Ep. 38: Joker: Folie à Deux

Episode 38 October 18, 2024 00:51:04
Ep. 38: Joker: Folie à Deux
Cinema Passengers
Ep. 38: Joker: Folie à Deux

Oct 18 2024 | 00:51:04

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La seconda stagione di Cinema Passengers è ufficialmente iniziata! Ad aprire le danze è il film più discusso del mese: "Joker: Folie à Deux". Stroncature da pubblico e critica, punteggi che così bassi non si erano mai visti e un flop al botteghino spiazzante. Ma è davvero il cinecomic peggiore di sempre? Ascolta la recensione (onesta, ma per davvero) sul secondo capitolo firmato Tod Philips.

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Episode Transcript

[00:00:00] Speaker A: Ciao! Benvenuti a questa nuova puntata di Cinema Passengers. Dobbiamo fare un piccolo disclaimer. Durante la registrazione della puntata è insorto un problema tecnico che purtroppo da un quarto d'ora circa ha pregiudicato la qualità dell'audio. Noi non ce ne siamo accorti e ormai il problema è risolvibile. Però, oh, la puntata è bella. Noi eravamo mega gasati e tempo per registrare un'altra francamente non lo avevamo e quindi a questo giro è andata così. Buon ascolto! [00:00:30] Speaker B: Vabbè, intanto registra l'into. [00:00:35] Speaker A: Signore e signori, benvenuti a bordo. Io sono Luca Mignacco. Scusa. [00:00:41] Speaker B: Io stavo per dire Beatrice Vigorita. [00:00:45] Speaker A: Noi siamo Luca Mignacco, Beatrice Vigorita e Diletta Culla. Questo è Cinema Passengers. Finalmente di nuovo tutti e tre insieme. Iniziamo. Avete presente il meme di Space Jam di Michael Jordan che riprende in mano la palla? Vediamo se mi ricordo ancora come si fa. [00:01:16] Speaker B: E poi spacca tutto. Bentornato Luca! [00:01:20] Speaker C: C'eri mancato un sacco, ma vabbè, ma soprattutto ai nostri spettatori sei mancato un sacco, e le tue sinossi soprattutto. [00:01:27] Speaker A: Sì, eravate mancate anche voi. Anche voi eravate mancate a me. [00:01:32] Speaker C: Sai ancora a parlare. [00:01:33] Speaker A: Ho dimenticato come parlare nel frattempo, però sai, la vita ha detto, hai presente la radio, quella cosa che facevi? Ecco, diciamo che per un mese, calma. [00:01:42] Speaker B: Vabbè ma perché diciamolo non è che ci fossero proprio delle uscite per cui valeva la pena che tu tornassi e invece... [00:01:49] Speaker A: Allora la parte egocentrica di me dice che il cinema si è messo in. [00:01:52] Speaker C: Pausa proprio perché non c'era Luca assolutamente e però ritorno in grande stile perché non è che si parla di un film così a caso. [00:02:00] Speaker A: Lo aspettavamo questo Joker 2 comunque no? [00:02:03] Speaker C: Cioè tutto coincide col tuo ritorno sì lo aspettavamo e come... che poi Joker 2, Joker Foliad. Più bello. [00:02:11] Speaker A: Quindi sarebbe stato meglio se non ci fosse così. [00:02:16] Speaker B: Esatto, due isteriche. Comunque sì, la scorsa settimana è uscito, noi stiamo registrando il 10 ottobre e sabato scorso. [00:02:28] Speaker A: Questa è proprio la data per voi, perché siete due 10-10. [00:02:31] Speaker C: Oh, è tornato con le sue battute. [00:02:35] Speaker B: Quanto sei falso. [00:02:37] Speaker C: Sei proprio zuccherosa, però ti amiamo anche per questo. [00:02:42] Speaker B: Comunque sì, facciamo in serie due secondi. La scorsa settimana è uscito finalmente Joker Foliador, che ricordiamo era stato presentato in anteprima al Festival di Venezia. Beatrice infatti l'aveva visto in anteprima. [00:02:58] Speaker C: Esattamente, e ne avevo un pochino parlato brevemente perché poi ovviamente ci sarebbe stata la puntata dedicata esclusivamente a Joker, però un pochino ne avevo parlato nella puntata speciale su Venezia in cui facevo un po' un recap dei film visti, quindi chi l'ha ascoltata un po' già sa la mia opinione, ma oggi si approfondisce perché ci sono anche cose nuove da dire. [00:03:18] Speaker B: In generale, se non avete ascoltato la puntata dedicata a Venezia, andate su Spotify o su qualsiasi altra piattaforma streaming e recuperatela, anche perché anticipa alcuni pensieri su diversi film che tratteremo nei prossimi mesi, quindi fate check su Spotify. [00:03:35] Speaker A: Spoiler, non ci piacciono, ma in questo caso sì. [00:03:38] Speaker C: Sì, in questo caso da morire, ovviamente. [00:03:42] Speaker A: Sono necessarie tante premesse prima di parlare di questo Joker 2, perché la situazione con cui si presentava al mondo era un po' particolare. Sì, quel diretto del primo Joker, sempre di Todd Phillips, presentato sempre a Venezia. [00:03:59] Speaker C: Sì, aveva vinto nel 2019. [00:04:00] Speaker A: Aveva vinto a Venezia nel 2019, vero? [00:04:04] Speaker C: Too much. A parer mio, too much. [00:04:07] Speaker B: Anche perché non mi ricordo gli altri candidati, sinceramente. [00:04:11] Speaker C: No, neanche io. [00:04:13] Speaker B: Vabbè facciamo un ricapitolo. [00:04:16] Speaker A: Se non ce ne ricordiamo perché non erano importanti. [00:04:20] Speaker B: Esatto. [00:04:20] Speaker C: Diciamo così. [00:04:22] Speaker A: Film che contro ogni aspettativa anche degli stessi produttori fece uno scalpore incredibile, incassò più di un miliardo di dollari. [00:04:29] Speaker C: Con un budget di soli 55 milioni di dollari. [00:04:33] Speaker A: Che appunto parlava della genesi di questo villain che nella veste di antieroe, per come lo presento il film, divenne un instant cult. Entrò subito nella cultura pop, tant'è che mi ricordo che uscì prima di Halloween e quell'Halloween lì la fiera dell'originalità di 120 cristiani, 100 vestiti da Joker. [00:04:56] Speaker B: E gli altri 100 vestiti da Harley Quinn, la suicide squad dell'anno prima. [00:05:00] Speaker C: Stendiamo veli pietrosi anche sui suicide squad. [00:05:04] Speaker B: DC Impact praticamente quell'anno. [00:05:07] Speaker A: E fu un film che polarizzò molto specialmente l'opinione dei critici, perché nonostante la risposta veramente positiva del pubblico ai critici non piacque, perché fu un film molto derivativo. [00:05:23] Speaker C: In primis da taxi driver. [00:05:25] Speaker A: Taxi driver, mancherei per una notte. Praticamente il nostro punto, Phillips ha preso Scorsese e ha detto senti zii. Ti dispiace se prendi un attimo in prestito questi due film, invece ne faccio uno mio. [00:05:34] Speaker C: E li applichiamo su Joker. [00:05:36] Speaker B: Anche perché Scorsese era coproduttore del primo Joker, quindi gli ha dato proprio la pacchina sulla testa e gli ha detto va bene, va bene, citami. Che la mia approvazione lo fa passare come citazionismo e non come copia sfuderata, quindi vai. [00:05:51] Speaker C: E poi c'era pure De Niro nel primo Joker, bellissimo. [00:05:55] Speaker B: Joker figlio di Scorsese, diciamolo così, alla fine della fiera. [00:06:00] Speaker A: A me piacque moderatamente, perché ero abbastanza consapevole del fatto della provenienza di Joker. A tanti piacque perché sapevano che gli piacevano ma non sapevano il perché. Quindi, quando è stato annunciato questo sequel, È strano perché io lo sapevo fin dall'inizio, ma tanti sono caduti al pero. È stato annunciato il fatto che sarebbe stato un musical. Ho detto, ah, attenzione, questo è un bel colpo di scena. [00:06:31] Speaker B: Allora, non mi ricordo quando l'hanno annunciato, però anche io mi ricordo che mi aveva colpito abbastanza come cosa, anche se ricordo che ero delle persone che conosco. una delle poche che era entusiasta all'idea del fatto che sarebbe stato un musical quindi ero una di quelle persone che difendeva molto questo tipo di sperimentazione anche perché in generale devo dire che i musical non mi fanno impazzire però comunque mi piacciono cioè è un genere che comunque non è che tollero ecco mi piace abbastanza. [00:07:01] Speaker A: Ecco sì allora diciamo che dal punto di vista dell'industria musical che incassano ce ne sono pochi Però negli anni passati, vabbè, La La Land, il classico, però tipo l'anno scorso, West Side Story, che aveva fatto tanto bene, anche Tic Tic Boom, che è consigliatissimo. Anche se non vi piacciono i musical, guardatevi Tic Tic Boom, dovrebbe essere su Netflix, era prodotto da Netflix. [00:07:30] Speaker B: Sì, sì, è sempre fisso sul catalogo poi quel film. [00:07:33] Speaker A: Con Andrew Garfield, film bellissimo, che racconta una storia incredibile. e quindi insomma c'era un po' di fermento nel genere poi la passata stagione era uscito anche Annette di Leos Carax con Adam Driver quello un po' meno riuscito per quanto mi riguarda invece la scorsa stagione direi che musical particolarmente degni d'attenzione non ce ne sono stati E si ritorna alla ribalta con questo, come al solito appunto mi aveva colpito questa cosa perché di solito non incassano i musical e il seguito di un film che aveva fatto fare letteralmente i miliardi mi aspettavo facesse delle scelte più nazional popolari. [00:08:15] Speaker C: Ma non so se vi ricordate, forse tu Luca l'avevi già visto il teaser trailer di questo sequel di Joker, però poi ce l'avevi fatto vedere, l'avevamo visto tutti insieme e quindi già un po' si capiva che ci sarebbe stato, non mi ricordo se era il teaser o già il trailer ufficiale, Si capiva già che ci sarebbe stato musical, magari non così tanta musica come poi è stato, però anch'io non ho capito quelli che veramente si sono stupiti di tutto questo musical, perché era una delle poche cose che già erano state affermate riguardo al sequel. E non ho neanche capito tutte le critiche così feroci proprio legate a questa scelta, ma magari questo lo approfondiamo tra un attimo. [00:09:02] Speaker B: Io penso che la maggior parte delle persone che si sono indignate, perché parliamo proprio di indignazione, cioè poi parleremo anche proprio del web, anche della critica proprio seria in generale, che veramente sei indignata a guardare questo film? Mio Dio, ma guardate il fabbricante di lacrime. indignatevi. [00:09:19] Speaker C: Con cognizione di Madonna mia. [00:09:21] Speaker A: Però guardatelo. [00:09:22] Speaker B: Sì guardatelo perché è un capolavoro. Però devo dire che tanti si sono indignati dopo che hanno avuto la conferma che avrebbe preso parte al film Lady Gaga e quindi questo dava tutto un altro tono e un altro sapore al fatto che sarebbe stato un musical. Cioè diciamo che la sua presenza aveva già settorializzato il film in un certo tipo di musical, quindi che avrebbe seguito determinati canoni complice a Star is Born, che è forse il film principale per cui è famosa Lady Gaga, se togliamo effettivamente House of Gucci, che per carità di Dio togliamolo, proprio dal discorso. [00:10:08] Speaker A: No, cazzo di conoscere Lady Gaga in Ferrari. [00:10:13] Speaker B: Niente, scusa. [00:10:17] Speaker C: Quindi sì, diciamo che aveva un po'... c'era già stato questo giudizio molto categorizzante, quindi film con Lady Gaga, musicale, romantico, proprio un po' legato a Star Is Born. [00:10:31] Speaker A: Tutto questo si traduce poi, così chiudiamo la premessa, in un flop al botteghino che ha dello sconcertante, perché negli Stati Uniti Joker ha incassato 40 milioni il che lo porterà nel primo weekend, quindi immagino che non andrà oltre i 300 milioni, si prevedono perdite per Warner di 180-200 milioni di dollari. [00:10:57] Speaker B: Sì, perché dovrebbe incassarne almeno 500 per ingaggiare. [00:11:01] Speaker A: Di solito cosa fai? Prendi il budget di un film e lo moltiplichi per 1,5 che è quello che spendono per il marketing. [00:11:07] Speaker B: Esatto. [00:11:10] Speaker C: È partito molto male. [00:11:11] Speaker A: Cioè di fatto sti cazzi, nel senso a me dispiace per i gestori dei cinema e tutto quanto ma per la Warner se l'ha fatto il miliardo prima. [00:11:18] Speaker B: No anche perché diciamolo chiaro c'è il budget era circa di 200 milioni ma ricordiamo che vabbè ora stiamo parlando di cose spicciole però comunque anche sono utili per capire un attimo il prodotto perché qui non si parla solamente di Un'opera cinematografica, si parla proprio di un prodotto che è stato fatto a fini commerciali. A me comunque è piaciuto Joker 2, quindi non lo dico in virtù di una critica, ma si vede proprio che Todd Phillips ha fatto Joker Folliador non perché avesse ancora qualcosa da dire sul personaggio di Joker, ma perché era un prodotto che a livello proprio monetario funzionava bene. [00:11:55] Speaker A: Non voleva. Non voleva farlo. Joker era stato pensato con un solo film. [00:12:00] Speaker B: Ma ricordiamo che hanno speso 20 milioni per pagare Joaquin Phoenix e 14 milioni per pagare Lady Gaga. Più mettici, mi immagino, 50-30 milioni per pagare Todd Phillips. No, sempre 20. Se ci pensi è una follia di soldi solo per la loro presenza. Potevamo usare il budget un pochino meglio, ecco. [00:12:23] Speaker C: Ma infatti secondo me ci sta assolutamente, cioè stiamo facendo un po' questa introduzione tutta monetaria, ma è fondamentale per parlare di quest'opera. Fare tutto questo discorso, anche un po' legato al background del film e quindi legato alla casa di produzione, alla Warner Bros, al fatto che appunto come hai Già detto, tu Luca, come hai accennato, Todd Phillips all'inizio non voleva fare questo film. Poi Warner Bros. invece spingeva molto per un sequel. Allora Todd Phillips ha detto, ma sì, facciamolo. Però poi faccio tutto di testa mia, il final cut è mio e quindi molte cose non si sono sapute fino a quando il film è proprio è uscito. Cioè è stata una scelta di Todd Phillips. Poi neanche far vedere il film, il prodotto finito, mi pare a Phoenix che poi si è lamentato. [00:13:11] Speaker B: Si sta girando su TikTok adesso, probabilmente voi che ci state ascoltando lo avete visto o comunque sapete di cosa parlo, che sta circolando sul web questo video che è stato fatto a Joaquin Phoenix e Lady Gaga sul palco di Venezia alla fine della proiezione. e c'è una ragazza abbastanza famosa su TikTok che appunto legge il labiale ed è venuto fuori che in quel momento lì Joaquin Phoenix ha detto letteralmente a Lady Gaga che finale orribile, che film orribile e Lady Gaga lo guarda sconvolta e gli fa Ma a me è piaciuto. Ma perché? [00:13:49] Speaker C: Non è vero, invece lui dice proprio che è uno schifo il film. [00:13:52] Speaker A: Mamma mia la monezza che ho fatto. [00:13:53] Speaker B: Ringraziamo questa TikTok perché per gossippare come me la lettura della viale è la vita, quindi grazie. [00:14:00] Speaker A: Ok, bene. Dopo questa doverosissima e necessaria premessa, parliamo finalmente di cinema. Ok? Abbiamo detto... [00:14:10] Speaker C: Ok? Ok? Ok? [00:14:15] Speaker B: No, perché sennò si incazza, Luca. [00:14:15] Speaker A: Attenzione. [00:14:16] Speaker C: Ok! [00:14:16] Speaker B: Cut! [00:14:17] Speaker A: Parliamo finalmente di cinema. Abbiamo detto quindi che questo Joker 2 è il sequel diretto di Joker. Infatti il film si apre con il nostro Arthur Argabbio dopo gli eventi del primo, dopo le pistolettate e via dicendo. Vediamo un Arthur di fatto lo stesso che abbiamo trovato all'inizio del film, quasi a pezzi, diciamo quasi un'ombra che cammina e subito c'è questa dichiarazione di intenti del film con lui che viene condotto in un'altra ala di Arkham e le guardie tirano fuori quattro ombrelli di quattro colori diversi, colori accesissimi, ricordano il trucco del Joker, che è una cosa che stona totalmente coi toni dell'ambiente. [00:15:02] Speaker C: Poi piove. [00:15:04] Speaker A: Piove, quindi diciamo che No, nel senso. [00:15:08] Speaker C: Se aprono gli ombrelli è ovvio che piove. Però dico, è tutto grigio, cupo. [00:15:14] Speaker B: È da tanto che noi gestiamo tutti insieme. Portate pazienza, non ci vediamo da tanto. Dobbiamo recuperare mesi e mesi di cazzate. Comunque, vai. [00:15:23] Speaker A: Però uno si aspetta che le guardie di Arkham non abbiano gli ombrelli rosa pastello, ok? Invece Todd Phillips dice, guardate, questo è molto teatrale, questo è molto musical, aspettatevi questo da qua a poco. Questa fiammella vitale si riaccende in Arthur quando incrocia a un corso di canto la sua Harley Quinn, interpretata appunto malissimamente da Lady Gaga. Lei, scopriamo essere il suo fan, inevitabilmente i due si ritrovano a legarsi molto, Questa loro relazione li accompagnerà poi al processo che è intentato nei confronti di Arthur Fleck, un processo alla personalità di Arthur Fleck. Ovviamente non si ha da discutere degli omicidi perché uno è avvenuto in diretta mondiale, però si discute se effettivamente le personalità del Joker e la personalità di Arthur Fleck siano due cose distinte e quindi lui venga processato come un infermo mentale. o Arthur Fleck, che effettivamente è colui che ha ucciso le sei vittime. E la trama è questa. [00:16:38] Speaker B: Già qui, secondo me, se posso intavorare subito il discorso salute mentale, che alla fine è il topic principale insieme alla denuncia sociale, dal punto di vista degli ultimi della società nel primo film, Già qui ammetto che un po' mi è dispiaciuto perché inizialmente, anche se fin poi mi ha dato modo di cambiare idea, ho visto una visione molto riduttiva della salute mentale rispetto al primo film. Nel senso già il fatto che per essere considerato infermo mentalmente Arthur Fleck deve avere una doppia personalità, meh. Cioè, è una cosa che mi ha un po' rotto, diciamo, la complessità del primo film. Infatti, inizialmente, quando io ho capito che il film si muoveva su il discorso della personalità multipla, ci sono rimasta veramente tanto male, e anch'io inizialmente mi sono indignata, perché, ripeto, ha rotto la complessità del personaggio che aveva invece creato nel primo film. Perché Todd Phillips, a quel punto, con quella scelta contenutistica, mi ha dato proprio l'impressione di non essere stato in grado di gestire un personaggio molto profondo che aveva creato nel primo film, che però ricordiamo nella sua profondità lo avevamo visto principalmente negli ultimi 20 minuti del film. Quindi lui poi in Joker 2 avrebbe dovuto proprio a livello di cronologia, riprendere il personaggio da quel punto e quindi dedicarci un film che per due ore avrebbe trattato quella profondità che aveva solo accennato nel primo Joker. E mi ha dato molto l'impressione di dire, a cavolo non sono in grado di gestire il personaggio che ho creato, quindi la risolviamo mettendogli la cosa della doppia personalità. A me è dispiaciuto molto perché invece una delle cose affascinanti di Arthur Fleck è proprio il fatto che il Joker non è un'entità cattiva che vive dentro di lui, è semplicemente un mix di tutta una serie di turbe che lui ha e che quindi hanno trovato giustificazione di esistere attraverso la figura del pagliaccio in virtù del lavoro che lui faceva e in virtù della malattia anche legata alla risata istintiva appunto impulsiva che lui aveva e di quello che appunto gli aveva detto la madre ovvero che lui per via di questa malattia in realtà doveva vivere sereno perché era un segno di Dio che lui era destinato appunto a rendere felici le persone. Poi in realtà nel corso del film, ma lo approfondiamo meglio dopo, effettivamente lui smonta questa cosa della doppia personalità. Ed è da lì che il film ha iniziato per me a prendere una piega molto positiva e a piacermi molto molto molto di più. Però devo dire che inizialmente ci sono rimasta un po' male. Non so voi come l'avete presa inizialmente questa cosa della doppia personalità. Perché non è un qualcosa che ti viene fatto capire nel primo film, cioè te la buttano lì così. [00:19:39] Speaker C: Secondo me, come hai detto tu, io sarò breve, per me ha appiattito tutto. Poi sì, nella seconda parte, verso la fine, invece si decostruisce tutto questo, cioè si fa una riflessione diversa e si toglie questa cosa della doppia personalità. però tutta la prima parte è basata su quello, anche la prima parte del processo e a me non ha convinto per niente, per me ha proprio appiattito la complessità del personaggio. Io non sono neanche una grandissima fan del primo film, però mi era piaciuto comunque, non da impazzire, però sicuramente il personaggio di Joker del primo film aveva una sua complessità, era molto interessante per vari aspetti. Tutto questo nella prima parte di Joker folia dè scompare, Un pochino si riprende nella seconda parte, però va bene. [00:20:33] Speaker A: Io non trovo tanto questo a causa di una povertà creativa, povertà di scrittura, perché questo incipit, questa linea ce l'ha detta il film, ma perché è la linea di difesa che l'avvocato di Arthur decide di adottare per cercare di salvarlo dalla condanna a morte. Ma quello che vediamo noi, a mente fredda, è un personaggio morto, esuotato di ogni voglia di vivere. E questa doppia personalità, tutte queste dinamiche di esplorazione della personalità di Arthur da parte di altri, li vengono imposti. Ok, quindi dai media e dall'avvocato. Quindi ci viene dipinto così, ma perché il film ce lo dipinge così? Non so come dire. [00:21:24] Speaker B: Sì, solo che non è infatti una cosa che capisci fin da subito. Infatti è qua che io guardando l'insala mi sono recriminata, cioè non recriminata, ci sta, nel senso mi hanno fatta l'idea del film fino al punto in cui lo stavo guardando e poi appunto ho cambiato idea proprio perché poi più avanti mi sono resa conto che è lo stesso personaggio che ad un certo punto, per un breve o lungo periodo, invia più o meno definitiva, non facciamo spoiler, rifiuta la figura del Joker, proprio perché inizialmente lo asseconda, perché persino per lui è più facile giustificare quello che ha fatto, per il quale prova tantissimo senso di colpa, vedendo un responsabile fuori da sé. Invece poi ad un certo punto effettivamente si renderà conto che questo tipo di irresponsabilizzazione può funzionare fino ad un certo punto. [00:22:17] Speaker A: Ma infatti nella scrittura. Tanti imputano nei più grandi difetti di questo Joker il fatto che questo personaggio per tutte le due ore del film non rispetti l'iconografia, la figura del Joker fuori da questo film e non abbia di fatto evoluzioni. Adesso noi in quattro ore di film tirando dentro anche il primo vediamo lo stesso personaggio per quattro ore. Io non lo reputo un difetto, lo reputo un intento narrativo, un intento di Phillips di rappresentare quella persona, di rappresentare Arthur. I problemi grossi, questo film ce li ha altrove. [00:22:56] Speaker C: Sì, anche per me. Cioè, allora, io premetto, faccio proprio un giudizio generale. Tu di lei hai già detto che comunque ti è piaciuto Folie ad... Sì. E a te, Luca? [00:23:07] Speaker A: Cioè... Ni. [00:23:08] Speaker C: Eh, ok. Io sono su Ni. Sei meno. [00:23:11] Speaker B: Sì, beh, io sono sì. tre stelle su Letterboxd. Ovviamente con riserve, metà di misura fondamentale. Però per dire, piccolo inciso così ti chiarisco la mia posizione, capisco che mi è piaciuto perché ho voglia di rivederlo. È proprio un film che ho voglia di rivedere e che so che rivedrò diverse volte e mi capita anche altre volte con film che sì mi piacciono però che non reputo dei capolavori. [00:23:37] Speaker C: E questo è già una cosa molto buona, io anche come proprio parametro per giudicare un film. Io invece dico ni riguardo a Joker, non perché oddio, indignata, che schifo uscire dalla sala prima che mi è sembrato assolutamente esagerato, perché ora vabbè non è una genialata, non è il capolavoro, però datevi una calmata. Però io invece non ho voglia di rivederlo, ovviamente se mi ricapiterà lo rivedrò, ma quasi più per rivederlo e riapprofondire certi aspetti, quasi più come studio, tra virgolette, non perché ho desiderio di rivederlo. E poi perché secondo me è un film, cioè mi ha proprio dato questa sensazione di essere un film nato male in partenza. Forse era vero che Todd Phillips non lo voleva fare, forse sarebbe stato meglio. Io in generale ho un po' un pregiudizio nei confronti dei sequel. Quando avevamo visto il trailer insieme io ero quella più... ma chissà come sarà. Poi in realtà mi era venuta curiosità di vederlo perché comunque ci sta e poi la musica mi piace tantissimo, l'idea che ci fosse il musical mi attraeva molto. però alla fine io l'ho trovato un film anche noioso in certi momenti, forse un po' troppo lungo, più di quello che poteva essere, quindi magari un po' più di essere un po' più sintetici, poteva essere una cosa a suo favore, ovviamente per me, mio giudizio personale, e poi io ho proprio sentito che era tutto un po' scollegato, come se mancasse dell'entusiasmo, cioè io l'ho trovato proprio un film poco convinto, ma proprio Il film, non io che sono rimasta poco convinta del film, il film mi ha dato questa sensazione. È personale, è molto personale, però non riesco a dire non mi è piaciuto per niente, ma l'ho trovato privo di convinzione e di entusiasmo. Il fatto che Arthur Fleck rimanga fermo è vero, perché deve essere un problema. Cioè, ma perché il fatto che non ci ha dato quello che il pubblico si aspettava è un problema. Tutti criticano questo, ma per me non è quello il problema. [00:25:40] Speaker A: Il problema è se allunghi la broda due ore. [00:25:44] Speaker C: Cioè, è un film che poteva brillare anche magari in pochi momenti, ma secondo me non brilla mai. [00:25:51] Speaker B: Anche perché a me fa molto ridere questa critica del, eh, il personaggio non evolve per niente, magari da parte di persone che sono le stesse da 20 anni. Cioè, nel senso, se i film in parte rappresentano sempre un po' la realtà, un qualche porzione di realtà, questo significa anche rappresentare un essere umano, un individuo che non evolve, cioè che rimane schiavo delle sue turbe. E va bene così, è bello vederlo. E io poi mi lego a quello che dici tu Bea, ovvero al fatto che effettivamente, cosa che dicevi? Che non sembra proprio un film? [00:26:31] Speaker C: Il film stesso non sembra convinto della sua esistenza. [00:26:35] Speaker B: A me questo film è sembrato più che un sequel, uno spin-off televisivo. E questa cosa a me è piaciuta moltissimo, e non lo dico in senso negativo, perché il film in generale mi ha dato le stesse vibe che mi ha dato l'intro d'animazione a cartone animato stile Looney Tunes, Warner Bros., con cui si apre il film. e che è appunto cioè sostanzialmente perché non ha visto il film, il film si apre con questo episodio animato con protagonista il Joker e la sua ombra e ti fanno capire nel corso del film che è un appunto film per la televisione che hanno mandato in onda all'interno di Gotham per fare anche capire l'idolatria intorno alla figura del Joker e devo dire che tutto il film Joker folie d'or mi ha dato quella stessa vibe, cioè come se fosse proprio uno spin off, come se fosse l'equivalente di quegli episodi riempitivi delle serie tv che semplicemente ti servono a dirti quella cosa in più o anche solo a sperimentare, un po' come quando nelle serie tv, adesso non è più una tendenza, però quando negli anni 2000-2010 facevano l'episodio musical. così a caso, cioè che dal nulla tutti i personaggi si mettevano a campare perché volevano sperimentare quello stile lì. A me è una cosa che è piaciuta molto, devo dire, anche perché possiamo dire che la gente deve cominciare un attimo, voi dovete cominciare un attimo a non essere così binari? Cioè se un film esce non può e non deve essere solo valutato o come un capolavoro o come una merda che cammina. Cioè, ci sono tantissime scale di grigi e tantissime vie di mezzo. Joker per me è una di queste. Altrimenti, su Letterboxd, che è la nostra unità di misura, Potresti mettere una stella o cinque. Se ne puoi mettere due, tre, quattro e mezzo tua madre, vuol dire che c'è una scala di grigi che deve essere valutata. [00:28:37] Speaker C: Grazie, chiudo vostro nome. [00:28:38] Speaker A: Questo è per colpa del fatto che siamo dominati culturalmente da quegli scemi di merda degli americani, perché lì è come ragiona quel continente là. [00:28:50] Speaker B: Colonialismo. [00:28:51] Speaker A: Ma ci sono mille di questi esempi, ma anche di opere che invece hanno fatto la storia di un medium. Adesso piccola divagazione, The Last of Us Parte 2, che tra l'altro tra poco uscirà alla serie, nella seconda stagione. Non ti faccio spoiler perché te la rovinerei di brutto. Quando uscì The Last of Us Parte 2, che premessa, è un videogioco incredibile, ma non dico 10 su 10, ma che ha veramente rivoluzionato l'industria e ha settato di molto in alto la sticella della qualità che può raggiungere narrativamente un videogioco, e tra l'altro ve lo consiglio se siete appassionati di cinema perché è molto cinematografico, di tutti i medium da cui può attingere il videogioco e il cinema in quella serie di videogiochi. Quando uscì, per una scelta narrativa che andava totalmente contro il volere del pubblico, se vogliamo, come questo Joker, una valanga di merda ha preso quel gioco ma voti cioè in scala da 0 a 10 la media andava sull'uno e mezzo ma perché siamo dominati poi io sono il primo dei nerd però questa cosa in ambito fumettistico ambito videoludico quindi quello della sfera nerd ahimè, mi ci metto anch'io in questa categoria, c'è la polarizzazione che si vive è esaltata all'ennesima potenza, quindi o una cosa, o un capolavoro, o scaffale, merda non lo vogliamo. Ragazzi, un po' più di elasticità mentale, è una cosa che veramente mi fa piangere il cuore vedere come basta un giorno di trend su tiktok, instagram e cosa dove tutti dicono che fa schifo ma dei signori nessuno, a me mi hanno mandato dei reel di gente che non avevo mai visto prima che diceva che il film faceva schifo e diceva guarda fa schifo non andiamolo a vedere, ma raga Ma fatevi un'opinione vostra. Poi il film può essere anche più brutto, ok? Però il biglietto del cinema costa, tanto che lo paghi, 9 euro. Poco che lo paghi, 4. Voglio dire, un gin e tonic costa 8 euro. Vi bevete non fare il meno. Andate al cinema e vi guardate questo film e vi fate un'opinione vostra. [00:31:05] Speaker C: Luca, mi è rimancato. [00:31:07] Speaker A: Mi è rimancato tantissimo. Mi era mancato sto microfono, cazzo. Perché io parlo da solo. [00:31:11] Speaker C: Poi questa denuncia. [00:31:12] Speaker A: O le dico da solo allo specchio di notte, o le dico al microfono. [00:31:16] Speaker B: Sì, perché noi tante volte in realtà vorremmo mandarci degli audio per dirci queste cose, ma se poi lo facciamo non ci ricordiamo più cosa dire in puntata. Quindi cerchiamo di tenerci tutto dentro, non ci incazzare, in modo tale che poi impazziamo durante la puntata e abbiamo contenuto la portata. [00:31:33] Speaker C: Luca sfondi sempre una porta aperta con questi discorsi legati alla gente che non va al cinema e non si fa una sua opinione. Io, pur appunto non essendo rimasta estremamente colpita da Joker 2, pensavo che fosse ovvio che tutti andassero a vederlo. Infatti sono scioccata dal fatto che prima tanta tanto amore, tanta passione per il primo film e non hai neanche la curiosità di andarlo a vedere. Ovviamente mi riferisco a quella parte di possibile pubblico che legge due recensioni negative e dice no vabbè allora non ci vado. [00:32:06] Speaker A: Sai cosa? Poi se ne lamentano, non lo guardano. [00:32:09] Speaker C: E poi si lamentano. [00:32:10] Speaker A: Adesso questi qua di Hollywood fanno tutte le cose brutte perché non sanno cosa fare. Ziii, ma guardalo! [00:32:16] Speaker C: Di cosa parla sta gente a cena? È molto sbagliato questo. [00:32:19] Speaker B: Poi sono più in preferito a farse un furio sotto. Ma a proposito di... Merda. A proposito di cose fastidiose e brutte. Il chirurgo di Lady Gaga. Perché questo film, per chi non lo ha visto, ve lo diciamo, ma per chi lo ha visto sapete di cosa sto parlando, è pieno di primi piani. E in tutti i primi piani della signora Germanotta vediamo queste sue labbra a cannone fillerate che io ogni volta che le guardavo in sala dicevo Perché? C'è qualcuno che denunci il suo chirurg, mio Dio! Comunque, chiusa questa parentesi, seriamente, che cosa pensiamo di Lady Gaga, a parte il fatto che interpreta se stessa e che è stata effettivamente assunta per interpretare se stessa? [00:33:13] Speaker C: Senza infamia e senza lode. Cioè, o comunque Lady Gaga a me di base piace. Trovo che sia brava anche tipo in House of Gucci a me era piaciuta. A me era piaciuta in House of Gucci. [00:33:25] Speaker A: Ma l'hai visto doppiato? [00:33:26] Speaker C: No, l'ho visto tutte e due. L'hai visto con le cose spente? [00:33:28] Speaker A: Maurizio! [00:33:31] Speaker C: Ma io non l'ho trovato così tragico, sinceramente. La sua interpretazione, forse ha un po' polar opinion, ma non mi era dispiaciuta. [00:33:39] Speaker A: Non eri ubriaca. o lei era ubriaca per la città. Vabbè ragazzi. [00:33:45] Speaker C: Legittimo, legittimo. [00:33:46] Speaker B: Ragazzi, comunque sui social fateci sapere se siete d'accordo, nel senso sapete che noi siamo su Instagram, su TikTok, CineMandoScorePass. [00:33:54] Speaker C: Potete commentare anche su Spotify. [00:33:56] Speaker A: Spotify ha aggiunto anche commenti sotto la puntata. [00:33:58] Speaker B: Fateci sapere, al di là di cosa ne pensate di Joker, se per voi Lady Gaga ha un futuro splendente come attrice e vi è piaciuta. No, no, però vi è piaciuta in qualche film oppure no. È carina questa cosa, perché pensavo che più o meno fossimo tutti d'accordo sul fatto che proprio la recitazione non è pane per Lady Gaga. Invece questa tua un po' popolare opinione mi ha aperto un vaso di pandoia. [00:34:22] Speaker C: A me invece non era dispiaciuto, ovviamente ora futuro luminoso non lo so, cioè bisognerebbe vedere in questo film, ripeto senza infamia e senza lobby, canta e canta, vabbè fin lì ci siamo. [00:34:34] Speaker A: Sarebbe bello che continuasse a cantare. E mi piange il cuore perché io il suo viso lo adoro. Cioè, lei ha una presenza scelica. [00:34:42] Speaker B: E la madonna. [00:34:43] Speaker A: Il problema è quando apre bocca, povera Stella. Cioè, povera Stella, fanculo, anche lei è miliardaria. [00:34:49] Speaker B: Infatti, possiamo dire che quando il Joker le prende la testa e le dice, per favore parla, smettila di cantare, stanno memando. [00:35:02] Speaker A: Detto no, a me non piace come attrice, non mi è piaciuta in questo House of Gucci, si buonanotte, non mi è piaciuta in questo Joker 2, non mi è piaciuta Cazzarola, neanche l'unica canzone originale che ha scritto lei per questo film, che secondo me non è bella, non è una bella canzone, non mi ricordo manco cosa. [00:35:19] Speaker C: Io me la son persa. Buonanotte, arrivederci. [00:35:22] Speaker A: Allora, i musical sono belli perché tu li guardi e poi metti su Spotify la soundtrack del musical e te l'ascolti per un mese, almeno io faccio così. [00:35:32] Speaker C: Mamma mia, io feci così con La La Land riguardo ai musical recenti. Pietra miliare, un po' sopra La La Land. [00:35:39] Speaker A: Esatto. [00:35:40] Speaker C: Di poco però un po' sopra. [00:35:42] Speaker A: C'è il suo contributo canoro, e qua adesso apro la questione musical, ma questo film per me è insignificante così come sono insignificanti, mi dispiace perché subito ho detto bello, poi sono insignificanti le canzoni scelte di questo film. [00:36:01] Speaker B: Sì, allora lì il problema secondo me sta proprio nella scelta di non fare canzoni originali ma di fare cover. A me piaceva questa scelta, anzi la trovavo estremamente vincente soprattutto per una persona, ovvero Todd Phillips, che non ha esperienza alle spalle come regista o sceneggiatore di musical. Quindi non mi sembrava come l'hanno definita alcuni una parata di culo, invece mi sembrava una mossa molto intelligente e un bel compromesso per fare comunque quello che ti va e metterti in gioco e allo stesso tempo tenere un attimo l'eredine della situazione senza perdere totalmente il controllo. Quindi fare delle cover poteva rappresentare questo tipo di compromesso. Il problema è che qua però alzo le mani perché poi io non è che ne so tantissimo di musica, soprattutto proprio del novecento in generale, quindi non lo so. però ha scelto canzoni che non sono così tanto famose, che non sono così tanto riconoscibili e quindi da un lato non sono così tante iconiche da rimanere nella testa anche se non le conosci e quindi tornare a casa che hai scoperto delle canzoni nuove che ti piacciono. e però non sono neanche abbastanza appunto iconiche da avere quella cosa bella della sala di dire cavolo che bella la cover di questa canzone non me la aspettavo in questo film. [00:37:21] Speaker A: Ma questo perché ha fatto la scelta abbastanza pigra e un po' paracula di scegliere brani estremamente funzionali alla trama cioè la trama proprio va avanti in queste canzoni Quello che fanno di solito le canzoni originali, cioè le canzoni Disney in ogni canzone c'è la parte introspettiva del personaggio. [00:37:45] Speaker B: A me è piaciuta, non l'ho trovata una parola accurata. [00:37:48] Speaker A: Ma io da un musical mi aspetto di più però... è la musica protagonista. [00:37:52] Speaker B: Sì ma questo qua non è proprio un musical, secondo me è più un esperimento da quel punto di vista, è anche secondo me offensivo per la categoria musical, detto francamente definirlo un musical. perché comunque c'è si vede che lui non ha esperienza da questo punto di vista c'è anche tutte le scene musicali compaiono dal nulla con uno stacco improvviso c'è si vede che non riesce a lavorare su dissolvenze e passaggi più poetici. Sì sono proprio tagli da videoclip. [00:38:24] Speaker A: Io non sono su questo ecco essere arrivato perché io ho consigliato questo film a gente a cui piaceva il musical Perché invece, però è strano che tu veda questo, perché invece ho apprezzato tantissimo per esempio la fotografia molto dinamica. Questo film si ispira, credo di aver letto da qualche parte oppure me lo sono inventato io, a Un sogno lungo un giorno di Coppola. [00:38:46] Speaker C: Dici che si ispira? [00:38:49] Speaker A: Io ci ho visto Un sogno lungo un giorno di Coppola. Tra l'altro Coppola innanzitutto è l'unico nel mondo dell'industria che ha difeso questo film. [00:38:57] Speaker C: Quel musical è meraviglioso. [00:38:59] Speaker A: E tra l'altro un sogno lungo un giorno, guardatelo, è uscito e restaurato. Era l'anno scorso a Venezia. Io non c'ero, cazzo. [00:39:06] Speaker C: L'anno scorso a Venezia, a Venezia 80, restaurato. Bellissimo. [00:39:10] Speaker A: Film che floppò, manto praticamente sulla rovina Coppola, rivalutato recentemente. Però ecco una cosa che mi colpì tanto di quel film fu appunto la transizione da parte recitata standard a musical. Era fatta in modo molto teatrale, con un dinamismo delle luci che viravano tutte sul giallo, sbucavano dalle finestre, come se proprio a illuminare un palco di un palcoscenico teatrale. [00:39:34] Speaker C: Va beh, ma quello era fatto bene. [00:39:36] Speaker B: E tu c'hai. [00:39:39] Speaker A: Visto questo? [00:39:40] Speaker B: Io c'ho visto questo. Non c'è questa cosa in gioco. Specialmente nella prima parte si è detto, cazzo questo è... Per me no. [00:39:45] Speaker A: Allora, io ti dico no. [00:39:45] Speaker B: Fatta eccezione, infatti avrei voluto che tutte le scene fossero di quel calibro lì, la scena del tribunale, della canzone del tribunale, dove lui prende il martello e succedono delle cose. Quella scena, che poi è esattamente a metafilm, quindi ti dà una botta di vita, cioè non che la prima ora sia noiosa, però comunque ti dà una bella botta di vita per andare avanti fino alla fine. Io veramente mi sono gasata un casino, avrei voluto che tutte le scene musicali non fossero fatte così, ma avessero quel tipo di coinvolgimento, quel tipo di potenza. [00:40:22] Speaker A: C'è anche una cosa un po' ambigua in questo film, ovvero che tu non capisci mai, non hai l'assoluta certezza che quelle canzoni e quella parte cantata siano nella testa di qualcuno oppure tutti gli altri la stiano vedendo. Cioè alcune sono veramente nette, si capisce proprio di da scalico con zoomata dentro la testa di Joker e quindi lo capisci. altre iniziano a cantare, gli altri nello sfondo reagiscono alle canzoni, però a un certo punto parte la musica e non capisci. C'è questa ambiguità. C'è questa ambiguità che scorna un po' specialmente a uno spettatore non abituato perché nei film c'è questa cosa che si chiama sospensione dell'incredulità che è un po' un patto che lo spettatore fa con il regista e dice ok io guardo la tua storia e me ne sto se un Clark Kent si toglie gli occhiali e nessuno lo riconosce più. Nel musical ovviamente a teatro funziona, ma a teatro c'è questa distanza fisica tra te e il palco che te la fa percepire, cioè il contesto te lo fa funzionare molto di più. Al cinema, essendo un contatto molto più intimo tra lo spettatore e lo schermo, cioè se tu hai lo schermo e nessun altro, E' sempre difficile da reggere questo patto, infatti funzionano tanto film come Tic Tic Boom, come La La Land che sono dichiarati musical, altri funzionano un po' meno. Allo stesso tempo con il musical capisci che stanno cantando a caso rispetto a un contesto narrativo come quello di Tic Tic Boom dove l'autore è un autore Ah sì, certo. [00:42:01] Speaker B: Infatti, è che voi non ci vedete ma lo stavo guardando malissimo perché non accetto critiche negative. [00:42:07] Speaker C: Intoccabile. [00:42:09] Speaker A: E quindi è questo che secondo me ha fatto storcere il naso a tanti che l'han visto, non abituati, diciamo con la mente abbastanza elastica. Cioè questo tipo di ambiguità. Dicono che si stanno cantando a caso. Effettivamente se uno non è abituato a. [00:42:24] Speaker C: Vedere musical si Io in realtà non sono tanto d'accordo per ritornare un attimo indietro al discorso legato al repertorio che non era iconico, cioè in realtà secondo me le cover erano abbastanza iconiche, però comunque non funzionano tutte le scene di musical, ma non tanto perché cantano a caso, cioè è vero che magari per lo spettatore medio non abituato può sembrare così, Cioè io credo proprio che sia tutto un po' tanto sconnesso e veramente sembra che le scene siano messe lì. Poi non importa se gli altri vedono che stanno cantando o è una proiezione di Joker. Cioè sembrano proprio messe lì mentre tu guardi il film e non c'è tutto questo pathos. Il coinvolgimento c'è nella scena che ha citato Dile, è vero, però io nelle altre non l'ho sentito così tanto e mi è dispiaciuto perché appunto in un musical la musica dovrebbe essere più protagonista, ma poteva anche essere protagonista con delle cover, perché comunque tu mi metti Carpenters, mi metti Frank Sinatra, mi metti Stevie Wonder, non è che mi stai proprio facendo delle cover a caso. [00:43:34] Speaker B: È per quello che prima ho detto, alza le mani perché non ho una cultura musicale. [00:43:39] Speaker C: Però il problema è che anche se le canzoni in sé erano iconiche, soprattutto poi così retro, davano questo tocco vintage, retro, anche un po' tutto scansonato, leggero, quando poi loro due sono due criminali e sono, diciamo, poi il film è cupo in realtà, con questa musica si creava un po' questo contrasto che non era neanche così originale, però poteva starci, ma alla fine non è risultato incisivo. Quindi sicuramente è mancato qualche cosa proprio nel brio che ci doveva essere all'interno di questo musical e tu prima hai detto nel musical giustamente è la musica che deve essere protagonista, forse il problema di fondo è che non è neanche un musical totalmente, in senso stretto, come hai anche detto tu prima, forse è meglio non chiamarlo proprio solo musical. Voleva essere un po' il film sequel di Joker, un po' musical. E forse è qua che le cose non funzionano, cioè in questo essere, né l'uno né l'altro. Le scene di musica, cioè le scene musicali sono proiezioni di Joker, però a volte no. Cioè, alla fine è molto confusionario, secondo me rimane tutto un po' scollegato quando c'era del potenziale, ma anche a livello di citazione, cioè quando Joker e Harley Quinn ballano insieme, vestiti eleganti e a me hanno ricordato subito, c'è quasi una citazione a Fred e Ginger, cioè questo giocare con anche i linguaggi del musical, facendo anche solamente una citazione visiva, velocemente. Poteva essere carino, poteva funzionare, poteva coinvolgere, però in realtà di fatto rimane una cosa secondo me molto fine a se stesso e vuoto, non so. [00:45:26] Speaker B: Secondo me dal punto di vista scenico poteva fare un po' di più, è un po' quella la cosa che mi è dispiaciuta, nel senso che mi piacevano talmente tanto in realtà poi gli intermezzi musicali, perché appunto io come vedete mi muovo in una scala di grigi, ovvero che ci sono delle cose che non mi sono piaciute però in realtà mi hanno intrattenuto e da un film del genere io mi aspetto intrattenimento, non mi aspetto a settima, dell'ennesima potenza. però devo dire che mi dispiace un po' perché vedendo il budget che avevano sarebbe stato proprio bello avere un pochino più di scenografia, avere qualcosa di più, non lo so, perché anche i costumi per esempio erano belli, a parte il Joker che è sempre il Joker, però anche Lady Gaga, cioè si vedeva che avevano delle belle idee su di lei, molto anni 60 che avrei voluto su cui premessero un pochino di più. [00:46:14] Speaker C: Un po' di più, esatto, è un. [00:46:17] Speaker A: Po' tutto fermo a metà. Non si capisce se 200 milioni, cioè se i son papati loro. Se papà ti gaga, se papà ti gioca in Phoenix. [00:46:24] Speaker B: Ma domanda che voglio farvi e mi basta, anche perché non possiamo fare spoiler, quindi non possiamo dare motivazioni, mi basta un sì o un no. Il finale, su cui tanti stanno discutendo, tanti sono delusi, tanti lo stanno amando, a voi è piaciuto? [00:46:43] Speaker C: No. [00:46:43] Speaker A: Sì. [00:46:44] Speaker B: Sì. Ok. Perfetto. [00:46:47] Speaker C: Ok. [00:46:48] Speaker B: Anche se, piccolo appunto, a me non è piaciuto a livello registico. [00:46:54] Speaker A: Sì. [00:46:55] Speaker B: Non mi è piaciuto proprio il movimento di macchina, l'inquadratura finale non mi dà l'idea di un'inquadratura finale. Quindi quando poi sono venuti fuori i titoli di coda ho detto no ma come, cioè potevi sviolinarmela un attimo di più visto che tutto il film me la stai sviolinando, sviolinamela un pochino di più. Però devo dire che a livello proprio di trama mi è piaciuta molto e io sinceramente non vedevo alternative. [00:47:19] Speaker C: Ok, vabbè, ma qua ragazzi in realtà io dovrei entrare nella zona dei grigi, però non si può perché non vogliamo fare spoiler, quindi rimango con un no. [00:47:27] Speaker B: Poi maniamo molto vaghi. [00:47:30] Speaker C: Io dico che il mio è un no, però ci sono le sfumature e il mio no è più legato a Lady Gaga, cioè è più legato a Darlene Quinn che a Joker. Basta, dico solo questo. cioè più legato all'evoluzione finale del personaggio di Lady Gaga che proprio non mi è piaciuto. [00:47:47] Speaker A: Io vi invito, quando guarderete il finale, a ripensare a Joker 1, come è nata la figura del Joker, cosa ha rappresentato la figura del Joker durante questo film. [00:47:57] Speaker B: Ma lo stai dicendo a noi o. [00:47:58] Speaker A: Al pubblico che ci ascolta? [00:47:59] Speaker B: No, no, al pubblico. [00:48:00] Speaker A: Ah, ok, infatti, ok, ok. È in questi elementi che si trova poi il vero significato del finale, non che sia le ipotesi di Reimann, però... [00:48:10] Speaker C: Sì, no, ma in effetti è vero, cioè, doveva finire così, questo anche per me, però vabbè, ragazzi, comunque non mi è piaciuto il finale. [00:48:20] Speaker B: Comunque possiamo dire che, se siete d'accordo, effettivamente io ho avuto l'impressione che Joker 1 e Joker 2 insieme siano proprio una bellissima, e non sto dicendo nulla di nuovo perché in realtà lo stanno dicendo in tanti, io sono assolutamente d'accordo, che sia una bella rappresentazione della nascita, dello sviluppo e della caduta di un idolo. [00:48:43] Speaker C: Sì. [00:48:44] Speaker B: Proprio rappresentanza di proprio sociale, di proprio di come viene vissuto socialmente un idolo e come viene vissuto poi nel personale dalla persona intima che incarna quell'idolo lì. [00:49:00] Speaker C: Ma quella è la cosa, cioè, Forse l'unica cosa veramente interessante di questo sequel è proprio la decostruzione di questo mito, la caduta, la riflessione anche su quello che rappresenta per gli altri e quindi anche per il pubblico che va a vedere questo film. [00:49:17] Speaker A: Che poi non è questa gran riflessione, cioè ridimensionerei tanto il primo, questo secondo film non c'è problema, il fatto che sia un film sovversivo, però si sente. [00:49:31] Speaker C: Si dice che è sovversivo, però sì, quella è una parte comunque interessante di riflessione sulla mitologia di questa figura e di come poi tutto cambia, cade e quello che rappresenta per gli altri. [00:49:46] Speaker A: E questo era quello che avevamo da dire su Joker Folliade. Possiamo dire che con questo Joker Folliade inizia la seconda stagione di Cinema Passengers. [00:49:56] Speaker B: Yes, episodio 38. Wow. [00:49:59] Speaker A: Vi ringraziamo per averci ascoltato. [00:50:01] Speaker C: Grazie mille. [00:50:02] Speaker B: Seguiteci sui social. [00:50:03] Speaker C: Vabbè, ormai lo sanno. [00:50:05] Speaker A: Instagram, TikTok, tutte cose. [00:50:08] Speaker C: Ricchi Premi Cotillion. [00:50:09] Speaker A: Adesso Ricchi Premi Cotillion, adesso ricominciamo a pubblicare con più costanza, usciranno un sacco di film, bene, contenti e andiamo avanti, su! [00:50:20] Speaker C: Certo che si va con entusiasmo, con entusiasmo! [00:50:23] Speaker B: Ebbene raga, vi ringraziamo, anche grazie a voi e agli ascolti che ci avete dato. Siamo potuti arrivare al trentottesimo episodio, a una seconda stagione. Non tanti altri podcast così piccolini lo possono dire, quindi siamo molto, molto, molto orgogliosi. Niente, vi mandiamo un bacione. Ciao e alla prossima.

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