Episode Transcript
[00:00:00] Speaker A: Cari spettatrici, cari spettatori, benvenuti a bordo. Noi siamo Beatrice Vigorita, Diletta Culla e Luca Mignacco.
[00:00:07] Speaker B: E questo è Cinema Passengers.
[00:00:09] Speaker A: Let's go!
[00:00:10] Speaker C: Summer edition!
[00:00:13] Speaker A: Bella, bella. Estate, sì. Qualcuno vuole un po' di estate?
[00:00:20] Speaker B: Gioche, gioche.
[00:00:29] Speaker A: Gireranno con, gireranno con, benvenuti, bentornati!
[00:00:49] Speaker B: Ultima puntata della stagione! Finalmente, non ne potevamo più.
[00:00:55] Speaker C: Dell'anno accademico, non della stagione del 2024. Avremo altri episodi da qui a dicembre.
[00:01:01] Speaker B: Ma noi facciamo le stagioni tipo le serie TV.
[00:01:03] Speaker C: Giusto, quindi sì, questo è l'ultimo episodio della prima stagione di Cinema Passengers. 36 episodi, l'inizio di questo podcast con voi, il mio arrivo, un sacco di cose.
[00:01:15] Speaker B: Nasciamo nel sudore, muoriamo nel sudore perché...
[00:01:18] Speaker A: Un sacco di cazzeggio in tutte queste 36 puntate.
E siamo qua.
[00:01:23] Speaker B: Che dire ragazzi, è agosto anche se in realtà è luglio.
[00:01:26] Speaker A: Cioè in realtà no, esatto, in realtà è luglio però questa puntata sarà la puntata di agosto.
[00:01:30] Speaker B: Una puntata fresca all'insegna del cazzeggio e quindi voglio aprire con una domanda. Qual è il vostro ghiacciolo preferito?
[00:01:38] Speaker A: E allora, un tempo direi coca cola però...
[00:01:43] Speaker B: Questo è uno statement forte.
[00:01:45] Speaker A: Un tempo, eh. Ora mi sono convertita verso gusti più particolari, non so se c'è tipo amarena, cose del genere.
[00:01:51] Speaker B: Ok, ci sta.
[00:01:52] Speaker C: Io non sono mai stata fan dei ghiaccioli.
[00:01:54] Speaker B: Ok.
[00:01:54] Speaker C: Per me estate vuol dire maxibon.
[00:01:57] Speaker B: Ok, va bene.
[00:01:57] Speaker C: Soprattutto se è da dividere con qualcuno e io mi tengo la parte biscotto.
[00:02:03] Speaker A: Anch'io voglio sempre la parte del biscotto.
[00:02:05] Speaker C: E di solito mia sorella si prende quella a cioccolato, quindi ci completiamo perfettamente. Ma se dovessi scegliere un calippo sarebbe quello al limone.
[00:02:12] Speaker A: Calippo al limone era molto buono, ma infatti la coca cola era più una passione dell'infanzia.
[00:02:18] Speaker B: Io invece faccio parte della loggia del ghiacciola all'anice.
[00:02:23] Speaker A: E il ghiacciolo è l'acqua. Certo che esiste.
[00:02:28] Speaker C: Non sono esperta di ghiaccioli, scusate.
[00:02:30] Speaker B: Come fai a non essere esperta di ghiaccioli?
[00:02:32] Speaker C: Sono una persona freddolosa, è luglio, ho ancora la canottiera della salute a momenti, io non mangio ghiaccioli, io cioccolato. Per me il gelato è cioccolato.
[00:02:41] Speaker B: Va bene, va bene. La classica che poi si sporca, vengono tutte sporche con la canottiera sporca di cioccolato.
[00:02:48] Speaker C: No, non per forza.
[00:02:49] Speaker A: Perché stai dicendo queste cose.
Anche qui sono statement forte. Beh, ma ghiacciolo all'anice, Luca, è proprio c'è da Si vede proprio che tu hai i Mubi, hai la borsa di Mubi, cioè è tutto calcolato, è tutto dentro un trend preciso, anche il ghiacciolo all'anice.
[00:03:09] Speaker B: No, no, no, niente, stavo dicendo che voglio entrare nelle brigate rosse.
[00:03:12] Speaker C: Beh, dal mondo avete capito che questa puntata sarà una puntata molto scialla, molto estiva, abbiamo voluto onorare una parte importante del nostro podcast con quest'ultima puntata che è il cazzeggio.
[00:03:23] Speaker A: Per forza.
[00:03:25] Speaker C: Non abbiamo ancora i soldi per avere gli audio con gli applausi, ma ce li facciamo da soli.
E infatti questa puntata sarà un pochino diversa dalle altre, perché invece di parlare di un film specifico, magari sull'estate, e fare la nostra solita recensione che vi piace tanto, abbiamo pensato di consigliarvi un film a testa tema estate.
[00:03:45] Speaker A: Un po', diciamo, dei nostri preferiti a tema estate, così.
Uno a testa.
[00:03:51] Speaker B: Allora, chi vuole iniziare? Non io.
[00:03:53] Speaker A: Io no.
[00:03:54] Speaker B: Fregata. Fregata.
[00:03:57] Speaker C: No, raga, non voglio lizzare questo film.
[00:03:58] Speaker B: No, neanch'io. E nemmeno io.
[00:03:59] Speaker C: Va bene. Ok, vado io. Allora, non potevo non scegliere per chiunque mi conosca questo film, perché il film è il titolo che dico sempre quando qualcuno mi chiede qual è il tuo film preferito, perché è una domanda troppo complicata che per me richiede sempre troppi tipo ma in che senso ma di che genere ma qualitativamente o quello del cuore e alla fine tutti dicono no no no quello del cuore e la mia risposta è sempre stand by me ricordo di un'estate di Rob Reiner e sento tutte le persone che mi conoscono che guardano che in alto e che tirano gli occhi al cielo perché sanno che li ho ossessionati con questo film.
È un film del 1987 diretto da Rob Reiner e che è tratto da una novella che fa parte del romanzo Stagioni Diverse di Stephen King. La novella si chiama The Body.
che era poi in realtà il titolo originale del film e che poi è stato curiosamente cambiato in Stand By Me perché un giorno Rob Reiner sentì River Phoenix, fratello di Joaquin Phoenix, che è diventato appunto famosissimo con questo film, imparare a suonare la chitarra classica con il motivetto di Stand By Me. Rob Reiner è rimasto colpito e quindi ha deciso, ok, chiamiamo questo film Stand By Me e la canzone Stand By Me di Benny King, che tutti conoscete, è appunto tornata alla ribalta nell'87 proprio grazie a questo film.
Penso che questo film lo conosciate abbastanza perché negli ultimi anni è tornato in auge, è diventato...
in realtà è sempre stato un cult, però Per qualche motivo è tornato in auge, tant'è che lo trovate disponibile su Netflix come anche su Prime Video ormai da quasi un anno.
Il film racconta sostanzialmente di questa compagnia di quattro amici che durante l'estate, durante un'estate caldissima nel Maine, nell'87, decidono di andare un weekend all'avventura alla ricerca di questo cadavere, di un loro coetaneo. che hanno scoperto essere morto o travolto da un treno, ma il corpo non è mai stato trovato.
Ad un certo punto uno di questi amici sente di nascosto il fratello maggiore parlare con un altro suo amico, di una zona potenziale dove potrebbe trovarsi questo corpo e quindi questi quattro amici decidono di partire alla ricerca proprio per riuscire poi ad ottenere fama e gloria grazie alla loro scoperta e poi in realtà nel corso del film scopriranno che il punto non era assolutamente la fama e la gloria ma era bensì una ricerca neanche tanto di loro stessi, quanto più la ricerca di una bolla in cui possono rinchiudersi e al di là di tutti i traumi che loro vivono all'interno delle loro famiglie quotidianamente e quindi riuscire a prendere un respiro diciamo di sollievo in quell'età bellissima che sono i dodici anni durante l'estate in cui hai solo voglia di stare con i tuoi amici e in cui ancora non sei schiacciato da quelle che sono le convenzioni anche di genere per la quale non puoi piangere o non puoi sfogarti di determinate cose che non funzionano in famiglia perché sei un ragazzo, dovrai essere un uomo e non è accettabile che tu esterni in questo modo delle emozioni.
[00:07:29] Speaker A: Sì, delle fragilità.
[00:07:30] Speaker C: Esatto, e loro invece hanno proprio quell'età in cui ancora non sono così profondamente schiacciati e in cui riescono proprio da fanciulli a liberarsi senza qualsiasi pregiudizio di tutto. Prima di dirvi perché secondo me questo film dovrebbe essere visto al di là di questa trama, che secondo me è molto accattivante, volevo chiedervi, raga, ma voi lo avete visto, lo conoscete?
[00:07:52] Speaker A: Sì, è proprio... vabbè, io da grande appassionata dei cult agli 80 è proprio un classico anche proprio un po' sul tema dell'adolescenza. Non c'è la romance ma c'è il tema che per me è proprio un po' il tema per eccellenza che è quello dell'amicizia e dell'avventura e come hai detto tu è proprio quell'estate un po' anche di... c'è un'età di transizione in cui appunto ancora non sono ancora al liceo e si sentono veramente liberi di essere loro stessi, di crescere anche proprio scambiandosi eh come dire anche le esperienze di vita e le loro fragilità però è un po' come dire forse l'ultima è stato in cui saranno veramente sempre così liberi, no? Mi ha sempre dato quell'idea.
[00:08:37] Speaker C: Sì, perché infatti i protagonisti hanno 12 anni, è proprio l'estate a cavallo tra la fine della terza media e l'inizio delle superiori, diciamo, del ginnasio appunto lì in America e poi loro appunto si separeranno sostanzialmente. Il classico topo che io adoro. Il classico nostalgico. infatti uno dei motivi per cui adoro questo film è che intanto ci sono cresciuta, mi è sempre piaciuto tantissimo, è anche uno di quei film che almeno quando mia sorella era piccola capitava che lo facessero vedere a scuola e invece poi negli anni si vede che è finito nel dimenticatoio e nessuno lo ha mai più proposto e io invece però essendo un film che piaceva tanto ai miei genitori, essendo proprio un bel film anche Anche divertente e anche abbastanza esplicito perché i protagonisti non sono i classici protagonisti bambini come poteva essere per film contemporanei come Tio oppure come i Goonies, dove hanno un linguaggio in un qualche modo, magari a volte volgare ma non troppo. Su Stand By Me sono veramente volgari. cioè hanno proprio un modo di esprimersi e di fare battute che è veramente volgare e questa cosa da piccola mi colpiva tantissimo perché proprio ti permetteva già da piccola di capire la profondità di personaggi che sì sono dei bambini ma che sono cresciuti in un contesto dove gli è richiesto essere già degli uomini e quindi loro per sentirsi tali dicono parolacce, dicono un sacco di linguaggio un po' misogino, classiche cose che purtroppo un ragazzo nella fase dell'adolescenza spesso in questa società deve affrontare.
[00:10:15] Speaker A: È proprio una fase.
[00:10:18] Speaker C: Infatti, come dicevo, questo film è uscito nell'87 e in realtà alla fine degli anni 80 è un periodo molto fiorente per film con protagonisti bambini perché appunto nell'82 usciva E.T., nell'85 uscivano i Goonies e penso che uno dei motivi per cui questo film sia tornando in auge ultimamente è che negli ultimi anni una delle serie più famose in assoluto è stata Stranger Things che a livello proprio di codici riprende tantissimo questi film con anche chiari riferimenti proprio a Stand By Me stesso.
quindi ovviamente questo ha rimesso, diciamo, l'attenzione su questo tipo di filone.
La cosa però interessante di questo film, che è il motivo per il quale io ve lo consiglio a discapito di Goonies, a discapito di E.T., altri film di questo tipo, è che In questi ultimi film, l'interiorità dei personaggi, che erano per lo più personaggi maschili, emergeva principalmente da fattori esterni, come poteva essere il relazionarsi con un'entità aliena, oppure appunto relazionarsi con catastrofi di un qualche tipo, e quindi personaggi maschili si ritrovavano ad essere rappresentati in fasi di crollo emotivo, di pianti o comunque di vulnerabilità, proprio quando erano a contatto con una forza quasi maggiore, al di là di quella che era la loro vita stessa. Invece la cosa bella e veramente innovativa, perché funziona ancora ad oggi di Stand By Me, è che non c'è nessun pretesto fantastico per parlare delle proprie emozioni. Semplicemente loro parlano di quelle emozioni perché le provano, perché ne hanno bisogno e perché si autolegittimano a farlo, come è giusto che sia. Infatti il punto, diciamo, di questo viaggio non è, come dicevamo prima, tanto la ricerca di loro stessi, cosa farò da grande, cosa non farò da grande, cioè sicuramente c'è anche questo, ma in realtà quello che ci viene raccontato è proprio l'elaborazione di una serie di traumi che loro vivono e sono quegli stessi traumi che gli impediscono di cercare poi loro stessi.
E quindi sì, questo è senza dubbio uno dei motivi per cui vi consiglio questo film, oltre che naturalmente è un film che è proprio nostalgico. Cioè, è uno di quei film che quando riguardi da adulto, soprattutto nella parte finale, ti si stringe moltissimo il cuore, perché è proprio la, tra virgolette, nostalgia del futuro. Cioè, è come se io ricordo che da bambina lo guardavo e ricordo che poi crescendo pensavo cavolo da bambina io stavo guardando la nostalgia del futuro cioè guardavo un qualcosa per cui da grande avrei provato un'incredibile nostalgia anche perché una delle frasi più celebre di questo film è non ho mai avuto amici come quelli che avevo a 12 anni Gesù.
[00:13:03] Speaker A: Machilia No, bellissimo, veramente. Poi questo tocco finale...
[00:13:09] Speaker C: Il mio film preferito.
[00:13:11] Speaker A: No, ma è bello perché è anche bello proprio poter parlare di film che al di là appunto della storia e qualitativamente è un grande film, è un cult. Poi hai parlato anche un po' di tutto il film.
[00:13:22] Speaker C: Sì, anzi, Stephen King, piccola tips, è l'unico film che considera superiore alla sesta opera scritta da lui.
Infatti lui ha mostrato sempre tantissime critiche nei confronti di It, nei confronti di Shining, invece ha detto che Stand By Me è riuscito a superare The Body come resa, quindi bravo Rob Reiner. Anche perché Rob Reiner è lo stesso regista di Le ali della libertà che è uscito un paio di anni dopo, che è un altro grandissimo filmone, quindi garanzia.
[00:13:50] Speaker A: E poi quindi appunto è una garanzia da un punto di vista proprio cinematografico, però anche da un punto di vista affettivo, è bello che tu ci abbia un po' raccontato anche proprio il legame personale che hai con Stand By Me.
[00:14:04] Speaker C: Sì, poi la cosa bella che colpisce di questo film è che da piccolo non te ne rendi conto, ma quando lo guardi da grande ti accorgi che la strada che loro fanno in questo weekend è pochissima. Cioè, avranno fatto due o tre chilometri e per loro e per te, bambino, che lo guardavi, era come essere andati dall'altra parte del mondo. Sì, ma quello è magico.
Quelle cose che riescono a restituirti proprio neanche tanto la gioia, ma proprio la nostalgia e la delicatezza, o anche no, della propria adolescenza. Perché loro si sporcano, vanno sul fango, non si lavano mai, hanno sempre gli stessi vestiti per due giorni, se ne fregano.
[00:14:44] Speaker A: Ma è la vera avventura.
[00:14:46] Speaker C: Ed è proprio la vera infanzia, è proprio la cosa che mi fa sentire a casa. Quindi vi consiglio tantissimo Stand By Me, Ricordo di un'estate, su Premi Video e Netflix.
[00:14:54] Speaker B: Perfetto, bellissimo. Wow, io non l'ho mai visto invece. Grazie per il consiglio.
[00:15:00] Speaker A: Niente, c'è poi proprio questa infanzia, questa infanzia adolescenza libera, c'è proprio di stare in mezzo alla Natu, c'è veramente bello. Ok, vabbè.
[00:15:09] Speaker B: Andiamo avanti col film o pausa, domanda, cazzeggio?
[00:15:12] Speaker C: Sì, pausa, domanda, cazzeggio.
[00:15:14] Speaker B: Ok, seconda domanda. Qual è invece il vostro cocktail preferito per l'estate?
[00:15:18] Speaker A: Eh, non lo so così.
[00:15:20] Speaker B: Siete a scuola mojito, rimanete fedeli a gin and tonic.
[00:15:24] Speaker C: Io non sono molto una persona da cocktail, cioè io bevo tanto vino. Cioè a me, io da Brava Veneta bevo tantissimo vino. Mi piace il mojito se fatto bene. Se fatto bene.
e sono una persona semplice quando non so che cosa bere, non ci voglio pensare, vado di vodka lemon.
[00:15:42] Speaker A: Ok.
[00:15:43] Speaker C: Ho avuto un periodo con la mia carissima amica Isa, la mia BFF.
[00:15:48] Speaker B: Ciao Isa.
[00:15:48] Speaker C: Ciao Isa.
[00:15:49] Speaker A: Ciao Isa.
[00:15:50] Speaker C: Stella. Il momento kaj piroska.
[00:15:53] Speaker A: Così?
[00:15:53] Speaker B: Bello.
[00:15:54] Speaker C: Sì, ho avuto questo momento esplosivo.
[00:15:55] Speaker B: Fragola?
[00:15:56] Speaker C: Sì.
Sì, l'abbiamo vomitato un paio di volte e abbiamo deciso di non prenderlo più, però è stato molto girly.
[00:16:04] Speaker B: Allora io, per invece gli uomini che ascoltano questo podcast, pochi per fortuna, rispetto alle donne.
[00:16:10] Speaker A: Perché ci sono solo le mamme e le amiche.
[00:16:12] Speaker C: Perché le donne sono segnale di intelligenza.
[00:16:15] Speaker B: Io preferisco circondarmi di belle donne.
[00:16:18] Speaker C: Hai ragione.
[00:16:18] Speaker B: Però gli uomini o le donne che vogliono una vita un po' spicy, io provo la variante, consiglio la variante che è il piroscopio e il peperoncino. il capirosca, il peperoncino è una cazzo.
[00:16:29] Speaker C: Di bomba bello così esce d'ambo le parti e siamo a posto esatto, lo.
[00:16:34] Speaker B: Paghi all'entrata, lo paghi all'uscita ma il viaggio te lo godi io lo proverò assolutamente come l'autostrada del sole che cazzo mi metti a fare di merda?
[00:16:41] Speaker C: Cosa stai dicendo?
[00:16:44] Speaker A: Io ho dei ricordi belli legati a Long Island.
[00:16:48] Speaker B: Però è bello. Adoloscenziali.
[00:16:52] Speaker C: Cioè è proprio quella cosa da... ho solo 10 euro da spendere stasera, dammi la cosa più alcolica che c'è.
[00:16:57] Speaker A: Sì, no, ma infatti sono bei ricordi, ma è una botta. Cioè, ricordi allegri, ambientati.
[00:17:03] Speaker C: Oddio, ricordi.
macchie, bozzetti.
[00:17:08] Speaker B: Io lo odio perché avendo fatto il barista tanti anni, essendo che devi metterci sempre un sacco di roba, c'è vodka, rum, gin.
[00:17:17] Speaker A: Ma infatti io la prima volta credo di averlo preso a caso.
[00:17:21] Speaker B: Il sapore del Long Island è il sapore di tendata.
ovvero quando si rovesciano tutti gli alcolici per terra e una bottiglia di coca cola poi quello dorino lì che viene è lungaio però ci sta, lo rispetto.
[00:17:33] Speaker A: Tantissimo io in realtà voglio provare quello.
[00:17:35] Speaker B: È proprio l'estate, quello è l'estate molto.
[00:17:36] Speaker A: Estiva perché poi c'era fatto, sarà vera o è una leggenda quella del proibizionismo che doveva sembrare un tè freddo, cioè per quello assumia un tè freddo, perché così durante il proibizionismo dicevano non è una roba alcolica.
[00:17:51] Speaker C: Ma sai che potrebbe essere in realtà geniale come cosa?
[00:17:54] Speaker B: Sai cosa? Che non voglio sapere la verità.
[00:17:56] Speaker A: Non sappiamo la verità. Io proverò la caipirosca al peperoncino.
[00:18:00] Speaker B: Eh sì, con un po' di tabasco magari.
[00:18:03] Speaker C: E dopo questo cocktail di cazzate andiamo con il secondo film. Dai, rompiamo un pochino la voce femminile. Luca, datci il tuo consiglio.
[00:18:10] Speaker B: Allora, il mio consiglio è un film del 2000... Che coglione, avevo tutto il tempo di prepararmi.
[00:18:17] Speaker C: Ma scusami, tu io mentre parlavo guardavi...
Cos'è che stavi guardando?
[00:18:22] Speaker B: No, adesso arriva tutto.
[00:18:24] Speaker C: Bravo bravo non te ne fiegava niente di stand by me sei proprio stupido.
[00:18:29] Speaker B: Il film di cui voglio parlarvi a.
[00:18:30] Speaker C: Cui non interessa nessuno adesso vado a fare i pipì così sai cosa si prova a non essere ascoltante vai luca.
[00:18:42] Speaker B: Allora, il film di cui volevo parlarvi era un altro, ma non ve lo posso dire perché arriverà una sorpresa riguardo quel film. Non diciamo neanche il titolo.
[00:18:49] Speaker A: Niente, non si dice niente.
[00:18:50] Speaker B: È un film ambientato in fondo al mare, però.
In fondo al mare. In fondo al mare. Sì, non è la serenetta, però non possiamo parlarvene adesso e scoprirete tra qualche mese il perché.
[00:19:00] Speaker C: Sì.
[00:19:01] Speaker B: E quindi io ho virato per Palm Springs, col sottotitolo italiano, vivi come se non ci fossero domani.
[00:19:08] Speaker A: Terribile.
[00:19:09] Speaker C: Se mi lasci ti cancello.
[00:19:11] Speaker B: No, lì abbiamo una sequela di titoli italiani che veramente sono da carcere.
Palm Springs è un film del 2020 che infatti avevo visto, è proprio un film di quelli che erano usciti consigliati nella prima pandemia, ok?
Era uscito a ottobre, però poi l'aveva preso prem video ed era spopolato appunto marzo-aprile. Ha come protagonisti Andy Samberg che ricorderete spero per Brooklyn Nine-Nine.
L'avete visto?
[00:19:44] Speaker C: No, le prime due stagioni.
[00:19:46] Speaker B: Serie tv incredibile, finiscila perché è veramente...
[00:19:50] Speaker C: Senti, ma finiscila tu!
[00:19:53] Speaker B: Va bene, va bene, a non finirla tenti la tua vita di tristezza.
E sempre dal mondo della televisione, almeno lei è nota ai più dalla televisione, Christine Miloti, che a questo punto spero ricorderete come la moglie di Ted in How I Met Your Mother.
[00:20:11] Speaker C: Yes, la nostra cara Tracy.
[00:20:13] Speaker B: Tracy.
E questa romcom è ambientata durante un matrimonio, quindi è estate. La cosa più odiosa dell'estate sono i matrimoni d'estate, perché si suda, ci sono le zanzare e quindi l'idea geniale di molte coppie è facciamoti vestire come un pinguino e stai sotto il sole per sei ore a sudare.
[00:20:34] Speaker C: In realtà noi ce la cigliamo perché abbiamo i vestitini attillati, tutti scollacciati.
[00:20:38] Speaker B: Io però parlo da cameriere.
[00:20:40] Speaker C: Ah, scusa, io pensavo da invitato.
[00:20:43] Speaker A: Ok, no, noi...
[00:20:44] Speaker B: Ho fatto qualche matrimonio, ma io ne odio più da cameriere.
[00:20:48] Speaker A: Ok, il lato realistico del lavoro, esatto, altro che invitato.
[00:20:53] Speaker B: Ecco, e vi consiglio questo, Palm Springs, perché è proprio un film fresco. Il sottotitolo italiano, vivi come se non ci fosse un domani, è terribile ma anche molto didascalico perché è una rom-com abbastanza atipica, anzi molto atipica, perché ha anche questo tono sci-fi, questo tono fantascientifico che non troviamo quasi mai nelle rom-com, perché questo matrimonio è ambientato in un loop temporale.
vediamo i due protagonisti che rimangono intrappolati di questo loop temporale, questo si vede anche nel trailer e si vedono ricostretti a vivere questo giorno all'infinito e la cosa subito ha denotazione simpatica, bellissima perché poi le cose vanno a parare in certe situazioni croccanti però poi la cosa inizia a pesare, soprattutto dei due personaggi È un film leggero, è un film che dura un'ora e mezza.
Da mettere, non so, la sera arrivati...
una bella insalatina di farro, una birretta.
Adoro. E la sera alle nove, ad agosto, che inizia già a far buio.
[00:22:08] Speaker C: Quando hai la pelle calda, che hai preso il sole tutto il giorno.
[00:22:10] Speaker A: Che bello, mamma mia.
[00:22:11] Speaker B: Con gli amici, ci si apre la birretta e si guarda questo film.
[00:22:16] Speaker C: E dove lo possiamo vedere?
[00:22:17] Speaker B: Allora, lo potete vedere su Prime Video sul canale di iWonderful. Quello che guardavo prima, Dile, mentre tu parlavi e mi maledicevi con lo sguardo era il catalogo di iWonderful. Potete fare una settimana gratuita di iscrizione e andateli ad esplorare i canali di Prime Video perché per esempio c'è Raro Video, ci sono un sacco di canali che se volete pagate.
ma hanno innanzitutto, offrono comunque un'iscrizione gratuita e hanno dei cataloghi bellissimi.
Io prima sfogliavo quello di iWonderful, c'è per esempio Titan della Ducournau che ha vinto a Cannes nel 2021, perché 2020 non c'è stata.
C'è Annette di Leos Carax, un musical horror con, mi sembra Lea Seydoux, se non ricordo male, Adam Driver.
E quindi l'ho trovata lì. E non ho molto altro da dire su questo film. È proprio un film che inizia, che finisce, che te lo godi e non aggiunge molto altro come Stand By Me.
[00:23:22] Speaker C: Beh, insomma, non è stato concepito per quello, nel senso l'obiettivo non è un taglio psicologico di qualche tipo particolare. Ma noi adoriamo le rom-com!
[00:23:30] Speaker A: Quindi grazie Luca per questo consiglio.
[00:23:32] Speaker B: Pensate che io vi ho parlato di una rom-com che di solito... Sì, lui.
[00:23:36] Speaker C: Di solito si lamenta.
[00:23:37] Speaker B: Non è che le odio, però sì, vabbè.
[00:23:39] Speaker A: Però questo invece ti è piaciuto? A me è incuriosito molto perché appunto ci vuole anche un po' di leggerezza, di intrattenimento, però fatto bene, fresco.
[00:23:47] Speaker B: E poi è anche molto cacciarona, cioè comunque ci si picchia, ci si tirano, c'è un personaggio particolare che tira frecce.
[00:23:54] Speaker C: Bombe, quindi... Sì, io penso che sia un po' quei film che guardi più che altro se sei appassionato delle serie di cui sono protagonisti quei due attori.
Perché mi sa che se è uscito nel 2020, ovviamente Madè era già finito, Brooklyn Nine-Nine non lo so.
[00:24:09] Speaker B: No, no, no, è finito dopo.
[00:24:12] Speaker C: Però comunque mi pare che l'attrice, che interpreta a tre versi, Esatto, lei era uscita mi pare un anno prima come protagonista di un episodio di Black Mirror della quarta stagione, quindi si vede che era un periodo un pochino di hype dove hanno detto ma sai che c'è proviamo a mettere questi due attori simpaticissimi in un film e direi che il risultato è efficace se ce lo stai consigliando.
[00:24:34] Speaker A: Sì perché poi anche immagino sia bello un po' la coppia che si crea, cioè hai detto che c'è una bella chimica tra i due attori.
[00:24:40] Speaker C: Poi lui è buona, lei è buona, li vedete in costume nel senso.
[00:24:44] Speaker A: Esatto, ci sta, ci sta assolutamente.
[00:24:47] Speaker C: Raga, terza domanda a cazzeggio.
In spiaggia.
Scopa.
Scala 40 o 1.
[00:24:58] Speaker A: Scusate, abbiamo riso per lo stesso.
[00:25:00] Speaker C: Avete proprio dodici anni.
[00:25:03] Speaker A: Ma posso dire che poi a me ricordava anche quel gioco di reazione a catena. Ci sono le varie, tipo in spiaggia, al mare. Vabbè, scusate.
Io sono molto ignorante nei giochi di carte, infatti almeno quest'estate spero di imparare qualcosa di più.
[00:25:20] Speaker C: Beh, a uno sanno giocare tutti.
[00:25:21] Speaker A: Dico uno, ragazzi, perché sì, perché comunque bambini dentro.
[00:25:25] Speaker C: Io sono la fan numero uno. uno di uno, è un gioco che adoro. Ammetto che ho imparato da poco a giocare a scala 40 ma appena ho imparato mi sono ossessionata. Non ho fatto altro che chiedere ai miei di giocare a scala 40 tipo ogni sera.
[00:25:39] Speaker B: Allora, ti direi.
[00:25:42] Speaker A: Cirulla Eh, grande.
[00:25:44] Speaker B: Che però tu non conosci.
[00:25:45] Speaker C: No.
[00:25:46] Speaker B: È la versione Texax Oldham Ligure della Scopa.
[00:25:49] Speaker C: Ok.
[00:25:50] Speaker B: Che è il gioco dell'estate.
[00:25:52] Speaker A: Made in Liguria proprio.
[00:25:53] Speaker B: No, è il gioco di tutti i giorni, tutte le ore.
Scala 40. Macchiavelli con mia nonna.
[00:26:00] Speaker C: Ok.
[00:26:02] Speaker B: Però io in realtà sono un grande fan dello sport, quindi racchettoni, beach volley.
In spiaggia è difficile che sto fermo a giocare a carte. E' più da bar.
Ecco, dopo pranzo invece.
[00:26:15] Speaker C: Però in piscina, che sei lì ancora bagnatino. Giochiamo a scala 40.
[00:26:21] Speaker B: Poi si scala a 40.
[00:26:22] Speaker A: Bellissima vibe quella del bar.
[00:26:24] Speaker B: Il grande rimpianto della mia vita è non avere... cioè, come se non potessi farlo tra mezz'ora, non aver mai imparato a giocare a burraco.
[00:26:31] Speaker C: Ho l'altra mia nonna che invece è.
[00:26:31] Speaker B: La John Cena del burraco.
[00:26:36] Speaker C: Io vorrei tantissimo giocare a bocce.
Deve essere divertentissimo, io non l'ho mai provato però i vecchi mi fanno paura perché mia madre quando le dico che voglio giocare a bocce lei mi dice sempre guarda che i vecchi sono bravi, cioè come per dire non è una di quelle cose che fai e cazzeggi, cioè lì si gioca sempre. Voglio entrare nella mafia dei vecchi dei miei paesi.
[00:26:57] Speaker A: Circolo bocciofila. Ottenere loro rispetto nel giocare a bocce.
È una vibe potentissima come le sedie di plastica con i simboli della motta o della algida al bar, il giocare a carte e poi c'è burraco, se tu mi dici burraco io penso proprio al circolo delle sciure che giocano.
[00:27:17] Speaker B: Sì sì anche lì un'altra loggia.
[00:27:18] Speaker A: È una loggia infatti.
[00:27:20] Speaker B: Insieme a fianco, alla sede a fianco a quella del ghiacciolo all'anice.
[00:27:25] Speaker A: Burraco, ghiacciolo con l'anice e così via.
[00:27:27] Speaker C: E dopo queste bocce di cazzate è il momento del terzo film.
[00:27:33] Speaker A: Dile sta dando il meglio di sé.
[00:27:35] Speaker C: Yes, perché è estate.
[00:27:37] Speaker A: Allora, meno male che Luca ha consigliato la romance perché ci voleva, nel senso che io invece vi consiglio uno dei miei film preferiti, ma un film che si deve vedere, se sei un malato come me, il 15 d'agosto, tutti gli anni no, scherzo, che è il sorpasso di Il Grandissimo di Norisi. Perché, che strano, io casco sempre sulla commedia all'italiana, sul cinema italiano anni Sessanti. Io ne approfitto sempre per parlarne.
Allora, io ho scelto il Sorpasso perché mi dà proprio quella vibe da estate anni Sessanta italiana ed è un road movie ambientato appunto il giorno di Ferragosto del 1962. interpretato da un grandissimo Vittorio Gasman e un giovane Jean-Louis Trintignant e appunto sono questi due personaggi diversissimi che non hanno nulla in comune. Già il titolo del film è interessante perché nasconde diciamo una metafora, il sorpasso perché? Perché è un road movie, perché il tema della macchina in corsa è centrale in tutto il film, è macchina di Vittorio Gasman che era una lancia Aurelia B24, volevo dire il modello preciso per Luca. Sono andata a controllare il modello. Ma è comunque una macchina bellissima guidata da Vittorio Gasman.
[00:29:01] Speaker C: Un uomo bellissimo.
[00:29:02] Speaker A: Esatto, sì sì.
E questa macchina in corsa però appunto il sorpasso è anche metafora di quello che stava cercando di fare l'Italia nei primi anni sessanta quindi diciamo superare il passato, superare il passato ancora legato alla povertà del dopoguerra e raggiungere finalmente quell'era del miracolo economico, quell'era del boom e quindi un nuovo periodo di benessere, di nuovi consumi e un segno proprio del boom economico, anzi un simbolo di quel periodo lì, sono proprio le vacanze estive, le vacanze che si facevano ad agosto. Intanto era un periodo in cui veramente ad agosto non c'era nessuno in città, infatti il film si apre con Gasman, che guida questa macchina decappottabile bellissima con il Jets in sottofondo, corre per una Roma deserta, surreale, oggi ovviamente non è più così, è ad agosto in città, e cerca un telefono e alla fine, insomma, casualmente riuscirà a farsi, diciamo, un attimo ospitare in casa di Trentignan, che invece è uno studente di legge che sta studiando, poveretto. Sessione estiva, come noi. Cioè, capito, questo qua studia al giorno di Ferragosto sugli esami di legge, insomma, un poveretto. E alla fine Gasman gli piove in casa e gli dice posso usare il telefono e così inizia il film. Praticamente super invadente Gasman, peraltro anche un uomo più adulto rispetto a Trintignant che ha tipo sui vent'anni, è uno studente appunto E così dice dai vieni con me, ci facciamo un pranzo insieme a Ferragosto, devi farti una pausa dallo studio. Quindi tutto si apre con questa pausa dallo studio, poi in realtà diventa un continuare a spostare la data del ritorno ai libri.
[00:30:53] Speaker C: Questa pausa merenda che poi diventa Easy.
[00:30:55] Speaker A: Rider brava esatto e poi ti darò anche un fan fact su Easy Rider a proposito e quindi niente questo il giovane Trintignant, il personaggio appunto che interpreta Trintignant è il personaggio di Roberto, cioè Roberto viene catapultato diciamo in questo viaggio, gita fuori porta lungo le coste del Lazio e della Toscana perché salgono su verso poi Livorno, verso Castiglioncello insieme a Gassman, che è un pazzo. Cioè, quello che è molto interessante di questo film, ed è una cosa che hanno già detto tutti, quindi non stiamo a dilungarci troppo in analisi, è che è proprio uno dei capisaldi tanto della commedia all'italiana, ma in generale nel nostro cinema italiano è uno di quei film che ha saputo veramente raccontare quell'epoca, quel contesto sociale, quell'euforia del boom, rappresentata dal personaggio di Gasman, che è un personaggio estremamente, profondamente ambiguo, simpatico, euforico, però anche molto molto individualista, anche un po' opportunista, quindi insomma un personaggio con diverse ambiguità, però travolgente, ha questa invadenza, questa anche capacità di trovarsi bene in ogni contesto che non ha assolutamente Roberto. Roberto è il giovane dei due ma è come se fosse una persona d'altri tempi, è timidissimo, è molto riservato, si sente a disagio in qualsiasi contesto e infatti questi due personaggi che sono il giorno e la notte, cioè è un po' quello diciamo la forza di questo connubio, di questo film, e facendo queste varie tappe in giro per l'Italia estiva degli anni Sessanta, Roberto, quindi il personaggio di Trintimiano, in un certo senso vive per la prima volta, ci verrebbe quasi da dire.
[00:32:44] Speaker C: Sì, è quasi un po' un riflesso di quelle che erano, di come magari potevano vivere le generazioni anche in quel periodo, come diciamo le generazioni più grandi fossero un pochino più spenserate perché già ne avevano passate abbastanza e ora si volevano godere il boom economico quindi vedevano il boom economico come un momento di relax mentre le nuove generazioni in quanto futuro di quel paese sentivano invece sulle spalle la responsabilità di portare a casa dei risultati, di non avere tempo nemmeno il giorno di ferragosto di concedersi un po' di respiro.
[00:33:16] Speaker A: E' verissimo, ma...
[00:33:17] Speaker C: Perché è un film del 62, mi sa che non l'abbiamo detto.
[00:33:20] Speaker A: Esatto, è del 62 ed è proprio... Penso che il film fosse uscito, mi pare, a dicembre di quell'anno lì. Quindi non era un film nato per l'estate, però era ambientato il giorno di Ferragosto del 62.
[00:33:31] Speaker C: Pessimo marketing, posso dire. Cioè, capisco dicembre che è quando la gente va di più al cinema, però cavolo.
[00:33:37] Speaker B: Ma se è un film d'estate, ai tempi erano tutti in vacanza.
[00:33:40] Speaker A: Eh, è vero.
[00:33:41] Speaker C: Eh, sì, ma magari maggio, capito?
[00:33:43] Speaker A: Cioè, dicembre, proprio... Sì ma ora non so se è proprio esatto ma avevo letto che comunque non era uscito in estate però appunto è un film che molti appassionati dicono il giorno di Ferragosto si vede quello perché è tutto ambientato in questa giornata di Ferragosto che poi appunto si continua sempre a posticipare il ritorno tutte queste tappe in giro per l'Italia è molto bello vedere anche tipo come dicevo prima il simbolo un po' del boom e anche l'estate con diciamo nuove comodità, nuovo tipo di benessere quindi ci sono tantissimi stabilimenti balneari anni 60, locali, ristoranti, movida e poi ci sono i primi autogrill ragazzi che vabbè con i jukebox e il twist in sottofondo tutto questo diciamo un po' l'atmosfera del sorpasso e che ha qualcosa di veramente molto interessante da un punto di vista appunto di riflessione sui tempi sulla società su questi due personaggi che sono un po' il uno al contrario dell'altro e come dicevo Trintignant che dovrebbe essere il giovane in realtà è quello che non si sa godere la vita e anche perché ha proprio una sua indole completamente diversa da quella di Gasman ed è anche un po' proprio quel tipo di persona che non riesce a stare al passo diciamo con i tempi anche con una nuova mentalità cosa che invece Gasman proprio perché è molto individualista e anche uno un po' un po' scafato, un po' furbetto, invece lui c'è proprio dentro, fino al collo, dentro anche quell'euforia un po' esagerata del boom. Infatti, ripeto, lo stesso Dino Risi ha sempre un po' connotato Gasman come un personaggio negativo, sicuramente molto ambiguo.
Però c'è spensieratezza, c'è l'Italia di quel tempo, che è sempre molto bello vederla nei nostri film di grandi come Risi, Monicelli, Scola.
e così via.
E poi però c'è un'altra riflessione, secondo me, quando si guarda il sorpasso, che è più in senso ampio, cioè da un lato c'è la contestualizzazione, il periodo, il boom, ha raccontato molto bene quello del nostro paese, e però poi in senso stretto c'è l'umanità, c'è... ci sono proprio le differenze delle persone, la vita che d'estate, insomma, c'è una sorta di depressione perché uno la vuole vivere a pieno, c'è un po' quell'euforia, quell'entusiasmo dell'estate e quasi un po', nel caso del personaggio di Trintignant, l'incapacità di viverla a pieno, l'incapacità di buttarsi veramente dentro tutto quel tourbillon, dentro tutto quel movimento e allo stesso tempo però c'è un sentimento di eh di caducità cioè eh alla fine tutto quello che vivono è molto effimero e e proprio per non dico altro ovviamente però c'è questo senso un po' di effimero di alla fine che senso ha avuto tutto questo e perché essendo un film di Dino Risi un film della commedia all'italiana è estremamente amaro e non dico altro però è veramente un film che corre.
[00:36:49] Speaker C: Speriamo che la nostra estate non lo sia.
[00:36:51] Speaker A: No, esatto, esatto. Purtroppo Il Sorpasso è anche un po' uno dei capisaldi, quindi ha tante sfumature. Sicuramente è un film però estremamente godibile che corre, cioè che proprio è un flusso di cose che succedono, di avventure, è anche comico perché appunto c'è proprio una parte molto divertente però c'è questa amarezza che a me piace sempre tanto tirare in ballo perché la senti ed è quella anche la sua forza, la sua intelligenza diciamo.
[00:37:21] Speaker C: Beh direi che siamo stati bravi perché comunque vi abbiamo consigliato tre bei film anche di decadi molto diversi perché passiamo dal 60 all'80 al 2020 che ripetiamo trovate Stand By Me, Suprime Video e Netflix. Il suo passo, Bea?
[00:37:35] Speaker A: Suprime. Suprime.
[00:37:36] Speaker C: E sempre Suprime, trovate Palm Springs.
Esatto.
Quindi, se non sapete cosa guardare, segnatevi questi titoli e guardateli. Sono film veloci, sono film belli.
[00:37:50] Speaker B: E consigliatene voi a noi. Nel senso, sentite nei libri di scrivere, hey, ciao, Luca, Dilè e Bea.
[00:37:56] Speaker A: Parlate di questo.
[00:37:57] Speaker B: No, pure guardatelo.
[00:37:58] Speaker A: Giusto, giusto, guardatelo.
[00:38:01] Speaker B: Insomma, commentate.
[00:38:02] Speaker A: Sempre bello scambiarci film. Abbiamo anche dei bonus.
[00:38:07] Speaker C: Facciamo ultima domanda, cazzeggio bonus cacciara. Ognuno dice un po' di film. Allora, raga, estate, High School Musical 2.
[00:38:14] Speaker A: Per forza.
[00:38:15] Speaker C: Per forza.
Io sogno da sempre che la mia estate sia come quella di Sharpay Evans, che canta Fabulous in Riva alla piscina. Fabulous, adoro!
[00:38:54] Speaker A: Lo dico ovviamente per prenderlo in giro.
[00:38:58] Speaker B: Perché Luca odia Ivanzina. Non so se sto piangendo o sto sudando dagli occhi.
[00:39:01] Speaker C: Esatto.
[00:39:02] Speaker A: Vabbè dai, cose del genere.
[00:39:04] Speaker B: Ma sì, poi non so.
Ve ne abbiamo già parlato, forse in una puntata di Bobbio che però non si è cagata nessuno.
Margini, il film di Niccolò Falsetti che trovate sempre su Prime Video o RaiPlay, da qualche parte lo trovate.
ambientato in questa calda estate di questa periferia di Frosinone.
questi tre ragazzi che si ritrovano a organizzare un concerto punk con artisti mondiali e non sanno dove farlo, quindi... Bellino.
[00:39:34] Speaker A: Io lo devo vedere, so già che mi piacerà un sacco.
[00:39:37] Speaker B: Io, così, dato che stiamo parlando di anarchia, cioè è una cosa molto anarchica, vi consiglio anche film d'amore anarchia...
Della grande... Ovvero quella mattinata...
Nella casa di Tolerante. Io, dato che questa è una puntata un po' anarchica, vi consiglio anche film d'amore a anarchia, il film dell'Albert Muller, quindi il titolo è ben più lungo, ovvero stamattina alle 10 in via dei fiori nella notte a casa di tolleranza, che trovate su YouTube, 2,99 euro, tirateli fuori.
Bellissimo film con Giannini, lamelato, una babele di dialetti italiani.
[00:40:15] Speaker A: Giannini è nostro padre, cioè Giannini è Dio.
[00:40:18] Speaker B: Di questo anarchico che vuole fare un attentato al duce e si ritrova rifugiato in un bordello.
[00:40:25] Speaker C: E come ultima chicca di film o meglio di prodotti audiovisivi da consigliarvi io vi consiglio in realtà tutta la serie animata Love Death and Robots che trovate su Netflix. Nello specifico vi consiglio un episodio della prima stagione che si chiama La notte dei pesci.
[00:40:45] Speaker B: Che bello! Che bello!
[00:40:48] Speaker C: Che è uno dei miei preferiti in assoluto. Non è assolutamente leggero, è una cosa che dura 10-12 minuti, ma è davvero molto bello sia per la tecnica di animazione, che è un misto di 2D e 3D, sia perché è proprio ambientato in questo deserto durante un caldo fortissimo, quindi visto che stiamo parlando di film e serie tv...
[00:41:08] Speaker B: Ti fermo subito, Dile, perché mi sa che Love, Death & Robots merita un approfondimento a sé.
[00:41:15] Speaker C: Sì, a parte, esatto. Però intanto questa piccola anticipazione con La Notte dei Pesci.
[00:41:20] Speaker B: Chiudiamo la lista dell'ascolto.
[00:41:22] Speaker A: L'ultimo racconto d'estate di Romare. Non è da nessuna parte.
[00:41:26] Speaker C: Tutti i film di Romare.
[00:41:29] Speaker A: Infatti io avrei voluto fare qualcosa di Romare. Non c'è da nessuna parte e mettiamoci l'anima in pace.
[00:41:34] Speaker C: Mubi, se ci ascolti.
[00:41:36] Speaker A: Rimetti Romare veramente perché i racconti delle quattro stagioni sono importanti. Quello d'estate è molto bello.
[00:41:43] Speaker C: Ok, forse è arrivato il tempo dell'ultima domanda a cazzeggio. Luca, ultima domanda a cazzeggio?
[00:41:49] Speaker B: Beh, meno cazzeggio del solito.
Chiudiamo con questa virgola di stile. Che libro consigliate di portarsi sotto l'ombrellone?
[00:41:57] Speaker C: Allora, io ammetto che negli ultimi anni ho letto molti più saggi che nuovi romanzi, sto riprendendo la passione dei romanzi ora, però consiglio due libri che mi hanno aiutato a riprendere questa passione per la letteratura. Il primo ve l'ho citato prima, ed è proprio Stagioni diverse di Stephen King, che è un insieme, una raccolta, diciamo, di novelle, tra cui appunto The Body, da cui è stato tratto Stand By Me, e anche la novella da cui è stato tratto le ali della libertà, se non sbaglio.
E poi vi consiglio un libro che in realtà non ha proprio un target, cioè sarebbe un libro per semi-adolescenti, ma penso che in generale i libri non abbiano età. Quindi io ve lo consiglio, è un libro che leggerete in un pomeriggio e si chiama Come le cicale di Fiore Manni.
[00:42:47] Speaker A: No, di Fiore!
[00:42:48] Speaker C: Sì, di Fiore.
di Camilla Store. Fiore, a parte Camilla Store, è una bravissima scrittrice di libri fantasy, però come Le Cicale è questo romanzo di due bambine semi-adolescenti di 12-13 anni che sono alle prese con il loro primo amore, il punto è che il primo amore della protagonista è un'altra ragazza ed è uno dei primissimi libri per un target molto piccolo più o meno piccolo, che parla di amore senza confini, quindi senza avere il limite binario dell'eterosessualità. Quindi sì, ci tengo a consigliarvi come le cicale.
[00:43:26] Speaker B: Io invece vi consiglio un libro che ho letto molto volentieri nel 2021, sempre sotto... ero in Sardegna, quindi se non c'è contesto estivo che la Sardegna d'estate, Un amore di Dino Buzzati.
Dino Buzzati, più famoso per Il deserto dei tartari, per esempio, pubblica nel 1963 questo libro che definirei un po' la rivincita di Lolita.
Perché parla sempre di un rapporto problematico tra... è ambientato a Milano questo libro e parla di questo rapporto molto problematico tra Antonio, un architetto anche ben piazzato milanese, e Adelaide, una prostituta sempre milanese, che durante questo racconto gli fa fare un po' quello che vuole.
Dico che è la rivicita di Lolita perché c'è sempre questo rapporto pseudo pedofilo, perché comunque un 60enne con una 18enne fa schifo anche se è legale, dove però a differenza del capolavoro di Nabokov, che è un altro enorme consiglio per l'estate, Diciamo che Adelaide si prende una bella rivincita sul genere maschile. Ci piace tantissimo.
È un libro incredibile, tutto buzzati, è incredibile.
Quindi insomma.
[00:44:53] Speaker A: Be', apriamo anche un podcast.
[00:44:54] Speaker B: E la copertina è stupenda.
[00:44:55] Speaker A: Un podcast in cui si parla di libri. Sì, e poi non lavoriamo più. Io consiglio, un ultimo consiglio, vabbè, un altro classico perché io consiglio Fiesta di Hemingway perché l'avevo letto d'estate, anzi l'ho letto due volte sempre d'estate e mi piace sempre tantissimo fare, non il rewatch, ma rileggere quel libro, soprattutto in questo periodo.
E poi vabbè, in realtà il titolo originale è Il sole sorge ancora, Vessano also rises, che è un bellissimo titolo, quindi insomma, viva l'estate e tanti saluti.
[00:45:29] Speaker C: No, scusate che brutto! Beh, insomma, noi effettivamente, come Bea ha annunciato, stiamo per chiudere la puntata, ma non vi preoccupate perché non ci sentirete per un po' di tempo, ma poi torneremo con un po' di chicche di fine 2024. Maxine, Joker 2, non sperato The Eggers, quindi ci saranno dei buoni motivi per ascoltarci, a parte il fatto che siamo il vostro podcast di cinema preferito.
[00:45:55] Speaker A: Sentirete un sacco la nostra mancanza.
[00:45:57] Speaker B: Ma lo siamo davvero, perché ci ascoltate a centinaia, e dopo un anno questo numero era insperato, Vi ringraziamo col cuore veramente per averci accompagnato durante quest'anno, è stata una prima stagione fantastica, già perché ho conosciuto voi due ragazze, perché comunque voglio dire, eravamo tre sconosciuti un anno fa.
[00:46:16] Speaker A: È vero, è vero.
[00:46:18] Speaker C: Wow, lacrimoni!
[00:46:22] Speaker A: Ormai, cioè, noi proprio sentimentali...
[00:46:25] Speaker C: Niente, raga, vi ricordiamo di seguirci su...
[00:46:28] Speaker A: Ormai Dile parte, tipo pilota automatico.
[00:46:32] Speaker B: T'ho sconvolta, t'ho sconvolta.
[00:46:34] Speaker C: Su Instagram e TikTok, cinema underscore passenger, se seguite anche Unigine Radio, grazie alla quale abbiamo la possibilità di fare questo podcast da un anno, quindi grazie anche alla Università di Genova.
E vi salutiamo, raga! Alla prossima stagione, buona estate!
[00:46:48] Speaker A: Alla prossima stagione! Ciao!