Ep.25: May December

Episode 23 March 29, 2024 00:27:49
Ep.25: May December
Cinema Passengers
Ep.25: May December

Mar 29 2024 | 00:27:49

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May December è giunto in sala! Ascolta ora la puntata 25 per scoprire cosa pensano Luca e Beatrice del nuovo film di Todd Haynes

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Episode Transcript

[00:00:00] Speaker A: Come un serpente che fa la muta, Elizabeth si annida nell'oscurità, osservando la controversa vita di Gracie, per cambiare pelle ed interpretarla in un film. May December, di Todd Hines, ora nelle sale, racconta una delle vicende che ha suscitato più scandalo negli Stati Uniti, tramite le eccezionali Natalie Portman e Julianne Moore. [00:00:19] Speaker B: Signore e signori, prendete posto, la puntata numero 25 di Cinema Passengers sta per cominciare. [00:00:36] Speaker A: Bentornati cari ascoltatori, siamo qua purtroppo in. [00:00:38] Speaker B: Due, ciao Bea. [00:01:02] Speaker A: Ciao Luca, salutiamo subito. [00:01:05] Speaker B: Dile, purtroppo per impegni lavorativi, o meglio, per problemi tecnici prima che si sono sovrapposti a problemi lavorativi, non può essere con noi, purtroppo, ma è questione veramente di 20 minuti, però quei 20 minuti sono fondamentali. ci manchi tanto dire e siamo qua a parlare di May December. Esatto. È uscito da poco nelle sale, film molto atteso già da Cannes, dove è stato presentato il regista Todd Haynes, comunque un regista noto e soprattutto il duo Natalie Portman e Julian Moore. [00:01:40] Speaker A: Sì, che personalmente ha creato molte aspettative in me e infatti non vedevo l'ora di vedere questo film. [00:01:47] Speaker B: Sì, Julien Moore che un po' odiamo quelli che eravamo a Venezia il 79 perché non si faceva mai vedere, mentre Damien quest'anno girava un po', Julien, per somma di sgrazie del nostro amico Iuri, non si è mai fatto vedere, quindi vabbè, mai fatta vedere. Ma allora, May December, di cosa parla? Innanzitutto il titolo, May December, Bello, molto bello. È una cosa che da italiani non capisci, da italiano non capisci, se poi invece vai un po' a vedere, è un modo di dire molto comune nel mondo anglosassone, nella sfera anglosassone e indica maggio, dicembre, due cose molto distanti nel tempo, uno è il mese della primavera che diventa estate, l'altro è il mese invernale per eccellenza, appunto è proprio sulla distanza, è la distanza temporale che il motore... io parto già con la sinossie... e appunto è la distanza temporale che è il primo motore di questo film perché questo film parla di Elisabeth che è un'attrice interpretata da Natalie Portman che incontra appunto Gracie, suo marito Joe e il resto della famiglia per raccontare la loro storia. Cos'ha la loro storia di così speciale? Beh, Gracie e Joe si sono incontrati quando Gracie aveva 36 anni, Joe ne aveva 12. [00:03:15] Speaker A: 13. [00:03:17] Speaker B: 13. si sono in qualche modo innamorati, se si può parlare di innamoramento, hanno avuto una storia che è sfociata subito in una gravidanza e la cosa non è morta lì ma anzi hanno fatto proprio una famiglia dopo che lei è stata in carcere ovviamente perché accusata e condannata per pedofilia. [00:03:36] Speaker A: Certo, abuso su minori. Ha partorito in carcere la loro prima. [00:03:42] Speaker B: Figlia esatto e poi hanno di fatto fatto una famiglia ed è una storia vera se ne è parlato un poco tempo fa perché la persona che ha ispirato questa vicenda è morta e ci sono dichiarazioni un po controverse del marito anche rispetto a questo film però non. [00:04:01] Speaker A: Entriamo in merito Quindi insomma, in realtà è un film, da questo punto di vista lo dico subito per me, interessante proprio perché tocca diversi temi, scatena diverse riflessioni. In primis quella proprio su come, chiamiamolo scandalo tra virgolette, viene trattato. Cioè, il fatto anche semplicemente che io lo chiami scandalo, cioè una vicenda che ovviamente è controversa e molto delicata, c'era di mezzo un tredicenne come viene trattata dai media, come è stata trattata dai giornali, dalla tv in un paese poi come gli Stati Uniti e questa è diciamo una delle prime riflessioni. Poi ovviamente c'è tutto quello che riguarda il mondo della recitazione, quindi Natalie Portman che interpreta un'attrice che vuole a tutti i costi immedesimarsi quasi diventare quasi trasformarsi in Gracie e quindi passa molto tempo con lei e conoscerà appunto anche tutta la sua famiglia compresa appunto Joe che ormai è un uomo di 36 anni quindi non è più quel ragazzino del passato, della vicenda che appunto provocò tutto questo scalpore. E diciamo che è molto interessante come lei si avvicina a questa donna, a questa famiglia, a tutta la vicenda in un modo quasi morboso. Violento anche. Molto violento, sì è un termine giusto secondo me, molto adatto proprio in questo caso. E come dicevi prima, May December, meno male che appunto non è stato tradotto in alcun modo perché anch'io l'ho scoperto proprio grazie a questo film è proprio un modo di dire forse molto molto diffuso più in America che però comunque un modo di dire della lingua inglese intraducibile in altre lingue ed è proprio questo rapporto tra due persone che una è diciamo all'inizio una si trova all'inizio diciamo della sua vita quindi maggio è la primavera è quasi uno sbocciare l'altra invece dicembre quindi l'inverno verso come dire sul viale del tramonto e quindi questo scontro quasi generazionale questa differenza generazionale tra le due persone e quindi è un titolo perfetto per questo film anche perché ovviamente subito viene da pensare al titolo in rapporto alla storia tra Gracie e il marito. Però anche la stessa Natalie Portman, appunto Elizabeth, quando incontra la donna che poi andrà a interpretare, ha proprio 36 anni, che è la stessa età del marito, mentre Gracie, Juliet Moore, ha un'età molto più avanzata, quindi c'è proprio una differenza anche proprio tra le due donne. [00:06:39] Speaker B: Esatto, sì. A conti fatti Gracie arriva ai 60. [00:06:43] Speaker A: Anni. [00:06:45] Speaker B: È un film sui rapporti tra le persone, anzi sui rapporti duali, è un film che si concentra molto sul rapporto tra tra Gracie e Elisabeth, tra Gracie e Joe, tra Elisabeth e Joe e poi i rapporti uno a uno che Elisabeth ha in quelle fasi quasi di inchiesta che conduce per conoscere proprio a fondo, perché il suo obiettivo è conoscere proprio a fondo la vita di Gressi e le emozioni di Gressi per poterlo ovviamente trasporre davanti alla telecamera. Io partirei dal rapporto cardine del film, il rapporto che vediamo in Locandina, ovvero tra Elizabeth e Gracie. Purtroppo il film l'ho visto doppiato e penso anche tu. [00:07:36] Speaker A: Anch'io sì, purtroppo sì. [00:07:39] Speaker B: E non ci ha reso al 100% la performance che comunque percepisci delle attrici perché ci sono scene molto coinvolgenti tra le due con tanta carica emotiva e loro sono due attrici incredibili ma questo l'abbiamo detto e ridetto Parliamo quindi dei. [00:07:55] Speaker A: Due personaggi, delle due protagoniste di questo film, di fatto che sono appunto Elizabeth e Gracie, l'attrice e la donna che andrà a interpretare appunto questa attrice. Ovviamente io avevo molte aspettative su questo film perché Sicuramente, vabbè, subito si pensa anche un po' a persona. Tutti hanno detto, vabbè, ricorderà a persona, ci saranno riferimenti a persona. Prima abbiamo visto anche la locandina. Una delle locandine la ricorda, ricorda quasi un'inquadratura famosa della sovrimpressione quasi della sovrapposizione dei due volti. Però io in realtà tutti questi riferimenti a persona non li ho trovati. Sicuramente però è ispirato a persona per quanto riguarda proprio la relazione che si crea tra le due donne. Perché ovviamente all'inizio c'è subito un incontro in cui c'è della gentilezza, c'è molta cortesia, anzi direi per quasi tutto il film i rapporti sono piuttosto comunque di disponibilità reciproca e appunto di gentilezza, di massima educazione tra queste due donne che passano del tempo insieme e si conoscono in qualche modo. Però in realtà a me tutta questa disponibilità reciproca è sembrata molto fredda e in realtà non si crea veramente un'empatia tra queste donne proprio per niente ed è anche questo interessante perché di fatto il personaggio di Natalie Portman è estremamente freddo. Forse è anche così che si deve agire, non lo so, è questa anche l'interrogativa, anche in questo modo morboso, freddo, quasi chirurgico mi viene da dire. per entrare nella vita di quell'altra persona senza però di fatto esserne veramente interessati, senza poi esserne coinvolti emotivamente. [00:09:51] Speaker B: Sì, più che altro nessun interesse nel provare empatia, semplicemente questa ricerca spasmodica di ogni singolo dettaglio è spietata appunto, anzi penso che un po' di empatia sarebbe stata controproducente perché vedremo Elizabeth compiere dei gesti estremi pur di scavare ok allora diciamo che il film tende a farti pensare ok i due personaggi andranno a compenetrarsi e una diventerà parte dell'altra e viceversa quando, e lo fa intuire all'inizio del film, c'è una bellissima scena in cui Elisabeth trucca Grace, Grace trucca Elisabeth bellissima tra l'altro una scena molto lunga senza stacchi dove le due recitano mentre Julianne Moore trucca Natalie Portman facendo un ottimo lavoro perché arriva a truccarle esattamente come lei e a dare le sembianze sue questo volto molto bianco, molto scavato dalle rughe. [00:10:51] Speaker A: Con tutta la vita che ha vissuto, cioè se la porta addosso, se la porta su quel volto. [00:10:57] Speaker B: Poi vabbè, c'è il rimando a persona come a Mulholland Drive, la prima parte di Mulholland Drive, ci sono l'amore alla bionda, c'è una piccola scena in cui Natalie, sì Natalie, Elizabeth punta la videocamera contro la videocamera come la scena in spiaggia di Lee Woolman, però si ferma lì, non va oltre appunto perché non vuole andare oltre. Elizabeth non vuole compenetrarsi con Gracie, non vuole diventare Gracie, ma vuole che Gracie entri dentro di lei. [00:11:34] Speaker A: Esattamente, quindi potremmo dire che un po' di persona si può ritrovare anche proprio in quell'inquadratura meravigliosa, in quella sequenza del make-up, del trucco, perché anche proprio queste inquadrature in cui non è solo quella del trucco, ma ce ne sono anche altre in cui abbiamo le due attrici, la Portman e la Julie Moore, una accanto all'altra e sembra che siano allo specchio, c'è questo gioco di specchi che è molto utilizzato in questo film e questo può ricordare in qualche cosa appunto a livello di inquadrature di certe scelte estetiche per alcune scene può ricordare un po' persona però appunto non si arriva a quel livello di esistenzialità, del mescolarsi quasi invece per Mulholland Drive quasi surreale di confondersi Qui proprio la Portman, Elisabeth, che è un'attrice, è un'esecutrice. Lei fa una ricerca per poi eseguire quel personaggio. Ovviamente lei psicologicamente cerca di medesimarsi, ma puramente per il suo lavoro, semplicemente per dare un'interpretazione che ci possa ingannare. E anche questo è molto bello, c'è una riflessione interessante perché la Moore e la Portman sono due attrici esteticamente diversissime, appunto la Bionda e la Mora sembrano molto diverse, però a poco a poco quando tu vedi che iniziano a truccarsi nello stesso modo, succede in realtà solo in quella scena, e però la Portman da sola magari inizia a cercare di avere lo stesso tic di Grace o i stessi gesti, alla fine per noi come spettatori sarà semplice credere al suo personaggio, credere alla sua interpretazione. Questa è anche l'illusione della recitazione del cinema, quindi da quel punto di vista lì mi è piaciuto per queste riflessioni che nesca. Però, dicevamo prima di iniziare a registrare, che secondo te vuole andare in una certa direzione ma non arriva a suo compimento veramente questo film? [00:13:44] Speaker B: Diciamo che... No, allora, quello che mi fa strano di questo film è che, innanzitutto, ha una potenzialità immensa. Cioè, i personaggi hanno veramente dei mondi interiori incredibili. Tra poco parleremo di Joe, che è l'altro personaggio veramente assurdo della vicenda. E più che altro, anche con la colonna sonora, la tensione che crea con le immagini, appunto parlavi degli specchi, questi incroci di persone, di figure, e la musica che diventa a tinte noir thriller quando non sembrerebbe una scena noir thriller, che quindi ti induce della tensione, c'è questo climax comunque mentre si entra nella vicenda che si vengono coinvolte altre persone perché è una vicenda che ha fatto soffrire tante persone perché Gressi aveva una famiglia con altri figli prima che scoppiasse tutto e c'è questa tensione incredibile che monta monta monta e poi in realtà si risolve poco è questo che È. [00:14:58] Speaker A: Vero, la sensazione potrebbe sembrare questa alla fine, è vero. Io credo che però fosse proprio ricercato questo senso di quasi una climax mancata. Anch'io mi aspettavo forse qualcosa di di più melodrammatico, di un'esplosione finale che di fatto, possiamo dirlo, non c'è. Però forse basta già tutto quello che c'è stato, nel senso che la tensione è palpabile praticamente già dopo cinque minuti di film, si capisce che appunto, come ho già detto, quella gentilezza, quella disponibilità reciproca tra le due donne in realtà è abbastanza falsa. In realtà c'è quasi un bisogno reciproco, però anche un fastidio reciproco. [00:15:49] Speaker B: Sì, beh, per forza. [00:15:50] Speaker A: Alla fine è quasi naturale che si crei, no? Perché Elisabeth entra proprio a far parte anche dei momenti molto intimi della famiglia di Grace. [00:15:59] Speaker B: I momenti molto importanti, perché diciamo che gli ultimi figli stanno per lasciare il nido, stanno per diplomarsi e stanno per andare al college, e quindi vabbè è un momento molto intimo, molto delicato nella vita della loro famiglia anche perché, e qua arriviamo a Joe, il padre di questi ragazzi, il padre famiglia, è un ragazzo di 36 anni che però di fatto per molte cose ha quasi smesso di vivere a 13. [00:16:31] Speaker A: Sì. [00:16:33] Speaker B: È una figura molto strana, eh? [00:16:35] Speaker A: Sì, esatto. Tu hai detto assurdo prima e io sono d'accordo. Nel senso che è un personaggio, intanto anche questo con un grandissimo potenziale, interpretato da Charles Melton, giusto? [00:16:47] Speaker B: Charles Melton. Charles Melton. [00:16:51] Speaker A: Charles Melton, ok no diciamolo giusto perché ovviamente c'è se parliamo delle due protagoniste è come sparare sulla croce rossa invece lui diciamo attore che sta emergendo e quindi è stata comunque una una bella scoperta una bella interpretazione proprio appunto nell'interpretare questo di fatto non è un ragazzo padre non lo è più ma il problema è che a noi sembra ancora così cioè a me proprio il risultato come un uomo che in realtà è come se fosse ancora un coetaneo dei suoi figli. Non perché dimostri un'immaturità o un'infantilità, diciamo, anche nei modi. Questo assolutamente no. Però è come se fosse bloccato in una situazione senza neanche avere un minimo di senso critico, senza neanche, come dire, provare a pensare a un'alternativa. [00:17:43] Speaker B: Sotto molti aspetti conserva l'ingenuità. [00:17:45] Speaker A: Esatto, l'ingenuità è una parola molto importante in questo film e che verrà anche, cioè proprio di ingenuità parlerà anche la stessa Gracie a un certo punto. [00:17:55] Speaker B: Che appunto tende un po' sempre a farti chiedere ma quanto lui è ancora consapevole della vicenda, quanto ancora lui è una delle parti, e non semplicemente parte lesa, delle trame di Gressi, di questa follia di Gressi, e te la porti fino all'ultimo questo dubbio. Parliamo di ingenuità perché, ok, non è quell'età nei suoi figli, ma comunque c'è 13 anni in più rispetto alla figlia più grande. Alla primogenita. [00:18:24] Speaker A: Certo. [00:18:25] Speaker B: Sei quasi lì, ok? [00:18:26] Speaker A: E gli altri due mi pare che siano due gemelli avuti a 19 anni o una cosa del genere quindi purtroppo poi la sua vita è stata tutta impostata in questo modo è come se non ci fosse stata proprio un'altra opzione. [00:18:40] Speaker B: E quindi... e lo vedi quando si parla di fumare la prima sigaretta tra l'altro con il tuo figlio più piccolo che sembra molto più adulto di te in quella situazione o Avere un rapporto sessuale, extracognugale ma più che altro un rapporto sessuale in sé con un'altra donna che non sia Greci, lo vedi in tutta la sua ingenuità di ragazzino di 14 anni nel corpo di un 36enne. Fa molto riflettere, ovviamente Elizabeth spietata quando vede queste ombre ci si infila e va a scavare senza curarsi minimamente di ferire i sentimenti di Joe, che nuovamente vive un po' da spettatore la sua vita, ma non perché... perché più che altro persone più adulte ne fanno di lui quello che vogliono. [00:19:31] Speaker A: Sì, è veramente un personaggio, come hai detto tu, assurdo, ma tra tutti forse l'unico che forse... a me non piace mai tanto dire vittima o non vittima, però in questo caso è un po' proprio la parte veramente che è stata, diciamo, proprio la parte lesa di tutta questa storia. [00:19:50] Speaker B: È talmente candido. [00:19:51] Speaker A: Esatto, è candido in un modo che ti fa effetto su un uomo che comunque ha 36 anni e quindi a questo suo appunto, questo suo candore, questa sua ingenuità è un personaggio estremamente malinconico, oltre ad essere assurdo per tutta la situazione in cui si trova. Cioè a me ha fatto anche proprio tristezza un po' tutta una serie di vicende in cui lui alla fine è proprio impotente, rappresentano una sorta di impotenza e però appunto queste sono le dinamiche che si creano nel momento in cui arriva un personaggio che va diciamo a a scatenare qualcosa dove prima c'era una presunta quiete quindi va a spezzare quell'equilibrio che però era presunto perché se fosse stato un equilibrio vero non ci sarebbero stati problemi ma di fronte a una storia del genere a una famiglia così particolare per forza qualcosa qualche zona d'ombra c'è anzi molte zone d'ombra quindi queste sono le dinamiche che si creano e che noi vediamo per tutto il film che appunto va di pari passo con il tempo in cui Elisabeth si prepara per interpretare questo ruolo. Forse alla fine uno si aspetta la grande esplosione, qualcosa che diciamo culmini in qualcosa di più forte, perché è già stato tutto preparato da tutte queste dinamiche, dalla tensione latente per tutto il film, però io alla fine in realtà ti dico, per me è un film piuttosto completo. Ciò ho riflettuto un po', nel senso ho riflettuto un po' di più su questo finale, su questa ultima parte del film, ma credo che fosse voluto. Cioè, è già abbastanza il fatto che Elizabeth sia entrata nelle loro vite, è già abbastanza il fatto che noi abbiamo provato per due ore di film e nella realtà forse sono anche un po' di mesi quelli che passano insieme, sicuramente del tempo lo passano insieme. [00:21:51] Speaker B: No, due settimane. [00:21:52] Speaker A: Ah no, due settimane. Buonanotte, vabbè. Sì, comunque due settimane di tempo in cui praticamente le due donne si vedono tutti i giorni e comunque alla fine veramente Gracie non è stata inquadrata. Secondo me neanche da Elisabeth. Elisabeth ha molto materiale su cui lavorare perché ha parlato anche con tante altre persone, ha parlato con Joe e quindi ha tanto su cui lavorare per la sua interpretazione. Ma un conto è l'interpretazione che farà. Un altro è veramente capire chi è, anche psicologicamente, che cosa passa per la testa di questa donna, di Gracie, perché di fatto, secondo me, la grandezza del personaggio di Julia Moore è che non riesce a capire chi è, ha questa ingenuità, a volte sembra una persona totalmente instabile, totalmente insicura, però poi sarà proprio lei a parlare di sicurezza, di essere proprio sicuri di noi stessi, sarà lei a parlare di questo, quindi... [00:22:52] Speaker B: Proprio una persona che capisci possa essere attratta e attrarre un tredicenne. Sì, è vero. [00:22:59] Speaker A: Perché è così indecifrabile, non so come dire. [00:23:02] Speaker B: Allora, Todd Haynes ci dipinge un po' questo mondo usando Soprattutto all'inizio del film, appunto ne abbiamo già citate, le inquadrature statiche però molto dinamiche tramite specchi, tramite piani che si muovono, cioè gente che si muove in secondo piano. Il fuoco usa molto, specialmente di nuovo all'inizio del film, gioca molto con le ottiche e col fuoco della camera. mantenendo comunque questo alone di mistero nel quale siamo proiettati prima che iniziamo anche noi a capirci qualcosa si parlava della musica secondo me in virtù di poi quello che è stato secondo me un po' esagerata un po' fuori luogo anche. [00:23:49] Speaker A: Secondo Dile esatto diciamolo perché ci teneva. [00:23:52] Speaker B: A dire che è un po' too much nel frattempo è arrivata stiamo menzionando la musica. [00:24:00] Speaker A: Oggi ci fa un po' da regia diciamo. [00:24:02] Speaker B: Stiamo parlando della musica. Fa segno ok. [00:24:07] Speaker A: Per dire la musica too much. [00:24:09] Speaker B: E fa il segno che è molto triste non essere qua con noi, però ormai abbiamo iniziato, più che altro tra 20 minuti ci cacciano dalla radio. Piccolo trivia, a proporre la sceneggiatura a Todd Haynes è stata proprio nata di Portman. Questa sceneggiatura era una di quelle famose, cioè una di quelle che stavano nei famosi cassetti neri di Hollywood, prese e messe lì, e Nathalie Portman, la presidente, se n'è innamorata alla proposta Todd Haynes che comunque è uno che fa molto film al femminile, indaga molto sulla figura femminile quindi in termini tematici è perfetto e mi dicevi prima che iniziassimo che. [00:24:48] Speaker A: La sceneggiatrice del film Sammy Birch, penso si pronunci così, è al suo primo lungometraggio cioè la sua prima sceneggiatura per un lungometraggio e come dire come prima sceneggiatura mi sembra che sia un ottimo lavoro devo dire e poi ho visto nei titoli di coda, mi sono stupita, ho visto, no vabbè mi sono stupita, comunque Natalie Portman è anche produttrice quindi lei ha proposto la sceneggiatura, questo non lo sapevo ma l'hai detto tu, è anche produttrice insieme ad altri altrettanti personaggi tra cui ho visto anche Will Ferrell Anche lui si vede che è produttore. [00:25:24] Speaker B: Poi delle volte vediamo attori che sono produttori, ma semplicemente perché magari rinunciano una parte del cashier in favore di una percentuale e in qualche modo vengono anche accreditati come produttori, come per esempio Margot Robbie per Barbie. [00:25:38] Speaker A: Ah, non lo sapevo questo. Bene, col trivia sui produttori abbiamo finito. [00:25:43] Speaker B: Puntata un po' più breve, non è che ci fosse molto da dire, ecco diciamo che non è il film della vita, ormai l'avete anche un po' capito, Va comunque visto, posso dire che assolutamente sono state, non so neanche quanto tempo, x ore piacevoli, ti intriga, è una storia carina, interessante, poi vabbè, muore un po' lì, non è un tema universale. [00:26:07] Speaker A: No, non è molto specifico. ripeto per l'ultima volta è molto intrigante questa morbosità della ricerca attoriale per fare un ruolo ovviamente in questo caso di una persona vera è molto intrigante perché è estremamente ripeto morboso tu hai detto violento all'inizio lo ripeto perché mi è piaciuto secondo me era proprio azzeccato quindi per me è un film che ha anche delle tinte quasi un po' inquietanti in molti momenti e niente questo era. [00:26:37] Speaker B: May December Vi ricordiamo di seguirci su Instagram, TikTok, il nickname è lo stesso, cinema underscore passengers, seguite unigiradio sempre su Instagram che produce un sacco di podcast fighissimi ragazzi, ormai sono passati sei mesi da quando registriamo e sono andati anche un sacco di altri programmi. [00:26:55] Speaker A: Piano piano, c'è nin c'è nin. [00:26:57] Speaker B: Cianin, cianin. Allora, se vediamo... Mi piace proprio. [00:27:03] Speaker A: Sienese. E siamo da Siena. [00:27:05] Speaker B: E siamo da Fuge. Tra un po' ci cacciano perché oggi è giovedì santo. La gente vuole andare a casa perché domani l'università è chiusa. Sono le 18.45. Vi ricordiamo di continuare a seguirci. L'abbiamo già detto. La prossima puntata sarà Priscilla. Piccolo spoiler. [00:27:22] Speaker A: Spoiler. Quello carichi, carichi. Buona Pasqua. [00:27:26] Speaker B: Buona Pasqua, amici. Bella!

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