tutto l'ambiente, l'atmosfera in cui sono immersi i personaggi perché, almeno a parer mio, adesso ditemi anche voi, è una delle cose fondamentali di questo film, almeno a parer mio, cioè la scenografia, proprio il contesto in cui i personaggi si muovono è veramente forte ed è forse anche la cosa meglio riuscita, poi vabbè adesso andiamo avanti con le nostre valutazioni, però sicuramente anche proprio la composizione delle inquadrature che fa Fennel, cioè C'è veramente tanta bellezza, ma allo stesso tempo è una bellezza un po' disturbante, che dopo un po' ti turba, perché appunto c'è qualcosa di barocco, c'è qualcosa di perverso in tutto questo mondo. [00:12:28] Speaker A: Io sono d'accordissimo con te, anzi secondo me proprio tutto il contesto, i costumi, l'oggettistica in generale, è stato proprio studiato nei minimi dettagli da questo punto di vista anche proprio a livello di creazione di senso quindi di significati in generale anche per esempio banalmente i primi 20 minuti del film dove troviamo Oliver che fa questo incontro tipo con un docente insieme a il cugino di Felix di cui non mi ricordo il nome ora che ho odiato per tutto il film Già in quei primi 20 minuti vedi come la gerarchia, tra virgolette, a livello di classe sia ben settata a livello di oggetti e a livello di ambientazioni. Vediamo il cugino di Felix che, nonostante sia arrivato in ritardo, è comunque seduto sulla poltrona più lussuosa, tra virgolette, dell'aula e di contro abbiamo Oliver che è lì da tipo 20 minuti con il docente ad aspettare quell'altro che è seduto su uno scabello. Cioè nel senso, se già nei primi 20 minuti cominci a settarmi già dei significati del genere, mi stai già facendo capire che a livello proprio corporeo di cose, di materie, è la chiave del film. È un film molto materiale. [00:13:41] Speaker C: Molto proprio legato a questi oggetti, al possesso di questi come status symbol, come rappresentativi di un ceto sociale, di un privilegio. [00:13:51] Speaker B: Sì, voi avete fatto bene a menzionare la fotografia, il direttore della fotografia è Linus Sandgren, che ricorderete per la fotografia di La La Land e Babylon e diciamo che... Tantissima roba. Il suo tocco è quello, è quello assolutamente. [00:14:09] Speaker A: Questo spiega molto. [00:14:12] Speaker B: Però... [00:14:14] Speaker A: Però, questo film ha tanti peò. [00:14:17] Speaker C: Tantissimi. No, non sono d'accordo. [00:14:19] Speaker A: Tantissimi forse no. Alcuni, alcuni dai. [00:14:21] Speaker B: Tipo? [00:14:24] Speaker C: Eh, tipo. [00:14:25] Speaker A: Allora, intanto, secondo me, i personaggi sono caratterizzati fino ad un certo punto. Nel senso, non tanto come individui, quanto come rapporti che si creano. Nel senso, ad un certo punto, per un certo motivo, vediamo che Oliver, che o meglio, la mamma di, scusate, la mamma di Felix, Elizabeth, mi pare, si ritrova ad essere molto molto molto legata nei confronti di Oliver e che quindi verso la fine del film deciderà di fare una determinata cosa a suo vantaggio. Il punto è che questo legame, tra virgolette, questo forte affetto che lei ha nei confronti di Oliver è una cosa che non costruiscono assolutamente nel corso del film, cioè sono pochissime le scene in cui loro due hanno un dialogo, solo loro, Non dico che debbano fare dei dialoghi lunghissimi, ma anche solo avere uno scambio che magari possa far capire che c'è una certa complicità, che c'è una certa intesa. Anche un'intesa erotica, visto anche l'andazzo del film me lo sarei aspettato. Invece semplicemente dal nulla ti fanno capire per un motivo o per un altro che la mamma di Felix non vuole che Oliver se ne vada dalla tenuta per un determinato motivo. e tu dici sì, ok, ma quand'è che ti sei affezionata così tanto a lui? [00:15:46] Speaker B: C'è uno scambio che hanno... [00:15:47] Speaker A: C'è uno scambio rapidissimo dove semplicemente parlano di un altro personaggio che è Pamela e semplicemente lei rimane colpita dal fatto che Oliver sia una persona molto intuitiva, ma fine. Cioè tra questo e fare quello che fa alla fine, gli passa di acqua sotto i ponti. [00:16:03] Speaker C: Cioè è strano un po' l'attaccamento che sviluppa appunto la mamma di Felix e quindi diciamo la ristoratica. [00:16:11] Speaker B: Io la vedo in una maniera leggermente diversa Perché per tutto l'inizio del film percepiamo, ci viene detto, che Oliver è chiaramente un'altra razza rispetto alla famiglia Catton. E quel momento lì che avviene verso la fine, verso la fine del film, di fatto verso la fine del secondo atto. [00:16:33] Speaker A: Parli di quello durante la festa? Di un dialogo specifico durante la festa? [00:16:37] Speaker B: No, parlo sempre di quel momento pur breve di connessione che c'è tra Elizabeth e Oliver. Perché lì è la prima volta in cui ho avuto la sensazione, ma immagino anche Elisabeth in qualche modo, che Oliver sia fatto della stessa pasta. Banalmente è un pettegolezzo quello che tira fuori, si mette lì sul trespolo aspettegolare di quest'altro personaggio. però c'è una luce diversa negli occhi di Elizabeth e forse lì capisce che può essere parte di loro, perché ha iniziato a comportarsi esattamente come loro. [00:17:13] Speaker A: Secondo me no, cioè nel senso io questa cosa non l'ho notata per niente in lei, anzi secondo me per quanto... allora a me in generale personalmente Rosamund Pike piace fino ad un certo punto, non perché non pensi che sia un'attrice di qualità, è semplicemente un mio gusto personale e quindi mi limiterò a dire questo. ma l'ho trovata... il suo personaggio, che è chiave nel corso del film, soprattutto dalla seconda metà in poi, è estremamente bidimensionale. Cioè, ti viene... cioè, rappresenta un po' questo stereotipo della mamma un pochino kitsch, che è stata probabilmente hippie quando era giovane, che è un po' pazzerella, XD e cose del genere, Però per riuscire a cogliere quel cambiamento di idea che lei ha nei confronti di Oliver, io almeno da spettatrice sentivo, mentre guardavo il film, la necessità di tutta una serie di scene. Infatti in generale questo film devo dire che per quanto sia abbastanza lungo, dura comunque due ore e dieci, non è che... Non è poco comunque. Esatto. È come se avessi avuto la sensazione che in realtà mi è anche in parte piaciuta e non è una cosa che sto criticando completamente. però come se tra una scena e l'altra ce ne fossero state tantissime altre che alla fine non hanno passato tipo il montaggio finale, non so come dire. Ma non dico che sia uno sbaglio fatto a livello di montaggio, secondo me è proprio che loro ti creano tutto un discorso di implicito che è molto bello però che resta in piedi solo se, anche alla fine, determinate cose me le fai capire sempre attraverso l'implicito. Se poi invece, come rapporto tra Oliver e la madre, dal nulla diventa super didascalico quando me l'hai costruito sugli impliciti, mi viene quella sensazione lì che ti dicevo. [00:19:07] Speaker B: Ok, ok. Poi sul finale ci torniamo. [00:19:11] Speaker A: Anzi, mi sa che a questo punto cominciamo la parte spoiler. [00:19:14] Speaker B: Io volevo ancora dire una cosa sui personaggi. Perché sì, sono abbastanza 2D i personaggi. O perlomeno la maggior parte dei secondari abbiamo comunque la sorella, il padre, il cugino. Venezia. che sono abbastanza macchiettistici, ma è giusto così, nel senso è un po' tipico della scrittura di Fennel perché è anche molto presente in Promising... Una donna promettente. Una donna promettente, non volevo ripetere, fare la rima stupida. [00:19:46] Speaker A: Adesso ho capito, la battuta scoppia ritardata. [00:19:49] Speaker B: Ci sono molti personaggi che si comportano esattamente così, cioè come ti aspetti che si comportino, cioè è molto incentrata sulla figura del maschio predatore, e ci sono esattamente quei topoi di maschi che ormai sono nell'immaginario collettivo. Anche qua diciamo che ci sono le figure un po' fisse, diciamo. Sì, sono proprio i personaggi ricchi, c'è la sorella depressa e bulimica, c'è il padre che non parla, c'è il cugino un po' tutto a raffone e quindi è tutto molto codificato ma è un po' una caratteristica della scrittura di Fennel e funzionale anche poi alla alla narrazione, diciamo. [00:20:40] Speaker A: Infatti per me a livello di... questa cosa è piaciuta moltissimo, nel senso io non sono sempre dell'idea che reiterare certi codici che magari possono essere stanti sia una cosa negativa. A me piace se è fatta da certi registi e certi sceneggiatori che fanno un certo tipo di cinema molto pop come questo. riterare dei codici del genere da un regista come Lantimos, capito, mi farebbe storcere il naso. Invece in un film di questo tipo qua mi piace vedere i cliché. [00:21:12] Speaker B: È quasi come se fosse una sorta di piece teatrale, non so come dire. [00:21:18] Speaker C: Sì, sono d'accordo. Tutto qua. Sì, quindi è una scelta per voi, diciamo, quella proprio un po' della fissità dei personaggi e ognuno sta molto dentro il suo percorso e quello che, diciamo, il loro ruolo dovrebbe fare. [00:21:33] Speaker B: Hanno lo stesso ruolo dei pezzi di arredamento, te la metto così. [00:21:35] Speaker C: Eh, bella, questo mi piace molto. [00:21:36] Speaker B: Cioè il padre e la vasca da bagno hanno lo stesso... [00:21:39] Speaker C: Fanno quello che devono fare. [00:21:40] Speaker B: Hanno la stessa caratterizzazione. Ma è giusto così? [00:21:43] Speaker A: Sì. Infatti non a caso loro alla fine sono praticamente associati a delle marionette appoggiate su un mobile, non a caso, quindi... [00:21:50] Speaker C: Questo è già un momento... no, vabbè. [00:21:52] Speaker A: E questo dall'inizio, alla fase degli spoiler. [00:21:54] Speaker C: Dall'inizio alla fase spoiler. [00:21:55] Speaker A: Iniziamo con gli spoiler tra 3, 2, 1. [00:21:58] Speaker C: Iniziati con gli spoiler. [00:22:00] Speaker A: Raga, pausa, devo fare i pipì. Scusate, non riesco a... E Luca stavi iniziando tu a dire qualcosa prima che io ti interrompessi. Non mi ricordo. [00:22:11] Speaker B: Beh, abbiamo menzionato questa vasca da bagno. Arriviamo, affrontiamo un po' questo... questo pepe che ci ha dato sto Salborn, quello che l'ha fatto cavalcare un po' gli algoritmi di recente. Ovvero, va bene, parlatene voi. [00:22:27] Speaker C: No, va bene, possiamo parlare un po' dell'uso, della provocazione all'interno di questo film. [00:22:32] Speaker A: Visto che... Beh, va bene, tocca alla piano. [00:22:35] Speaker C: Tocchiamola piano, nel senso che tutti, almeno io, ho letto in giro cose varie sui social, recensioni e sento termini tipo Saltburn è un film sconvolgente, estremamente sexy, provocante, che vi turberà. Allora, sicuramente ci sono alcune scene piuttosto esplicite che non sono in realtà delle scene di sesso, sono delle scene molto erotiche legate alla sessualità. Cioè, in realtà una di queste è una scena di sesso, quella del cimitero, visto che siamo nella fase spoiler e possiamo parlarne apertamente. [00:23:13] Speaker A: Sì, è più che altro una masturbazione. condivisa, cioè una cosa del genere. [00:23:21] Speaker B: Da chi, scusa, condivisa? [00:23:23] Speaker A: No, dalla terra, dalla tomba, cose, cioè, non da me. [00:23:33] Speaker C: Non so... Ok, quindi sono queste... e poi c'è la scena della vasca. Ecco, va bene. E quindi, nel senso, per me è stato interessante vedere queste scene, cioè comunque sono scene piuttosto intriganti, va bene, c'è una provocazione dentro. C'è qualcosa di molto esplicito e sicuramente un po' la morbosità del personaggio, del protagonista, quindi il personaggio di Oliver. si sente veramente tanto quasi dall'inizio del film. Io l'ho sentita tanto un po' questa morbosità e sei sempre lì che dici adesso chissà che cosa succede. Infatti poi noi vediamo nell'evoluzione appunto con l'evoluzione della trama della storia tutto quello che succede nella tenuta ecco vediamo che il nostro Barry Cogan diciamo se la fa con un po' tutti quanti sempre in modo però ossessivo e cercando di sfruttare il sesso come un modo per, diciamo, portare gli altri dalla propria parte o cercare un po' di legarli in una dinamica di potere, no? [00:24:41] Speaker A: Sì, personalmente io per esempio ho... cioè io vedo su TikTok che tutti parlano della scena della tomba, della scena della vasca e io non capisco perché la scena che in realtà è un pochino. [00:24:52] Speaker B: Più... [00:24:54] Speaker A: Che è quella di quando sostanzialmente Venezia e Oliver fanno questo... fanno un preliminare mentre lei ha le mestruazioni e sostanzialmente nessuno ne parla, che personalmente è la cosa che mi ha fatto più schifo, tra virgolette, in senso anche positivo in realtà. tra tutte queste scene citate. Personalmente, allora, di per di quando stavo guardando il film, di primo impatto le ho trovate un po' gratuite, ma penso che semplicemente il fatto che io le ho trovate gratuite di primo istinto sia proprio perché non me le aspettavo e non siamo tanto abituati a vedere questo tipo di cose e di conseguenza è normale e nel nostro DNA essere respingenti. a primo impatto con queste cose. Allo stesso tempo più ci penso, più comunque sono cose che non farei. Su questo siamo tutti d'accordo. [00:25:46] Speaker B: Promessa non necessaria. [00:25:51] Speaker A: Però a me piace sempre a livello di sperimentazione quando si cerca di esplorare un pochino quella che è la sessualità e l'erotismo in generale attraverso cose che solitamente non vengono associate a questo tipo di ambito. è una cosa che in generale mi... non lo so, che mi stuzzica, che mi piace vedere nei film perché lo trovo sovversivo e non lo so, mi piace questo tipo di provocazione. Poi ovvio ci sono dei film che lo fanno molto molto bene e dei film come magari Saltburn che un po' lo fanno... cioè che un po' mi viene da dire anche meno, nel senso abbiamo capito, va bene, però boh... Sì, secondo me ci stavano. [00:26:38] Speaker B: Ci stavano perché avevano un senso. Tutto il film si svolge lungo questa metafora del del nutrirsi dell'altro, cioè l'aspetto del cibo, del mangiare, del nutrirsi è molto presente fin dall'inizio. [00:26:53] Speaker C: E della fame proprio. [00:26:55] Speaker B: E di fatto quello che succede è Oliver si nutre prima dei fluidi corporei dei suoi coinquilini. [00:27:06] Speaker C: Sì. [00:27:07] Speaker B: E non c'è altro modo per dirlo. [00:27:11] Speaker A: Ma tanto siamo nella parte spoiler. [00:27:13] Speaker B: Ma perché lui è lì per quello. Lui è un vampiro. Lui arriva come preda. Vediamo la sua famiglia nutrirsi della sua disperazione quando arriva. Spettegolano rispetto alla sua famiglia di tossici. È lì come un giocattolo, no? È estremamente esplicito il film a riguardo. [00:27:32] Speaker A: Come un'attrazione per le loro vite noiose. [00:27:34] Speaker C: L'ultimo intrattenimento, diciamo. [00:27:37] Speaker B: E lui arriva lì per nutrirsi di loro. e continua a farlo sempre di più prima è tramite un oggetto inanimato poi in questo rapporto erotico sessuale fino ad arrivare alla scena del cimitero dove io la interpreto così lui riesce finalmente dal suo lato di vista dal suo punto di vista a penetrare la barriera che separa lui e Felix il velo di maia quindi cioè a prescindere dal fatto che siano provocatori provocanti e vogliono esserlo o meno hanno un senso di esistere quindi che ci stiano tanta gente dice no no questo film è fuffa solo perché se ne parla solo per questo ma è provocazione fino a se stessa io secondo me non lo è Appunto. [00:28:28] Speaker A: Perché secondo me è normale che... non è normale, è norma il fatto che in generale un pubblico medio si ritrovi in una posizione respingente nei confronti di queste cose qui. Noi comunque guardiamo un sacco di film di vario tipo, quindi magari riusciamo anche semplicemente a fare quel saltino in più. Però ovviamente io non accuso neanche le persone che la vedono da questo punto di vista perché comunque un film è che è stato buttato subito su Prime. Quindi mi immagino una persona X che non sa cosa guardare la domenica pomeriggio e pensa che Southburn sia magari l'ennesimo thriller cool trovato su Prime, capito? Cioè secondo me gli dà quel peso lì. [00:29:08] Speaker C: Allora io in realtà sono dell'idea che tutte le scene più di provocazione e più esplicite avessero un senso. Anch'io credo che proprio facesse parte del progetto di questo film e proprio del del ritmo che doveva avere anche proprio a livello di tensione sessuale, di erotismo, di sensualità che si deve percepire praticamente un po' per tutto il film, cioè una costante e quindi poi culmina in certe scene che sono forti. Però non sono molto d'accordo con il fatto che appunto sia una provocazione a cui non siamo abituati. Allora, se parliamo del prodotto che arriva su Prime, appunto magari lo vede uno così che magari, cioè non lo so, come hai detto tu Dile, se lo guarda domenica pomeriggio non è molto abituato, diciamo, a questo tipo. Da quel punto di vista sì, cioè di un pubblico magari un po' più, non so neanche come definirlo, però generalista, esatto, magari è un po' più respingente. Però in realtà secondo me anche come pubblico generalista, ma diciamo di giovani che sono già un po' più abituati a un certo tipo di sessualità esplicita, ma non so, ma prima abbiamo parlato di Giacobbe Lordi, c'è Euphoria, Sì, non è come Salborn, è un'altra cosa, però già ci abitua a, diciamo, qualcosa di molto forte a livello visivo, se parliamo di sessualità, a parer mio. Quindi, in realtà, io questo film, cioè, sapevo già che ci sarebbero state delle scene di pura, come dire, provocazione. Provocazione e erotismo non mi hanno dato fastidio, nel senso che non le ho considerate inutili o gratuite, però la sensazione che mi rimane alla fine di un film come Salborn è un po' quella di ok, lo dovevamo vedere perché comunque c'era hype, eravamo curiosi di vederlo. È un film girato molto bene, poi sostenuto, l'abbiamo già detto all'inizio, da delle interpretazioni molto buone, ottima quella del protagonista. [00:31:12] Speaker A: Oliver appunto, Barry Coogan, un grande no per l'accento inglese di Giacobbe Lordi, bocciato. [00:31:18] Speaker B: Però un grande sì per tutto il resto di Giacobbe Lordi. [00:31:21] Speaker A: Esatto. [00:31:21] Speaker C: Anche senza parlare, anche senza diciamo la parte recitata, senza l'accento inglese, comunque lo promuoviamo. [00:31:27] Speaker A: Cioè fai bene anche quando stai zitto, è quello che stiamo cercando di dire. [00:31:31] Speaker C: Promosso, anche se stai zitto. Però ecco, quello che mi rimane è un po'... poco, cioè mi rimane poco dopo la visione di un film come Salboro, mi dispiace dirlo perché non voglio neanche dire che non mi è piaciuto perché non sarebbe vero, non lo so. [00:31:47] Speaker A: Ma sì, secondo me semplicemente non è un film a cui magari c'è proprio che ti resta, che ci penserai per un sacco di tempo, cioè io prima il discorso che facevo sulla questione della sociale e la sessualità, delle cose che solitamente non la dovrebbero riguardare nella norma, l'ho detta anche perché in certe scene più o meno collegate con quello che sto per dire mi ha ricordato una scena specifica di necrofilia che c'è in The Neon Demon a livello proprio di mood e voglio dire The Neon Demon non è esattamente un film che guarderei con la mia mamma cioè è un. [00:32:26] Speaker B: Po' quello, ciao mamma Ma poi chiaramente non si inventa niente, voglio dire, è molto derivativo dal talento di Mr. Ripley, dal teorema di Pasolini. A proposito di Pasolini, una volta che uno ha visto Salò, non può scandalizzarsi per quello che vede in Salvo. ma anche parasite, qualche piccola dinamica anche se non la vedrei molto come lotta di classe perché non sono nello scontro della classe quanto una che vuole infilarsi in una classe sociale non sua. [00:33:01] Speaker A: È un parassita. E basta. [00:33:01] Speaker B: E basta, senza lotta di classe. È un parassita ricco. È veramente un parassita. Viene definito una falena Però vuole ancora lì, torna alla metafora del nutrirsi del corpo. [00:33:17] Speaker A: Una cosa che volevo collegarmi prima, quando tu stavi dicendo che lui è un vampiro, in realtà appunto c'è una scena nel film dove lui, scherzando in una situazione un po' erotica, dice io sono un vampiro. Ed è bello il fatto che poi verso la fine, quando c'è quel dialogo tra Venezia e lui, lei lo definisce una falena, che esattamente come il vampiro è un qualcosa che cova tutto di notte, mai niente di giorno, e non lo so, te lo fanno capire proprio dal primo momento che lui è lì solo per prendere tutto quello che può prendere, cosa che però alla fine riesce a fare, perché alla fine vince lui. [00:33:51] Speaker C: Diciamo che quello che appunto tu vedi, non so, a me ha dato la sensazione che a un certo punto ci dovesse essere ancora qualcos'altro di erotico, di spinto, anche un po' estremo a livello appunto di scene diciamo più erotiche. e poi vabbè non succedeva questa cosa però è un po' un film dove invece secondo me la provocazione era quasi proprio scontata cioè scontata nel senso a priori poi la vedi nel film incastrata in una scena diciamo giusta anche recitata bene quella della tomba pare che Barry Cogan l'abbia improvvisata quindi insomma io ho apprezzato quel tipo di scene Però comunque, non so spiegarmi molto bene, ma non mi ha convinto proprio in generale il film, soprattutto l'ultima parte. Secondo me è giocata molto male, questa specie di spiegone che fa... Sì, arriviamo al finale. [00:34:49] Speaker B: E' effettivamente la cosa peggiore di tutto il film. Non l'ultima scena, l'ultima scena è molto bella. e però la scena precedente dove lui spiega tutto il suo piano malvagio. [00:35:04] Speaker A: Sì, non alla glassonion, alla Knives Out, come si chiama. C'è una con delitto. Sì, esatto, c'è una con delitto, non lo so, mi ha dato un po' quella vibe lì. [00:35:13] Speaker B: Ma dai, no, ma più che altro penso se non ci fosse stata e mi avessi aggiunto, oltre all'ultima scena, un piccolo sguardo malizioso di Oliver, avessi chiuso su quella, a me rimaneva il dubbio che fosse tutto il suo piano e quindi dai così togli tutto il gusto di pensare a questo film è un po' un filmusegetta, lo rende un filmusegetta sia la modalità di fruizione perché su prime su qualsiasi piattaforma di streaming a prescindere da un filmusegetta in più se me lo chiudi così mi rimane poco. [00:35:49] Speaker A: Sì, a me più che altro è dispiaciuto tanto perché lo spiegone ha praticamente tolto tutta quell'aura bellissima di enigma che ha Oliver, che è secondo me la cosa più interessante del film. E quindi è un po' un peccato perché semplicemente è bello non sapere cosa pensa Oliver, non essere certi, anche il fatto che non ti fanno mai capire se lui è effettivamente innamorato di Felix. se lo odia, se lo ama perché vuole essere come lui o se lo odia perché lo ama. Cioè, è bello non capire queste cose e quindi è raro che un film ti faccia apprezzare il non capire certe cose e è un peccato quindi che... in un film invece in cui questo succede ha un peccato che poi alla fine ti svelino completamente questo personaggio con questo spiegone che ok però boh... cioè capisco che doveva essere fatto per una questione di chiudiamo il cerchio visto che inizia in un certo modo e quindi il cerchio dovrà chiudersi con uno spiegone ma non lo so mi è piaciuto di più l'intro della fine L'intro purtroppo. [00:36:55] Speaker C: Impoverisce molto il film. Nell'intro, scusatemi, volevo dire la conclusione con appunto questa spiegazione fatta da Oliver. Impoverisce molto il film. Secondo me è come se il film avesse avuto un'ambizione nel modo di raccontare le cose appunto con questo mistero, questo non detto, questo lato diciamo estremamente enigmatico di Oliver e poi alla fine te lo dà così, svalutando molto del film, molto diciamo di quello che era un po' l'ambizione del racconto e il finale di Luke alternativo secondo me poteva essere bellissimo. Lo sguardo malizioso di Barry Coogan, forse mi sarebbe piaciuto. [00:37:40] Speaker B: Emerald, il mio numero scrivimi su Instagram, ti rispondo insieme ai voti. [00:37:45] Speaker C: Ti scrive la sceneggiatura del prossimo film. [00:37:47] Speaker B: Allora, abbiamo detto tanto su Saltburn. [00:37:51] Speaker A: Sì, per me, non so se siete d'accordo, ma io lo definirei, non lo so, forse un film che non ha tutta questa identità, ma che ha una bella esperienza, è bello da vedere, ti intrattiene, guardatelo, perché guardatelo, è su Primer dal 22 dicembre, ci resterà per un bel po', quindi comunque se avete due ore di tempo per guardare qualcosa... Io. [00:38:10] Speaker B: Me lo sono guardato, l'ho iniziato a mezzanotte e mezza, Durato tranquillamente due ore e non ho mai staccato gli occhi dallo schermo. Assolutamente godibile. [00:38:20] Speaker A: Il suo lo fa bene. [00:38:20] Speaker B: E poi sono tutti dei fighi. Cioè è inutile. [00:38:24] Speaker C: Io comunque ho adorato l'ultima scena. A parte che io adoro quella canzone, Murder on the dance floor, che adesso ritornerà di moda grazie a questo finale. Il balletto finale, nudo, di Barry Cogan per me è stato magico. [00:38:38] Speaker A: Ma poi per me, al di là delle battute, dell'umorismo, personalmente il nudo integrale, se ha senso nei film, a me piace sempre tantissimo. [00:38:47] Speaker C: Ma poi così, maschile, ballato. [00:38:55] Speaker A: Di non costruito, mi piace sempre tanto. [00:38:57] Speaker C: Era anche un po' divertente. Io l'ho trovato anche un po' grottesco questo finale. C'è un po' come dire, mandiamola un po' tutta in cacciara. Nonostante tutto quello che ha fatto quest'uomo, che è praticamente un criminale, però lui balla nudo nella sua tenuta. Cioè, quello l'ho trovato molto... anche proprio adatto un po' allo stile del film, appunto un po' queer, un po' camp, questo finale un po' grottesco. Però poi ci sono delle debolezze, come avevamo già detto prima, che invece mi hanno un po' più... cioè, mi hanno convinto meno. [00:39:29] Speaker B: E quindi questo film è la diretta conseguenza di travisare la frase eat the rich perché di fatto è quello che è successo in Saltburn. [00:39:40] Speaker A: Beh, questo è quello che pensavamo su Saltburn. Ci trovate su Spotify, Apple Music e su qualcos'altro. [00:39:47] Speaker B: Luca Sistemi non me lo ricordo. Sì, su Amazon Music. [00:39:50] Speaker A: E poi il podcast. Sì, seguiteci su Instagram e su TikTok, cinema underscore passengers. Vi avvisiamo ogni volta che esce una puntata nuova, pubblichiamo un po' di reel che vi aiutano a capire un po' il mood del film e quindi anche della puntata. E nulla, direi che ci sentiamo alla prossima. [00:40:09] Speaker B: Ringraziamo i nostri preziosissimi collaboratori, a partire da Stefano Bassi, il nostro grafico, Edoardo Bedon che ci ha appena salvato da un problema tecnico e mi ha permesso. [00:40:21] Speaker C: Di parlare così... Edoardo, sei un mito. [00:40:26] Speaker A: Sì, un grande, soprattutto perché è mega fan dei fantagenitoi e come avete capito in questo podcast i fantagenitoi hanno un posto speciale nel nostro cuore. [00:40:34] Speaker C: Sì, sono un riferimento importante per noi. [00:40:36] Speaker A: Quindi ciao Edo, grazie mille, ci hai salvato la puntata. [00:40:39] Speaker B: Ma se chiudessimo con questa voce? [00:40:41] Speaker A: Va bene. [00:40:42] Speaker B: Sentite, allora io metto questo filtro e saluto tutti, vi invito a continuare a seguirci e ci vediamo nella prossima puntata. Ciao Edoardo. [00:40:49] Speaker A: Ciao. [00:40:49] Speaker C: Ciao cari.

Other Episodes

Episode 10

October 21, 2023 00:38:53
Episode Cover

Ep. 10: La persona peggiore del mondo

Nel decimo episodio Luca, Beatrice e Diletta (benvenuta!!) parlano dell'ultimo film di Joachim Trier, "La persona peggiore del mondo", candidato nel 2022 a due...

Listen

Episode 13

November 11, 2023 00:48:49
Episode Cover

Ep. 13: Il posto delle fragole

Questa volta, Luca, Beatrice e Diletta si addentrano nell'universo del maestro del cinema Ingmar Bergman.    Tra il capolavoro epico "Il settimo sigillo" (1957) e...

Listen

Episode 33

June 25, 2024 00:38:59
Episode Cover

Ep. 33: Inside Out 2

L'episodio 33 è un episodio pieno di emozioni.    Non solo perché, proprio un anno fa, entravamo per la prima volta nello studio di registrazione...

Listen