Ep. 19: Povere creature!

Episode 19 February 02, 2024 00:44:30
Ep. 19: Povere creature!
Cinema Passengers
Ep. 19: Povere creature!

Feb 02 2024 | 00:44:30

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Dopo una lunga attesa, "Povere creature!" (Poor Things) di Yorgos Lanthimos con protagonisti Emma Stone, Willem Dafoe e Mark Ruffalo è finalmente in sala. Una wunderkammer steampunk che regala al pubblico un'esperienza indimenticabile attraverso performance memorabili e una struttura narrativa che disfa e ricostruisce ruoli di genere e categorie morali. Te ne parlano Luca, Beatrice e Diletta nella nuova puntata del podcast di cinema powered by UnigeRadio!

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Episode Transcript

[00:00:00] Speaker A: Abbiamo discusso nell'ordine di Passages, Pearl, X a Sexy Horror Story e Saltborn. Ragazze, secondo me il nostro pubblico potrebbe iniziare a stufarsi, sentire noi parlare di gente nuda che tende ad ammucchiarsi. Però chi se ne frega, questa puntata la facciamo su povere creature. [00:00:17] Speaker B: Signore e signori, prendete posto, la puntata numero 19 di Cinema Passengers sta per cominciare. [00:00:34] Speaker A: Sottotitoli a cura di QTSS. [00:00:55] Speaker C: Finalmente possiamo parlare di Poor Things. Luca ha avuto il privilegio di vederlo in anteprima al Festival di Venezia a settembre e io e Bea, come tutti i comuni mortali, hanno potuto vederlo solo ieri perché è in sala dal 25 gennaio. [00:01:09] Speaker B: Da ieri, esattamente. E noi ci siamo precipitate al cinema. Io, giusto per mettere ancora una volta il coltello nella piaga, ero a Venezia con Luca ma non sono riuscita a vedere Poor Things che ovviamente era il film più atteso dell'edizione. appena passata di Venezia e finalmente ieri l'abbiamo visto e niente che dire, ci è piaciuto un sacco. Direi che su questo siamo tutti d'accordo. [00:01:32] Speaker A: Perché è un grandissimo film. Sicuramente è stato il più bello che ho visto a Venezia, ha detto di tanti, è stato il migliore presentato in concorso, non a caso ha vinto la Palma d'Oro. e si appresta a fare una bella stagione di premi. Possiamo anche parlare brevemente degli Oscar. [00:01:49] Speaker B: Sì, perché ha già tutte le candidature più importanti. 11 candidature. [00:01:56] Speaker C: Insieme a Oppenheimer, Barbie e Killers of the Flower Moon, che sono più o meno i film che hanno avuto più candidature, vanno più o meno dalle 8 alle 11-12, quasi tutti in gara per miglior film, miglior regia, miglior attore, attrice, protagonista. [00:02:13] Speaker A: Protagonista. [00:02:15] Speaker C: Miglior regia niente per Barbie. [00:02:16] Speaker B: Ops. [00:02:16] Speaker A: Ops. [00:02:17] Speaker C: Perché non sono mia età, ma è Aga, semplicemente. Sì, vabbè, rispetto a quello che c'è. Questa è la verità. [00:02:21] Speaker B: Cioè, non c'è paragone. E vabbè, anche qui, appunto, parlando un attimo degli Oscar, Oppenheimer è uno, diciamo, dei film favoriti, ma a parer mio, tra Poor Things e Oppenheimer, io ho già scelto. Ho scelto Poor Things, per quanto, vabbè, Oppenheimer, comunque, è un film di un certo livello, ma vabbè. [00:02:38] Speaker A: Vedo difficile che verrà premiato Poor Things a scapito di Oppenheimer Nolan specialmente nel suo contesto divudiano è in odore di Oscar e penso proprio che arriverà perché a buon diritto insomma perché poi il primo e miglior film è il premio alla miglior produzione e quindi anche gli incassi, la risonanza mediatica e la difficoltà in sé della produzione sono aspetti che vanno tenuti in conto Sì, anche perché. [00:03:08] Speaker C: Oppenheimer mi sa che è anche uno dei film che rientrano perfettamente nel canone tipico dei film che vincono come miglior film agli Oscar, perché è quella via di mezzo tra USA, USA e quel minimo di critica, più o meno, storica e sociale, che come abbiamo visto con la vittoria di Parasite sta cominciando sempre più a piacere o a fare comodo agli Oscar, mettiamola così. Quindi sì, sarà interessante vedere, magari, non lo so, ne parleremo ancora più. [00:03:40] Speaker A: Sì, possiamo fare anche una puntata sugli Oscar. [00:03:43] Speaker B: Sì, è molto probabile che appunto favoriscano Oppenheimer, ma forse anche proprio per il tipo di storia, il tipo di film, è molto più appunto da Oscar, a parer mio. Però chissà, vediamo, diciamo così. [00:03:55] Speaker C: Io l'unica categoria che spero che vinca Barbie in realtà è o miglior scenografia, ma a questo punto penso che Portinx, e se no anche miglior costumi, ma penso che lo vincerà, povere creature. [00:04:11] Speaker A: Sono terrorizzato di aver detto Palma d'oro invece che Leone d'oro, ma questo lo scopriremo in montaggio nel caso chiedo scusa. [00:04:18] Speaker C: Comunque, iniziamo a parlare di povere creature. Di cosa parla povere creature? [00:04:24] Speaker A: Fatela voi Nancy Nossing per una volta ogni tanto, dai. [00:04:27] Speaker B: Ok, è la storia di Bella Baxter che appunto... [00:04:33] Speaker A: Ok, è la storia di Bella Baxter, no? Questa diventa mansplaining. Mansy Nossing. Sto malissimo. [00:04:43] Speaker B: Ok, ho pensato a 300 cose e contemporaneamente non è uscita fuori una. è la storia di Bella Baxter interpretata da una grandissima Emma Stone che appunto è la creatura dello scienziato Godwin Baxter interpretato da William Dafoe e appunto questo scienziato ha trovato un corpo senza vita di una donna che appunto si era suicidata Però questa donna era incinta, quindi ha deciso di rianimarla, di riportarla in vita, inserendo al posto del cervello appunto della donna che si era suicidata, il cervello del feto del bambino che aveva in pancia. Quindi la nostra bella si trova a vivere in un corpo di donna, che era appunto la donna che era stata in passato, con però una mentalità da bambina, infantile e quindi la prima parte del film soprattutto è molto interessante proprio perché vediamo appunto l'evoluzione mentale, la crescita mentale di Bella che piano piano scopre tutte le cose della vita, scopre come camminare, come muoversi nello spazio, come mangiare e tutto il resto. Quindi diciamo che parte proprio come un racconto di formazione, Poor Things, questo film incredibile. A un certo punto però Bella appunto è cresciuta, sta crescendo e ha sviluppato dentro di sé il desiderio di scoprire cosa c'è fuori dalla casa in cui diciamo è stata chiusa anche per il suo bene dallo scienziato e quindi a un certo punto prenderà e se ne andrà via di casa per esplorare il mondo e per vedere che cosa c'è là fuori. [00:06:24] Speaker A: Questo che poi a tutti gli effetti è un coming of age, un racconto di formazione vediamo appunto Bella nascere in qualche modo anche se nasce in un corpo già adulto e crescere poi alla scoperta del mondo e questo con sé porta tutti i temi del film, perché Bella è una donna che scopre la sua identità maturando, scopre la sua identità anche relazionandosi con gli altri, specialmente nel modo in cui gli altri si relazionano con lei, gli altri maschi, perché lei pur essendo con la mente di una neonata è in un corpo e che corpo direi ben formato e quindi che suscita la bramosia di chi la circonda e crescendo poi manifesta sempre più un certo desiderio di indipendenza che parte da essere un'indipendenza fisica, voler uscire dalle mura fino al diventare addirittura un'indipendenza sociale ovvero uscire dalle mura però dei costrutti sociali del suo ruolo E quindi è un film che tratta temi bellissimi, immensi, lo fa con una delicatezza e con un'intelligenza rarissimi. [00:07:37] Speaker C: Sì, soprattutto perché noi il mondo lo vediamo proprio attraverso gli occhi di Bella, esattamente come il romanzo da cui è tratto, che è effettivamente scritto in prima persona, giusto? Quindi è una sorta di... È una. [00:07:50] Speaker B: Sorta di memoir, se abbiamo appunto scoperto che il film è tratto da un romanzo che appunto si chiama Povere Creature. [00:07:56] Speaker C: Di Alizia De Re Grey, scrittore... Del 1992. [00:07:59] Speaker B: Esatto, anni 90, scrittore britannico, appunto specializzato in questo genere un po' fantascientifico, un po' steampunk, ed è un memoire in prima persona di Bella. [00:08:07] Speaker C: Sì, quindi esattamente come il libro, anche il film sceglie di raccontare quello che è effettivamente la scoperta e la crescita di Bella dal suo punto di vista, però naturalmente non lo fa attraverso le parole ma lo fa attraverso tutta una serie di scelte formali. Per esempio la prima parte del film, la parte in cui Bella è effettivamente imprigionata in quella che è la sua casa, sarà in bianco e nero e poi il film diventerà colori nel momento in cui lei inizierà questo viaggio. Questo perché? Perché noi probabilmente stiamo scoprendo il mondo che Lan Timor si è voluto creare in questo film insieme a lei. È un mondo coloratissimo, surreale, pieno di stimoli. ogni cosa all'interno di un'inquadratura ci stimola nel momento in cui la guardiamo, esattamente come quando sei bambino e ogni cosa diventa stimolo. Quindi è molto bello il fatto che esattamente come Bella nel suo viaggio non sa esattamente cosa aspettarsi, noi guardando questo film non abbiamo idea di come una determinata città nel mondo verrà rappresentata, quello che lei farà, quello che lei scoprirà. E è molto interessante perché quando andrete a vedere il film, se andrete a vedere il film, vi renderete conto che accadranno... non sarete in grado di aspettarvi niente di quello che accadrà nel film. Anche se accade tutto con estrema naturalezza. Cioè non è un... accadono delle cose che non ti aspetti e rimani sconvolto perché magari è un plot twist incredibile. Semplicemente non hai idea di che tipo di piega potrebbe prendere, ma nel momento in cui prende quella piega, puoi solo dire sì, solo questa piega poteva prendere. [00:09:46] Speaker B: Sì, ecco, una cosa che io ho apprezzato veramente tanto di questo film è proprio la naturalezza. Cioè il fatto che per Bella il desiderio di essere libera e anzi proprio la volontà di essere libera e di esplorare il mondo e di fare esperienza di più cose possibili, sia per quanto riguarda i rapporti umani, poi adesso parleremo del tema della sessualità che è centrale, ma in generale qualsiasi tipo di esperienza vuole essere vissuta da bella e però è tutto appunto naturale, è un istinto naturale esplorare il mondo e scoprire tutto e vedere tutto come una grande scoperta anche in modo molto gioioso, in modo molto logico perché è una logicità quasi infantile, è proprio trasparente e come ha detto Dile, quello che succede è assolutamente inaspettato. Però nel momento in cui accade, noi siamo con Bella e viviamo con lei nello stesso modo naturale tutte le esperienze. [00:10:43] Speaker C: Tutto quello che le succede. Soprattutto noi condividiamo la logica di Bella, cioè noi per quanto ci rendiamo conto che alcune scelte che lei fa siano amorali o immorali, La sua ingenuità ci aiuta in un certo senso non solo a giustificarla, perché non è neanche una giustificazione, ma a renderci conto che effettivamente la nostra logica non è una logica pura, è troppo influenzata da... pressioni sociali, convenzioni sociali, norme, costume, educazione e cose di questo tipo. E semplicemente lei, non essendo ricoperta di tutte queste cose, riesce a seguire la logica nel modo più autentico e puro possibile. [00:11:28] Speaker A: L'Antimos con questo film era un po' chiamato, questo cambio di passo, non so come dire, perché è entrato ad Hollywood a gamba tesa dopo le esperienze in Terra Natia, perché l'Antimos è greco, con Kinodontas tra tutti, o Dogtooth, per poi arrivare ad Hollywood con film come Il sacrificio del cervo sacro, La favorita, dove trova per la prima volta Emma Stone, e quindi diciamo che questo attesissimo film di Dilantimos era un po' una banco di prova per capire se effettivamente le premesse e le promesse di essere uno degli autori con la maiuscola più interessanti, complessi, stratificati, grande che popolano gli studi di Hollywood fossero ben riposte e direi di sì, perché questo film è veramente una tavola su cui L'Antimos dipinge tantissimi immaginari sempre legati da questo filone fantascientifico steampunk, bellissimo il ritorno dello steampunk nel cinema perché è bellissimo, non so che altre parole utilizzare E appunto su questa tavolozza lui dipinge storie, dipinge personaggi, dipinge colori, perché anche la fotografia, oltre a passare da un bianco e nero cupissimo, ha dei colori, tinta acquerello... [00:13:08] Speaker B: Molto saturati, molto luminosi. È vero, è molto bello, come hai detto tu, lo steampunk che ritorna al cinema, però è uno steampunk molto colorato, quando di solito magari è un po' più cupo, un po' più tetro nei colori, nelle tinte. [00:13:24] Speaker A: E credo che questo film metterà un po' un punto rispetto alla cinematografia di L'Antimos e un po' anche secondo me il cinema hollywoodiano perché è qualcosa di nuovo, qualcosa di fresco, qualcosa di assolutamente indimenticabile nel senso basta vedere Povere Creature una volta per non dimenticarsene, comunque fare associazione di questo titolo a certe immagini che si annidano nella mente Anche rispetto, e avevamo già un attimo tirato in mezzo questo parallelismo parlando dei premi, a film come Barbie, per esempio. [00:13:58] Speaker C: Luca ci teneva tanto a dire questa cosa. [00:14:01] Speaker B: Io sono d'accordo, mi sa, con quello. [00:14:03] Speaker A: Che sta per dire. Io mi aspettavo da Gerwig e da Baumbach, non dico questo tipo di film, però un film con questa forza, perché Cioè, veramente, Povere Creature e Barbie sono un po' due facce della stessa medaglia, uno in chiave molto più pop, uno in chiave molto più esoterica, misteriosa, però trattano i temi della decostruzione dell'uomo e della donna, e della ricostruzione della donna. Lo fanno tramite argomenti come la sessualità, come anche il corpo femminile, Però, a mio avviso, non giocano per niente la stessa partita. [00:14:48] Speaker C: No, assolutamente. [00:14:49] Speaker A: Cioè, Barbie, una roba buttata lì così, just because, mentre Povere Creature, grazie anche alla sua struttura narrativa, questi temi li sviscera molto meglio e dà veramente qualcosa in più su cui riflettere. [00:15:06] Speaker C: Sì, decisamente direi che il paragone ci sta tutto perché ci sono comunque un sacco di similitudini a livello più che tematico, proprio a livello valoriale. Diciamo che io per esempio non avevo grandissime aspettative su Barbie. Diciamo che più o meno me l'aspettavo, quello che ho visto, quindi automaticamente non sono rimasta delusa, perché non avevo aspettative. Però sì, devo dire che le similitudini ci sono. Penso che la più grande differenza, come parlavamo anche prima, un po' prima della puntata, è il fatto che Povere Creature ha una nuova... non si può neanche parlare di critica, semplicemente vuole evidenziare delle cose della nostra società da un punto di vista molto più esistenziale rispetto invece a Barbie che si pone... inizialmente voleva porsi come film paladino di determinati valori, determinati principi, una determinata critica Ed è sempre rischioso quando tu ti vendi come una sorta di paladino della giustizia, perché poi alla fine è davvero difficile che tu riesca a soddisfare quel tipo di aspettativa. [00:16:19] Speaker B: Beh, Barbie sicuramente verrà ancora tirato molto in ballo proprio perché adesso è uscito Purrfynx e ho già visto tante recensioni che parlano di Purrfynx dicendo è una Barbie steampunk, è una Barbie fatta in modo diverso, che vabbè ci può anche stare, però appunto io sono abbastanza d'accordo con Luca nel senso che Però anche con certe cose che ha detto Dylan, nel senso che da Barbie forse non ci si doveva aspettare molto. Però è anche vero che tante persone lo hanno proprio un po' sfruttato come il film femminista, rivoluzionario, quando secondo me anche alla fine la tematica uomo-donna in Barbie, soprattutto nell'ultima parte, non era neanche così sviluppata bene. Cioè proprio nell'ultima parte non sono rimasta convinta. Per quanto Barbie era comunque un prodotto che ci faceva ridere, è stato divertente vederlo, è stata una bella esperienza al cinema, ma anche pur Finks è un film estremamente divertente. Certo è un'altra cosa il piano in cui vengono, il modo in cui vengono trattate le cose è, come ha già detto Dile, più esistenzialista, più filosofico, c'è una riflessione diversa dietro. Forse è anche stupido fare un paragone, ma visto che in molti lo faranno noi abbiamo detto un attimo la nostra anche su questo. [00:17:31] Speaker C: No beh, anche perché sono film che sono candidati anche a molte che sono nominate a candidature molto simili, quindi ci sta il paragone e viene anche naturale. Per collegarmi al discorso del steampunk che hai fatto prima, appunto uno dei motivi per cui sicuramente questo film è divertentissimo è proprio scenografia, costumi, tutto quell'aspetto lì formale e diciamo che questo qui, io ci ho pensato subito appena è iniziato il film, è uno steampunk figlio di Cronenberg e Wes Anderson. Se tu li metti insieme, il personaggio di William Dafoe potrebbe essere tranquillamente uscito da Crimes of the Future di Cronenberg. I colori sono estremamente alla Wes Anderson, quindi molto molto bello questa cosa. Una piccola parentesi che volevo fare su tutta la questione della filmografia di L'Antimos. è che tu prima Luca avevi parlato del genere tipico di Lantimus che lui indaga che è appunto sci-fi, distopico e penso che una delle cose più interessanti di questo film è un po' il fatto che in parte si discosta da quella che è la filmografia solita di Lantimus ma allo stesso tempo rimane comunque saldo nella sua filmografia, perché di solito l'Antimos, attraverso per esempio il Sacrificio del Cervo Sacro, La Favorita, The Lobster, tende sempre a dare una sorta di contesto che è molto verosimile e attraverso un contesto molto semplice vuole semplicemente spiegare e sviscerare delle storie molto complesse. Qui fa esattamente l'opposto. Lui qui ti sviscera una storia che è molto molto molto semplice, con un contesto molto molto molto complesso, eccentrico, stratificato. Quindi in un modo o in un altro si discosta, ma rimane perfettamente inserito nella sua filmografia, che ha una vera e propria evoluzione. Cioè, a quelli che magari dicono che probabilmente è un film che c'entra poco con la sua filmografia, secondo me non è che c'entra poco, non è una mosca bianca, è semplicemente una via evolutiva che lui ha voluto prendere a livello stilistico, ma che per me è perfettamente coerente. [00:19:44] Speaker A: Sì, sono d'accordo, perché anche... Sì, minchia. [00:19:46] Speaker C: Se me lo dici così sembra che ho detto una cagata! [00:19:48] Speaker A: No, di vero no! [00:19:49] Speaker C: Sì, sono d'accordo, se non lo dicevi era meglio! [00:19:53] Speaker A: Sì, di lei! Sono troppo d'accordo con la tua interpretazione! [00:19:57] Speaker C: Io sono sempre più entusiasta quando rispondo alle cose che dici tu. [00:20:00] Speaker A: Sì, anche perché il genere in sé è un po' una scatola, ma è anche stupido parlare di genere in accordo con... con la poetica di un autore, cioè per esempio tante cose di Povere Creatura le ritroviamo nella favorita, anche l'indagine sulla figura femminile tramite la sessualità, che è il decimo film di cui parliamo, di cui si parla di questo tema e quindi sembra un po' inflazionato, ma in realtà abbiamo parlato degli unici dieci film che lo fanno usciti negli ultimi. [00:20:34] Speaker B: Anni, perché lo fanno bene. Ormai il nostro podcast sembra che parli solo di quello, ci specializziamo sempre di più in cinema Luciros, no scherzo. No, in realtà appunto la sessualità in questi film che abbiamo selezionato, ma in realtà casualmente, è molto esplorata, però per fare appunto un attimo un throwback delle puntate precedenti, io purtroppo Perle lo devo ancora recuperare, è stata una puntata molto figa, voi super appassionati anche proprio della grandissima mi ha gott, però ecco per esempio Saltburn e Passage non mi hanno conquistato completamente. Pure Things sì, perché credo che sia fantastico vedere come la scoperta del piacere fisico e della propria sessualità, della propria identità sessuale, del proprio desiderio fisico-sessuale da parte di Bella Baxter cioè si è proprio vista come eh la libertà cioè eh è vero che forse anche film film è ossessivo nel senso che il film è proprio tutto incentrato sulla sessualità uguale libertà personale uguale eh appunto eh identità che finalmente si forma dentro Bella diciamo così e appunto Bella si è sempre sentita viva eh però nel momento in cui scopre eh il il desiderio appunto di provare piacere e di avere rapporti sessuali, sperimentare la sessualità in modo estremamente libero, lei lo asseconda sempre e questo quindi è proprio una grande prova di libertà ed è proprio gioioso il suo modo di gettarsi nella sessualità e nel godimento, nel piacere fisico. Una cosa che mi è piaciuta molto è che per lei Per Bella è anche scontato, naturale, che il bisogno di piacere fisico, la trazione fisica, sia condiviso da, diciamo, entrambi i corpi. Parliamo solamente di rapporti a due, diciamo così. Però per lei è sottinteso. Quindi l'uomo, in questo caso parliamo di uomini, perché Bella avrà soprattutto rapporti con uomini, devono essere comunque desiderati anche dalla donna, cioè deve essere una cosa condivisa, paritaria, e questo non è comunque scontato. [00:22:47] Speaker C: Per lei è naturale. [00:22:50] Speaker B: Per lei è proprio naturale che la cosa deve essere reciproca, quindi proprio deve essere anche la donna volere il rapporto con l'uomo. [00:22:56] Speaker C: Non tanto per una questione di coercizione in sé, quanto proprio per il fatto che non riceva abbastanza piacere se dall'altra parte c'è coercizione e non volontà. [00:23:04] Speaker B: Esattamente, esattamente. [00:23:07] Speaker A: Sì, è bella questa figura, è quasi un fanciullo niciano, nel senso, contrapposta al mondo nichilista, materialista in cui è posta, dove tutto ha una funzione, dove tutto è di promotivo, dove si parla di soldi, si parla di classe sociale. Lei è proprio ignorando, ma proprio nel fatto non che decide di ignorare, proprio che non è consapevole. Le dinamiche che controllano il mondo vive, crea disturbo anche all'interno dello stesso mondo, vivendo, seguendo la propria felicità e anche perseguendo quell'altrui, cioè preoccupandosi. Non è una felicità egoista che io devo essere felice, è l'unica cosa che mi importa. È più concentrarsi sulla felicità degli individui. E questo sì, tramite la sessualità, ma che vuol dire abbattere le barriere tra le persone, barriere comunicative e sociali, abbattere appunto i costrutti sociali. E questo con i suoi pro e contro, perché comunque non è che ci siamo posti queste regole, ci siamo creati questo tipo di dinamiche perché siamo stupidi. però lei consapevolmente o meno fa del male a qualche persona che le sta accanto oppure crede di far del bene ad altre persone quando in realtà non lo sta facendo e piano piano appunto diventando anche sempre più consapevole, si interfaccia anche con realtà fuori dalla sua sfera, cioè per esempio la scena in cui durante la crociera scopre gli schiavi, scopre il concetto di classe sociale, capisce che non è che tutti possono pensare solo alla propria felicità o ne abbiano addirittura la facoltà di farlo o meno e quindi io adoro questa cosa qua. [00:25:04] Speaker C: Sì, anche perché il film alla fine non ci parla mai direttamente di determinate tematiche, non muove mai in modo esplicito una critica. Semplicemente va ad evidenziare quelle che sono alcune delle contraddizioni umane, sociali, di genere, attraverso l'ironia. Perché in realtà, una cosa che effettivamente non abbiamo detto, è un film molto ironico. Vedo che è stato definito una commedia, è ovviamente riduttivo in pagine come Wikipedia, IMDB, Letterboxd, bisogna sempre categorizzare i film, quindi è stato definito una commedia, però è molto molto di più ed è proprio bello come semplicemente ci mette di fronte queste contraddizioni facendoci vedere come una donna reagisce al mondo senza essere socialmente influenzata dallo stesso. motivo per il quale lei è estremamente aperta alla sessualità sua e altrui, non giudica mai l'altro sulla base dell'aspetto fisico, dell'aspetto esteriore, cosa che le viene anche in un qualche modo lodata da diversi personaggi nel corso del film, ed è anche molto interessante il fatto che quando lei trova davanti qualcuno che comunque non condivide i suoi ideali, Lei è comunque sempre estremamente aperta ed estremamente curiosa ad un punto di vista diverso dal suo ed è proprio aperta alla discussione, all'apprendimento prima ancora che batte i piedi e rimanere sul proprio ideale. E anche quando arriva ad una conclusione comunque opposta, quindi che si ritrova comunque a non essere d'accordo con l'interlocutore, porta estremo rispetto e gratitudine nei confronti di quel tipo di discussione, di quel tipo di dibattito, di quell'apprendimento lì. Ed è forse una delle cose da imparare da parte del personaggio di Bella Baxter, perché sicuramente non è un personaggio che vuole essere una sorta di modello di vita, assolutamente. ma se proprio dovessimo trovare qualcosa da cui trarre ispirazione nella vita di tutti i giorni sarebbe sicuramente questo, la curiosità, la voglia di imparare, mettersi in discussione. [00:27:07] Speaker B: Sì, è bellissimo e proprio questa è la forza del film, perché è evidente che poi si tratta di una storia surreale, fantascientifica, poi ambientata anche in questo periodo completamente diverso dal nostro, perché comunque di fatto qualche coordinata storica ci è ambientato nell'ottocento, più o meno. quindi anche proprio il rapporto con le convenzioni sociali era diverso e la follia positiva di Bella e il suo essere così contro ogni tipo di convenzione è veramente forte anche perché si trova in quel contesto sociale e storico. Ma al di là, appunto, dell'utopia che rappresenta un personaggio come Bella, è comunque qualcosa di potente che possiamo, cioè, certi tratti del suo personaggio, del suo carattere sono, diciamo, meravigliosi anche applicati alla nostra vita reale, cioè quella curiosità, quella trasparenza, quella gioia di vivere. C'è una battuta che mi è piaciuta tantissimo, mi pare che la pronunci quando è sulla nave, che è anche un momento di scoperta, non più tanto della sessualità, ma scoperta un po' più della cultura, della letteratura, della filosofia, perché inizia a leggere dei libri di filosofia, fa conversazioni filosofiche con altri passeggeri e in quel momento lì lei si rivolge a Mer Craffolo, che appunto è l'avvocato, diciamo il suo amante, il suo primo amante, si rivolge dicendo io sono una festa di cambiamenti, come tutti credo, io questa battuta me la sono segnata perché mi sono gasata, e per lei è scontato che tutti siano pieni di cambiamenti, pieni di evoluzioni personali, anche quindi mettersi in discussione, cambiare idee, scoprire cose nuove, nuovi punti di vista ed è veramente bellissimo. [00:28:57] Speaker C: Sì, come abbiamo ripetuto anche già un bel po' di volte, senza dubbio una delle esperienze fondanti per Bella è senza dubbio la scoperta della sessualità, questo tipo di impulso e penso che sia bello ed estremamente delicato anche quando rischiava di essere un pochino brutale, tutto il modo in cui è stata sviluppata e resa la sessualità. Alla fine lei, noi la vediamo all'inizio, che scopre un pochino quelli che sono gli impulsi di base, quindi mangiare, dormire, fare i propri bisogni. E noi guardiamo il film, vedendo già Bella che ha imparato a sanare questo tipo di bisogno, che gli ha dato un nome. Il tipo di impulso che noi vediamo e che scopriamo insieme a lei è effettivamente quello della sessualità. Ed è effettivamente bello e interessante il modo in cui viene fatto, e anche un po' rischioso, perché comunque è una sessualità che ricordiamo essere incarnata sia dal corpo di una donna, ma è vissuta, gestita e imparata, tra virgolette, dalla mente e dalle gesta di una bambina. Quindi per me è estremamente bello la delicatezza con cui l'Antimos ha deciso di rappresentare questa cosa, perché a volte è brutale, ma sempre in modo delicato. Perché stiamo comunque parlando di un tema molto delicato, cioè sarebbe stato molto facile rischiare di cadere in... giochi di ruolo strani ed è una delle prime cose che ho pensato guardando il film. Non so se è una cosa a cui avete fatto caso, però ok, Emma Stone è una donna adulta e vaccinata e tutto quello che vogliamo, ma ha comunque l'età cerebrale di una bambina di otto anni ad un certo punto quando scopre la sua sessualità e quando inizia tutto questo viaggio con Mark Ruffalo. Quindi il modo in cui lui non ha reso toxic questa cosa del film, per me è tanta roba. Però sai che io invece... È una cagata, raga. [00:30:57] Speaker B: No, no, no. Ci sta. Io per esempio non ci avevo pensato, ma ti dico perché se vuoi. [00:31:01] Speaker C: Io quando scopavo non ero la che dicevo ok, però bravo perché... no, no, poteva rischiare. [00:31:08] Speaker B: Sì, è vero, è verissimo. Invece non c'è proprio niente. [00:31:12] Speaker C: Proprio niente di questo. [00:31:17] Speaker B: Per me no, ti dico, magari ci sta, io non l'ho sentito, anzi è molto interessante la tua analisi, perché a te attriggerà. Io invece devo dire, non l'ho sentita, intanto perché è merito del regista e essere riuscito a trattare appunto questa sessualità ma anche se è molto esplicita non c'è mai perversione, non so come dire, non è mai malsana. Questo a priori. Questo a priori ed è una cosa molto buona perché si ricollega a quell'istinto naturale che è proprio primordiale che c'è dentro il personaggio di Bella. Io non ho sentito tanto questo tema diciamo dell'infantilità che conosce il sesso perché secondo me a un certo punto, ma è una mia interpretazione, a un certo punto è come se Bella si evolvesse un po' tutta di colpo. [00:32:08] Speaker C: Davvero? Per me è stato estremamente graduale. [00:32:12] Speaker B: È stato graduale, ma sulla sessualità io non ho mai avuto quel timore che ci fosse per un attimo, quella tensione tipo adulto che cerca di educare la bambina. Cioè, forse per un attimo nella prima scena, ma neanche perché in realtà anche il modo in cui vengono filmate le scene di sesso spesso, soprattutto nella prima parte, è un modo comunque non è mai tanto passivo, non è mai così, secondo me, dalla prospettiva di bella. [00:32:40] Speaker C: Lei ha comunque sempre il potere. A proposito di potere è anche interessante il fatto che nella prima parte del film in realtà è una cosa veramente minuscola che io ho notato, poi magari non vuol dire niente, però il fatto che lei più di una volta nella prima parte del film ha palesi istinti omicidi nei confronti di cose, animali, persone e secondo me è proprio un tipo di scena che è frutto di uno studio molto attento di quella che è l'evoluzione infantile perché è un tratto tipico dei bambini nel momento in cui imparano che cos'è il potere e in che modo lo possono esercitare, fino a che punto possono arrivare, non hanno l'autocontrollo, non hanno la capacità di darsi un limite e lei infatti non si dà un limite, a meno che non ci sia un adulto intorno che le dice no bella, cioè c'è proprio un momento in cui C'è una scena dove qualcuno, non mi ricordo chi, ha in mano una rana e lei subito parte in quarta e dice, ammazzala, ammazzala, voglio vedere la morta. [00:33:38] Speaker B: Ma l'infasi è molto infantile. [00:33:39] Speaker C: È una virgola però che secondo me è interessantissima dal punto di vista del processo evolutivo infantile. Poi lei ha un'evoluzione a livello di linguaggio assurda, cioè io sono arrivata alla fine del film dove lei comunque ha una dialettica, una retorica molto stratificata, molto ricca, eccetera, che non me ne sono resa conto, nel senso che lei ha fatto una crescita estremamente graduale che è stato qualcosa di incredibile, cioè tu arrivi all'ultima parte del film che quasi ti dimentichi che lei ha iniziato a parlare facendo versi e basta. [00:34:15] Speaker B: In effetti è molto più sensata la tua diciamo analisi legata anche proprio all'evoluzione mentale eccetera però io ti dico l'ho vissuta quasi più come una meravigliosa contraddizione il fatto che su certi aspetti rimanesse ancora un po' infantile però su quello della sessualità non ho proprio sentito il diciamo la dicotomia bambina adulta oppure un'infantilità. [00:34:40] Speaker C: Su quello non l'ho sentita devo dire. Anzi, è proprio per quello che io l'ho notata, perché è una cosa cui io ho pensato, perché mentre lo guardavo dicevo, qua ha schivato un pericolo, una fossa enorme e lo ha fatto con una delicatezza che solo veramente l'antimo sa a questo punto, perché non è la prima volta che tratta temi del genere, anche a livello di violenza infantile lo fa con una delicatezza incredibile. Il sacrificio del servo... Il sacrificio del cervo sacro ne è la prova, la violenza anche infantile viene sempre rappresentata con una brutalità che è delicatissima ed è il paradosso più bello che l'Antimusa secondo me a livello stilistico porta avanti. [00:35:23] Speaker B: Sì è un po' un paradosso perché in effetti sono numerose scene di sesso esplicite però non sembrano mai voglieristiche. [00:35:35] Speaker A: E tramite Gli Occhi e la vita di Bella non indaghiamo solo la sua figura femminile e le figure femminili delle donne che incontra, ma incontriamo anche tante figure maschili. Vengono indagate varie vari aspetti della mascolinità e vengono, come pensavano sarebbe successo in Barbie, scusate se ci ritorno, decostruite queste figure, viene sviscerato il tema del del padre, padre padrone nella figura di Godwin Baxter, ma anche quella della possessione dell'amante e del marito in due sfaccettature diverse nei personaggi di Mark Ruffalo e Remy Youssef. [00:36:27] Speaker C: Mark Ruffalo sopra le righe, vorrei dire, secondo me. No, no, io lo dico in un modo anche negativo ad un certo punto, per me era un po' troppo sopra le righe. [00:36:35] Speaker A: Eh, ma secondo me invece no, nel senso era voluto, era macchiettistico a esasperare la sua reazione disperata a un certo punto. [00:36:46] Speaker C: Sì, a me non ha fatto impazzire, mi ha estraneato un pochino, però sì. [00:36:52] Speaker A: Nel contesto in cui si trovava aveva senso. William DeFoe fa le bolle della bocca, ci sta che Mark Ruffalo sia un po' fuori di testa. E quindi, insomma, come la vedete sulle figure maschili che sono state rappresentate, una chiave di lettura è una possibile via di fuga che ci propone il regista nello scardinale queste figure e nel rapportarci ad esse. [00:37:21] Speaker C: Ma allora, secondo me innanzitutto, vabbè, in generale un po' come era con Barbie, perché vedete che in realtà le similitudini ci sono e come, ed è tutto un point questo discorso, ma ovviamente noi conosciamo i personaggi maschili in relazione a Bella. Cioè, difficilmente abbiamo una loro caratterizzazione a sé, non conosciamo niente di loro, del loro passato, della loro vita, se non quello che provano nei confronti di Bella. Io ho trovato molto interessante il rapporto tra Mark Ruffalo e Bella, Duncan e Bella, per il semplice fatto che vediamo una tipica reazione macista nei confronti di la stessa moneta. Nel senso che inizialmente l'intenzione di Duncan era un pochino quella di approfittarsi di Bella, ma alla fine si ritrova più preso di quanto pensava. Ma nel momento in cui Bella gli restituisce ingenuamente la stessa identica moneta perché anche lei alla fine voleva semplicemente avere quello che Mark Ruffalo le voleva inizialmente dare, lui la prende malissimo, la insulta malissimo e paradossalmente lui diventa il bambino dei due. E questo tipo di rapporto qua mi è piaciuto tantissimo perché secondo me si vede proprio l'inizio dell'emancipazione di Bella e proprio di crescita e di formazione e paradossalmente invece la involuzione di Mark Ruffalo da uomo fatto e finito a un uomo che in realtà probabilmente nella gestione delle emozioni, nella sfera emotiva e a livello di intelligenza emotiva ha la capacità di gestire tutte queste cose pari a quella di un bambino di dieci anni e si vede poi per il tipo di fine che farà. Quindi questa cosa qua l'inverso e mi è piaciuta tantissimo. [00:39:02] Speaker B: Lui viene completamente messo in crisi da bella e forse ci voleva una donna diciamo così sui generis e anche per il contesto diciamo storico, così diciamo surreale, così libera per dimostrare quanto lui in realtà sia un uomo molto immaturo e anche un po' penoso il personaggio di Mark Ruffalo. [00:39:24] Speaker C: Mi piace perché tu la tocchi sempre pianissimo. [00:39:27] Speaker B: A me piaceva questa parte che ovviamente a un certo punto sarebbe finita ma mi piaceva una parte iniziale del viaggio di Bella in cui c'era questo idilio romantico rocambolesco con Mark Ruffalo però lui si dimostra fin troppo presto per quello che è quindi uno scemo in sostanza che non è in grado di capire la bellezza, la follia. La follia, io dico sempre follia, in questo caso molto positiva di Bella. [00:39:54] Speaker C: Ma in realtà lui lo capisce ed è quello che poi lo porta a fissarsi tantissimo con lei. Il problema è che la stessa cosa che lui ama di Bella è anche la cosa che lo fa arrabbiare di più. Che lo distrugge. Perché lui ama la sua libertà ma lui vuole averne il controllo, cioè lui vuole che lei sia libera solo alle sue condizioni e ai suoi termini. In realtà tutto questo discorso dell'emotività per me è una delle critiche più chiare che fa il film nei confronti della società in generale, del fatto che in generale tendenzialmente il genere maschile viene sempre associato a determinate cose, quando si tratta di educazione sentimentale è sempre una cosa che non è importante, Quindi a determinati costrutti sociali sono collegati determinati costrutti emotivi, ad una certa situazione corrispondono certe emozioni che tu hai il permesso di provare, non provare, mostrare, non mostrare e infatti poi quando lui decide paradossalmente di mostrare tutte le sue emozioni negative dove lo troviamo è rinchiuso in un manicomio. Quindi direi che più chiaro di così Rantimus non poteva essere. [00:41:05] Speaker B: Ma poi c'è la verità è che all'inizio Duncan, quindi il personaggio di Mark Ruffalo, si impone come quasi un uomo invece contro le convenzioni sociali, che vuole vivere le avventure e quasi proprio con libertà apertamente dice ma io comunque non sono un tipo fedele, solo divertimento, solo avventure. e però Bella impara e poi mi cade proprio lì. In realtà Bella è lei che alla fine proprio diventa quella che solo avventura, solo divertimento, solo esplorazione e lui invece mi cade proprio su sulle convenzioni sociali, cioè in realtà lui è super dentro quelle convenzioni, non riesce a veramente sfondare quella parete delle convenzioni sociali. Quindi niente, poi dico solo una cosa sulla musica, sulla quale ho una sonora. [00:41:51] Speaker C: Perché bisogna, sì sì sì. [00:41:52] Speaker B: Perché, vabbè, è sempre fondamentale in un film la colonna sonora. Ma devo dire che qui, già dalla prima scena, dalla prima inquadratura, quel commento musicale, quella musica anche un po' inquietante, che accompagna appunto tutto il film, è qualcosa veramente di... cioè, è parte della storia, è parte dell'esperienza che si fa in sala. Vabbè, i costumi l'abbiamo già menzionato perché poi ovviamente c'è questa moda quasi un po' ottocentesca, questi vestiti meravigliosi, questi outfit meravigliosi che indossa Bella, ma io ho adorato anche tanto la moda maschile così ottocentesca, indossata da Mer Craffalo e dagli altri e quindi è un grande film. [00:42:35] Speaker C: A livello musicale è anche bellissimo il fatto che, soprattutto nella prima parte, quando Bella è più piccola, diciamo a livello mentale, ci sono tantissimi suoni, tantissime percussioni che sembrano l'equivalente di suoni e percussioni che fanno i bambini quando sbattono le cose sopra i nobili per terra. Più lei cresce mentalmente, più si fanno più complesse anche le musiche. in realtà ci sarebbe da dire veramente tantissimo su questo film, sarebbe da fare una puntata di due ore ma poi la devo montare io, la devo montare Luca che è in piena sessione quindi un ode a Luca e niente questo era quello che pensavamo su Povere Creature che trovate in sala per il prossimo mese andate a vedere questo film o smettete di ascoltare questo film Piccolo consiglio spassionato, se riuscite a trovarlo in lingua originale, preferite la visione in originale. Noi non abbiamo visto quella doppiata, quindi non sappiamo ovviamente com'è, quindi è lunge da noi criticare il doppiaggio italiano, per carità di Dio, però sì. [00:43:34] Speaker A: Oppure è meglio ancora andatelo a vedere due volte, una volta in originale e una volta doppiato. [00:43:38] Speaker C: Cavolo, cosa che voglio fare! [00:43:41] Speaker A: Probabilmente lo voglio fare! [00:43:43] Speaker B: È bello, è bello farlo. Merita una seconda visione, assolutamente. [00:43:46] Speaker C: Bene, come chiudiamo? Non si sa. [00:43:50] Speaker A: Dobbiamo sempre dire ai nostri carissimi ascoltatori di seguirci su Instagram e TikTok. Ci trovate a cinema underscore passengers. [00:43:58] Speaker C: E unigay underscore radio. [00:44:01] Speaker A: No, unigay radio tutto attaccato. Non hai studiato. [00:44:07] Speaker B: Quindi un caro saluto da queste povere creature. Alla prossima.

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